Scritto da: Fily Russo
in Diario (Sfogatoio)
Alla fine ti renderai conto di chi c'è sempre stato al tuo fianco e di chi invece c'è stato solo quando ha preso da te.
Composto domenica 22 ottobre 2017
Alla fine ti renderai conto di chi c'è sempre stato al tuo fianco e di chi invece c'è stato solo quando ha preso da te.
Se per caso i miei aforismi vi irritano non trattateli come fossero uomini.
A me rompete poco le scatole! Non ho più pazienza! Ho vissuto per molto vicino a chi se ne fregava di me, con il tempo ho imparato! Ho avuto ottimi maestri! Oggi sono io a fregarmene di chi di me "capisce solo ciò che gli fa comodo"!
Io non sono come voi, provengo da un altro mondo: il mio cervello!
Talmente abituata a veder ruotare tutto intorno a sé, da non accorgersi di trovarsi nello scarico del cesso!
Voglio ringraziare lo stesso a tutti gli amici per gli auguri. Non volevo auguri soltanto da quelli che non ho ricevuto!
C'era un tempo in cui il popolo mostrava fieramente il petto. Oggi... e chi vuol capir capisca.
Voler credere disperatamente alle favole, scontrarsi ogni giorno con una realtà fatta di bugie, egoismo, tradimenti, silenzi, assenze, grettezza e l'unico obiettivo della felicità di attimi, non di una vita intera. Sentirsi sempre fuori posto, diversa, stupida, credulona, esigente, disadattata, eccessiva e invece essere un numero primo.
Se l'erba del tuo vicino è migliore, probabilmente è perché non ti curi della tua erba, poiché sei costantemente impegnato a ficcare il naso in fatti che non ti riguardano!
L'uomo rude guizza in alto richiamando l'attenzione sul pensiero che ora indugia nella voglia di plasmar l'altrui coscienza alimentando l'ossessione o dimenando mani e piedi per la brama di rifarsi un nuovo nome non pensando che al guadagno, non vivendo che d'inganno. L'uomo inerme in apparenza, l'uomo avaro quanto basta, va parlando o va sparlando nella nebbia fredda e buia;
e tanto algido è l'amor ch'egli vive in comunione col suo ego ottuso e vile, con lo specchio dei suoi sensi ormai affannati
che egli usa a piacimento per straziare i sogni altrui trattenendo tutto a sé!
Or, giunto il momento di invacchire, lo stolido pungente e malfidato, il solipsista per eccellenza, l'aggressivo predicatore, pantagruelico quanto basta, ingrato ed angosciato, tenta d'erompere solitario vagando nell'oscuro quanto insano obiettivo d'obnubilare le coscienze, incutendo in loro timori e infliggendo sentenze per colpe che non hanno.
L'uomo di mondo, il sapiente, il presuntuoso che sente fortemente d'essere giunto al confine tra l'umano e il divino, al traguardo dello scibile o dell'impossibile...
in realtà resta semplicemente un poverino...
Perché non ha capito che l'alto dei cieli spetta agli innocenti, non agli imbecilli; agli umili, non già ai presuntuosi; ai virtuosi, non certamente agli uomini invidiosi; ai veri bisognosi, non a quanti cercano quotidianamente denaro in nome d'un Dio "creato" ad hoc dal parvo nonché misero pensiero.
Il vero Dio è il Dio dell'amore, della carità.
Egli si è sacrificato per noi donando la giusta libertà.
Chi ha privato l'uomo della libertà è lo stesso uomo (magari considerato un santo o venerato come tale dai più):
uomini che rinnegano Dio sottraendo la libertà, circondandosi di servi sciocchi sui quali approfittar fin quando le necessità lo richiedano, rimproverando o biasimando costoro, frattanto, in giro per il paesello.
L'approfittatore, l'avaro, il megalomane mai avranno la mia stima, siano essi Laici o consacrati.
Diamo spazio ai giovani!