in Diario (Sfogatoio)
Ho carattere da vendere. Ne vuoi un pochino? Non te lo vendo, te lo regalo visto che il tuo non c'è.
Composto mercoledì 10 febbraio 2010
Ho carattere da vendere. Ne vuoi un pochino? Non te lo vendo, te lo regalo visto che il tuo non c'è.
Non voglio essere solo la tua fantasia, voglio essere la tua realtà.
Prenditi pure il tuo tempo, ma senza rubare il mio.
Alcune persone fingono talmente tanto che si convincono quasi di essere sincere. Nel restante dei giorni è solo un bla, bla, bla nauseante. Ma le peggiori sono quelle che facendo così riescono pure a sembrare simpatiche e intelligenti: la falsità d'altronde
è la maschera più indossata perché ha tutto un suo particolare mercato di sentimenti, atteggiamenti e fraseggi.
È giusto lasciarti sbagliare, doloroso lasciartelo fare, ma ancora più doloroso vedere che l'asino è più intelligente di te.
"Dormi troppo." "Mangi troppo." "Studi poco". "Stai sempre al telefono." "Non sai fare un cazzo." "Non servi a niente." "Sei grassa." "Sei inutile". "Stai sempre attaccata al computer". "Ascolti troppa musica".
I genitori sanno solamente lamentarsi. E poi hanno pure il coraggio di chiedermi perché sto sempre chiusa in camera con le cuffie.
Credo che nella vita si importante avere una mente aperta a trecentosessanta gradi. Ribadisco: la mente, non il deretano.
Dal diario degli errori si tirano fuori soluzioni che talvolta hanno a che vedere con la coscienza, che si interroga davanti al tribunale della sapienza e della responsabilità con l'elemento "sorpresa", che è sempre lì in agguato a scrutarci come fosse un faro all'ingresso di un porto dismesso oramai da tempo, ma sempre meta ambita e tentazione magnetica del diportista neofita che vuole provare il primo attracco in tutta e piena autonomia per poter raccontare al suo domani l'ebbrezza dell'errore... con le note della soddisfatta consapevolezza.
Provo una vera ammirazione per tutti quelli a cui vengono i cosiddetti cinque minuti. A me sinceramente non me passano neanche dopo cinque ore!
Chiamatemi pure "testa di cavolo"! Figuriamoci se per me è un problema, anzi è un onore... lo sono! Lo sono quando mi incavolo di fronte a meccanismi di spudorata convenienza. Lo sono quando noto prepotenti movimenti di opportunismo. Lo sono quando mi trovo a scontrarmi con un'ipocrisia fuori dai limiti... ecco, li esco fuori dai "gangheri" e voilà come per magia si attiva la modalità "testa di cavolo"! Che ci volete fare sono ingestibile, non manovrabile e se provi a comprarmi, non solo non ci riesci, ma aumento il prezzo e chiedo pure gli interessi!