Scritto da: Dario Di Francesco
in Diario (Quotidianità)
Passa, passa tutto, passa sempre, soffri ma non muori... tranquillo... quello che succede succede... passa.
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Passa, passa tutto, passa sempre, soffri ma non muori... tranquillo... quello che succede succede... passa.
Rimane solo da rimettersi a posto le ossa rotte, il cuore frantumato e spazzare via i cocci dal pavimento, un lungo sospiro, rimettere in ordine i pensieri, e forse, dopo tutto questo, dimenticare.
Arriva un momento che ti stanchi. Ti stanchi di tutto. Ti stanchi di correre dietro alle persone che non ti cercano, ti stanchi di cercare spiegazioni, approvazioni, ti stanchi di cercare la verità, ti stanchi di dover credere per forza a qualcuno, ti stanchi di stare male, ti stanchi di doverti giustificare, ti stanchi di rincorrere quello a cui non arriverai mai. Arriva un giorno che ti stanchi e decidi che aspetterai senza cercare più niente.
Dire quello che pensi ti fa restare da solo come un cane, ma è meglio restare solo che restare con un branco di ipocriti.
Sono infelice di professione.
Sono il lupo nero in un popolo di lupi bianchi; il diavolo per tutti, criticato e giudicato. Quello che osserva in silenzio e si nasconde dietro un falso sorriso per non farmi domandare se sto bene oppure no.
Che poi alla fine le cose me le tengo dentro per non rompere il cazzo agli altri.
Perché offendere su di un social? C'è l'educata possibilità di escludere chi è troppo distante ideologicamente da te. Senza troppe scene. Per me è rispetto anche questo.
Io, nel mio mondo, faccio entrare solo chi ha un mondo talmente bello da farmi venire voglia di scoprirlo.
Quanto tempo abbiamo aspettato per aspettare un tempo giusto che ancora oggi non è arrivato, era meglio non sprecarlo il tempo e viverlo.