Noi donne viviamo in un mondo dove non c'è consentito uscire da sole, perché vittime di violenza. Ed essendo io, una donna, mi sono stancata di privare il mio essere della propria libertà. E così ho deciso; salgo sul Ring, ma non per fare a pugni con la vita, ma con chi tenta di abusare, e uccidere la mia.
Io non sono asociale, semplicemente non fingo. Se non mi piaci, lo capisci, e preferisco voltare le spalle che recitare finti sorrisi. Chi mi conosce, mi apprezza, e chi no, francamente, chi se ne frega.
Le persone poco intelligenti credono di essere le più furbe, ma peccano di presunzione. Al contrario, chi è intelligente osserva con discrezione, tira le somme e non spreca parole. Ignora.
La cattiveria, l'infamia che le persone gettano sugli altri non è altro che il frutto delle loro frustrazioni. A loro, fate attenzione. Siate vigili, e al primo segnale di malumore, allontanatevi, sono persone vendicative, e rancorose.
Essere chi siamo, e non qualcun altro, ti fa sentire libero di apparire per quel che si è non per quello che si vorrebbe che fossimo, per piacere agli altri. L'individualità è la nostra unicità. E ciò che siamo, e che nessuno potrà mai essere.
Sono stata; stuprata, abusata, umiliata, e nessuno mi ha creduta. Perché? Perché vede signor giudice: chi è frangile nella mente, e nel corpo è indifeso, non colpevole, né consenziente, indifeso. Si è vero, alla fine, ho sorriso ai mie stupratori perché? Perché, ebbi paura che ritornassero, e ricominciassero, e così alzai la mano, lì salutai. Ma lo schifo che avevo dentro, e addosso nessuno di voi potrà mai ripulirlo né ci saranno parole che mi offenderanno, o sosteranno che mi potranno mai più ridare, la dignità, la mia. Che è stata messa con le spalle contro un muro, e piegata, l'hanno violentata.
Ci sono uomini che hanno una donna fissa dentro ad un letto facendoci l'amore e condividendo, vita, e abitudini. E poi ce n'è un'altra, una nascosta, quella che gli prende di testa, di pancia, di cuore, e con la fantasia, ci fanno l'amore tutte le volte che quel desiderio erotico li sovrasta, e stanchi alla fine, si rassegnano, si addormentano, sperando forse, di incontrarla, e portarla via con se, nei lori sogni più intimi, e farci l'amore tutta la notte, finché una nuova alba non sopraggiunga a riportarli nel quotidiano. E così finiscono per vivere due vite parallele, una legata alla realtà, l'altra alla fantasia.
Le cose accadono, non le puoi fermare, succedono, e ti ritrovi ad essere distaccata da ciò che credevi fosse importante, vitale come l'aria che respiri, non lo era, non più. Questo avviene dopo un lungo processo interiore, analizzando, da vicino, con minuziosità quelle crepe che si sono formate negli anni, e che piano, avanzando non hanno più reso il passaggio accessibile, una strada interrotta, e non per colpa tua, e la vita, e tutto quello che la rappresenta, gioie, dolori, amori, pianti, e risate. È così, che ci piaccia o no. A noi non resta che accettarla, e viverla, almeno proviamoci.