Chi se ne frega di quello che pensa e dice la gente, io non devo dare conto a nessuno.
Composto sabato 18 novembre 2017
Chi se ne frega di quello che pensa e dice la gente, io non devo dare conto a nessuno.
Volevo dire alla notte, che se continua a portarmi consiglio corro il rischio di non dormire più, che si faccia due cavoli suoi!
Quando si è vuoti emotivamente, non percepiamo il respiro che pulsa. Intorno a noi c'è sempre tanta vita da sentire. Il cuore chiede soltanto stabilità.
Devo sfogare!
Sfogare qualcosa che, pian piano, mi percuote animo e mente giornalmente. Non è semplice trovare le parole adatte per esprimere quello che penso, ma proverò ad essere diretto senza ferire ed elusivo senza perire.
Nella mia mente, si ripercorrono immagini, parole, emozioni di odio e amore che non lasciano spazio al lume della ragione, se non quando questo è al cospetto di se stesso dinnanzi uno specchio e si guarda, riflette, scruta dentro l'animo e cerca di capire quale sia la soluzione migliore per capire, capirsi, senza mentire, senza ferire.
Tutt'ora, continuo a pensare, ed ahimè, così come l'essere umano continuamente cerca di fare in queste situazioni, smettere di pensare è impossibile se non nel momento in cui la Vita, finisce, e chissà se anche li, da Cristiano, poco praticante, quel domani, non avremo ancora la nostra Anima che ci accompagnerà con tutti i nostri pensieri che qui sono presenti ma poco eludenti.
Continuo a pensare che sono stato ferito! Che le parole che ho subito, sono state così, intense, profonde, mortificanti, dure, da farmi pensare che, queste, se lo sono state, hanno avuto quel peso che io stesso gli ho dato in quanto, pesante ed importante, era la persona alla quale ho concesso questo privilegio dentro la mia mente di essere a tal fine di farmi riflettere ed infine, capire cosa in me, dovesse cambiare.
Il valore che diamo alle persone è così importante nel momento in cui ne apriamo le porte del nostro animo, da essere "distruttivo" o "produttivo" per noi stessi.
A questo, però, bisogna aggiungere che, non sempre coloro che hanno avuto questa importanza all'interno dei nostri pensieri, vita, modo di essere, nel momento in cui ne sono entrati a far parte, sono stati gli "artefici" di determinati cambiamenti o "evoluzioni" nel nostro percorso "evolutivo". Non sempre queste "persone" sono in grado di capire cosa realmente si celi dietro le loro parole! Possono essere consapevoli o non consapevoli di capire che quello che stanno dicendo, sia o meno, frutto delle loro frustrazioni personali e di conseguenza, vogliono sentirsi "migliori" nei confronti di coloro che invece non celano le loro emozioni o sentimenti ma, invece, percepiscono le "critiche" come stimolo per migliorarsi, per capirsi, vedersi, analizzarsi, dando importanza alla bocca che ha emesso tali suoni.
Non tutte le persone assumono questa importanza nella nostra vita. Avremmo nel corso di essa, diverse persone alla quale daremo determinata importanza ed altre, alla quale, non daremo che, il "minimo" della nostra attenzione in quanto, già determinati nelle nostre azioni al fine essere una semplice "piuma" nel piatto della nostra bilancia morale, ma quando questo avviene, esistono diversi tipi di comportamenti che innescano determinate dinamiche comportamentali alla quale, nessun essere Umano, potrà sottrarsi se non nel momento in cui, queste dinamiche, non abbiano quell'importanza che il nostro cervello, animo, spirito, cuore, gli abbia realmente attribuito.
Io, oggi, voglio sfogarmi!
Voglio scrivere quello che penso, quello che "pervade" i miei pensieri giornalieri e fin qui, presenti, oggi come ieri, ma con riflessi diversi giorno dopo giorno.
Penso che sono stato deluso, mortificato, deriso, criticato, annullato ed infine "abbandonato" nell'amore che avevo cercato, trovato, coltivato, allontanato e poi, immediatamente cercato perché sincero nell'ammettere che colui che era in quell'istante, non era colui che era ed è adesso.
