Sfogatoio


Scritto da: As.82
in Diario (Sfogatoio)
Oggi, è una di quelle giornate che nascono con il pensiero fisso nella mente, quelle giornate in cui, emotivamente, la mente, il cuore, l'egocentrismo, il narcisismo, tutto, non riescono ad avere una linea stabile.
"La fiducia si può riconquistare, ma la fedeltà ed i valori di una persona non si possono mutare"
Questo, per ricordare a me stesso che, ad oggi, quasi un anno di distanza, dico a me stesso che la mia capacità di ricordare date, frasi, eventi, tutto quello che ha segnato la mia vita, rimane così limpido nella mia mente da fare di me stesso un'arma dalla quale è impossibile da fermare.
Ma come si può fermare il pensiero della propria mente?
Questa è la domanda che più volte ho espresso alla persona che mi ha aiutato a capire (ma senza riuscirci ) cosa, davvero nella mia mente sia così persistente da rimanere costantemente a tal punto, a volte, da non lasciarmi "vinto" ai miei pensieri.
Ma cosa sono questi pensieri? Sono attimi di vita vissuta che hanno segnato quello che fin qui mi ha portato.
Non lascerò che questi pensieri pervadano nella mia mente, ma potrò solamente, così come ho fatto in questo anno passato, che i miei impegni mi occupino così intensamente da lasciare che questi, siano solo una leggera emozione che vada lentamente svanendo, finché un giorno, non avrò che un ricordo e non questi continui ricordi di frasi, momenti, ed in fine, il passato, sarà passato a tal punto da non farmi più ricordare tutto quello che mi è stato detto al fine di "uccidermi" o tentare di farlo solamente per l'egocentrismo di qualcuno che non ha saputo ammettere le sue colpe e farle ricadere tutte su di me.
Ho così tante cose che mi scuotono il pensiero che la maggior parte di queste, sono così private da non avere quella meschina personalità di farle uscire e renderne partecipe coloro che sono qui presenti o al mio fianco.
V. P. è colei che non solo è ancora presente nei miei pensieri, ma è colei che ha dato a quest'Uomo una dura lezione di vita.
Bisogna essere sempre se stessi senza lasciarci cambiare...
Composto lunedì 13 novembre 2017
Vota il post: Commenta
    in Diario (Sfogatoio)
    Ho letto con non poco dispiacere la storia di una ragazzina stuprata da un Magrebino, la quale, oltre al peso indicibile della violenza, ha dovuto subire un'altra umiliazione da parte di un Padre spirituale che incautamente ha espresso un pensiero personale sul noto social fb. Il commento del Parroco è stato un grido di condanna nei confronti della fanciulla, già provata ed affranta dalla triste realtà che piomba improvvisa sull'anima acerba, vogliosa di tuffarsi nel mondo adulto ed impuro, ma troppo piccola per evitare i pericoli o gli esempi negativi imposti dalla società. Non voglio suscitar polemiche, né puntare il dito contro chi non conosco se non per un aspetto del tutto casuale (in serata ho appreso di questa notizia), però vorrei contestare al Padre l'espressione di sdegno proferita in un momento di poca lucidità mentale; espressione scatenata da rabbia, credo. A mio avviso, non sta bene far pesare alla ragazzina ciò che lei comunque non avrebbe mai voluto subire. Sono cose che capitano. L'errore accomuna tutti, capita di inciampare, di cadere; ma tu, cosa fai? Invece di capire, di captare il dolore evidente di questa adolescente, inveisci contro con foga ed un "pizzico" di aridità? Lei, caro padre, non ha commesso errori nella sua esistenza, sconosciuta ai più? Non fu gesù a dire: "chi è senza peccato, scagli la prima pietra"? Si, fu proprio lui! Ah, caro amico! Se solo la sua coscienza potesse parlare, lei sarebbe sommerso da massi e massoni, altro che pietre ih ih ih;) l'errore fortifica il cuore. La sofferenza che segue allo stesso, conferisce il giusto peso alle "cose" dell'esistenza irrobustendo l'anima. Le sue parole non fanno altro che mortificare o, magari, annientare una "bambina". Serve l'esempio positivo per evitare determinate situazioni. Il guaio è che l'esempio risulta essere spesse volte negativo in una società dedita alla esteriorità, alla frenesia, al guadagno sfrenato, alla voglia di apparire per ciò che non si è realmente. Diamo ai giovani esempi di fede, di amore, di virtù e di valore; non fermiamoci all'apparenza esteriore! Cerchiamo di considerare l'interiorità di questi nostri figli così spaesati, così confusi e tecnologizzati, che ci inviano messaggi in silenzio, senza fare rumore; perché chiusi sempre più nel loro mondo fatto di disagio e di dolore. Dialoghiamo coi nostri pargoli e possibilmente diamo loro esempi positivi. Parlare meno... fare di più.
    Composto sabato 11 novembre 2017
    Vota il post: Commenta