Sfogatoio


Scritto da: Silvia Nelli
in Diario (Sfogatoio)
Mi definiscono "ingestibile", dal carattere "difficile" e una di quelle persone con quei maledetti "muri alzati". Mi avete conosciuta poco e avete capito poco di me. In realtà per rendere felice una come me non serve molto a me basta sincerità e rispetto. Ciò che definite "ingestibile" in realtà è la personalità. Una di quelle non facili da domare e non facile da azzittire. Ciò che definite "difficile" in realtà è solo una persona che se la ferisci più volte non ci sta a passare sempre sopra le sue ferite per curare i vostri errori. Quei muri... quelli che dite che vi alzo lasciateli stare adesso... perché me li avete regalati proprio voi. Credetemi, mai li avrei voluti, ma adesso vene sono grata. Del resto, molto spesso mi tutelano da quella parte di mondo con cui non voglio più avere a che fare.
Composto venerdì 21 aprile 2017
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Sfogatoio)
    Detesto e provo pena e compassione per tutte quelle persone che esaminano e controllano la vita di qualcuno. Qualcuno che ritengono ancora "suo". Provo tristezza nel notare come poi con estrema stupidità gli puntano il dito contro, giudicano la sua vita, le sue azioni e le piccole cose che fa. Provo "schifo" quando osservando queste persone noto che non solo fanno peggio, ma sono vere e proprie macchine di meccanismi da psicopatici maniacali. Persone in grado di mettere su dei "teatrini" non indifferenti per farti rabbia, accenderti gelosie o per dimostrarti quando grande sia il loro amore e quanto fedeli ad esso siano. Tranquilli e rilassatevi: se in voi ci fosse stato davvero amore non sareste il passato! Se siete il passato, dei vostri teatrini non ce ne può fregar di meno e soprattutto guardatevi ogni tanto che fate pena e non poca! Poi se vi avanza anche un po' di tempo... curatevi!
    Composto venerdì 21 aprile 2017
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      Scritto da: Angelo Longobardo
      in Diario (Sfogatoio)
      Semplicemente mi riprendo il mio cuore... è stato lì fuori troppo tempo a spasso tra vicoli ed intersezioni che sembravano portare verso colori nuovi fatti di sfumature diverse strade piene di buche dove granelli di asfalto sono diventati sassi... quei sassi che fanno tanto rumore anche restando fermi per il peso del tempo quei sassi che nemmeno la pioggia riesce più a levigare e a dare luce come quando il riflesso di una lacrima attraversa il viso portando con sé un po' di profumo dell'anima.
      Composto martedì 18 aprile 2017
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        Scritto da: Angelo Longobardo
        in Diario (Sfogatoio)
        Si chiama "coscienza", a volte un inquilino scomodo che alberga in noi come un detenuto pericoloso che debba scontare chissà quale pena gravosa, e che se messa fuori di riflesso in tutta sua naturalezza, possa fare chissà quali danni... insomma spaventa il suo rumore ed ancor di più il suo fortissimo ego che viene tagliato come un nastro audio nel momento della sua enfasi migliore quando i suoi toni limpidi dovrebbero non lasciare dubbi circa la sua identità, ma ci sono albergatori che preferiscono confonderla con le distrazioni esterne per mascherarla di comodo come fosse una correzione d'emergenza di un gobbo oramai afono e troppo debole davanti alla realtà.
        Composto lunedì 17 aprile 2017
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