L'amore è qualcosa di mistico, realistico, sincero, perverso, eccezionale ma allo stesso tempo, "mortale" perché, può variare.
Questo è quello che mi spinge a scrivere, l'amore! Ma cos'è l'amore se nel momento il cuore non corrotto dagli eventi esprime il sincero profondo dell'animo?
Amore è saper accettare, vedere con gli occhi di chi si ama, esprimersi nonostante le critiche, ed in fine, assumersi le responsabilità di dire e dirsi: ho sbagliato, ma sono qui, non cambio ma modifico, non chiudo il mio cuore ma lo apro, non assumo la posizione dell'inquisito ma nemmeno dell'inquisitore.
Ma non sempre è così, arrivi ad un punto in cui tutto quello che hai cercato di fare, di capire, di comprendere, di portare avanti ed aggiustare, è nullo in confronto a colui o colei che ha già sentenziato la sua ultima aringa finale.
Ebbene, questo, è quello che oggi voglio scrivere, quello che. Nel mio dilungarmi, come da sempre faccio, sono arrivato a concepire.
Ci saranno sempre i bei ricordi passati, i momenti di estasi mentale e quelli di completa fusione dei corpi; ma vi saranno anche quelli bui, quelli che non passeranno mai in secondo piano, quelli che saranno sempre presenti nel giorno del ricordo di com'era bello è poi si è trasformato.
Alti e bassi di vita comune che tutti nella nostra vita affrontiamo ma che a volte non vogliamo più farne parte e decidiamo di "cancellare" quello che è stato "l'impatto fatale del colpo di fulmine", così, quel giorno, saremo tutti bravi a dire e dirci: basta!
Ma ad iniziare, siamo tutti bravi, ad ammettere le proprie colpe, non tutti. Quel momento in cui,. Ammetti, stai facendo un lavoro di introspezione di te stesso che pochissime volte nella vita ti capiterà di fare se non nell'attimo di cui ne avrai e sentirai davvero la necessità di farlo.
A criticare siamo tutti bravi, ma, quanto siamo bravi ad ammettere le proprie colpe se colpe ne abbiamo?
Ma permettetemi.
- Ricordati di me, quando gli chiederai se vorrà essere preso dopo lavoro.
- Ricordati di me, quando gli chiederai se vuole qualcosa di pronto da mangiare per non cucinare.
- Ricordati di me, quando gli chiederai di lasciarti dormire ancora un poco.
- Ricordati di me, quando penserà a cucinare per te.
- Ricordati di me, quando ti porterà dove tu vorrai ed invece ti dirà No, per fare ciò che piacerà a lui.
- Ricordati di me, quando esprimerà le sue idee e tu criticherai per far valere le tue.
- Ricordati di me, quando nello sfogo di un'eventuale litigio, non verrà a cercarti per chiederti scusa.
Ricordati di me, quel giorno, perché Io, non ho mai dimenticato tutto quello fatto per te nel momento in cui ho potuto nel pieno delle mie capacità, possibilità...
Lo sfogo!
Non vanno archiviate le parole per poi tirarle fuori all'occorrenza, potrebbero insorgere quegli incendi mandando in cenere quei sentimenti irrimediabilmente, poi, sarà troppo tardi per pronunciarle mordendoti la lingua per non averlo fatto prima mandando in frantumi i rapporti volutamente.
Io non mando mai nessuno a dire quel che penso, ma ci vado di persona, mai mi sono nascosto dietro a un dito, ma se proprio devo farlo mi nascondo dietro al silenzio, dietro a un sorriso, a sguardi che fanno capire tanto a chi non dorme o vive nel mondo delle favole.
Voglio essere capita non come "parole", non come "gesti", voglio essere capita come essere umano.
Con tanto di cappello mostra sempre ciò che sei e non dare soddisfazioni all'ignoranza di certa gente.
Davanti a me il nulla con te dentro.
Se giudichi gli altri non avrai modo per migliorare te stesso. Nessuno a questo mondo è nato perfetto, almeno di questo siamone coscienti. Il tuo criticare esprime solo il tuo essere ignorante, rendendo pubblici i propri limiti.