Ci avete mai fatto caso a quanti vi dicono di volervi bene, che mai vi ferirebbero a parole, e alle spalle vi uccidono? Io si, ne ho incontrate parecchie di queste persone, ma ho sempre mantenuto la giusta distanza tra me e loro, né troppe vicine, né troppe lontane, la giusta misura in cui si comportano. Come si dice in questi casi: fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. Ed io che non sono scema, o la sprovveduta di turno, applico questa regola con chiunque mi si avvicini. La puzza che emette la gente cattiva, si avverte, e si sente a distanza, e conviti quali sono, credono che io non lo sappia con chi ho a che fare. Ma siete seri? Stì giochetti si facevano da bambini, all'asilo, ed io mica ci giocavo con loro, me ne andavo lasciandoli a fermentare, e a diventare acidi. Oggi faccio al contrario, lì osservo, ascolto con attenzione quel che dicono, e come si comportano, e poi, indico a loro la strada del bel paese, dove nessuno vuole andare, e in molti, ci dovrebbero restare.
Prima di lamentarvi di un banale raffreddore, guardatevi attorno, c'è gente che lotta per salvarsi, che lotta per non morire, che lotta per la propria vita, rimettendo le proprie viscere, piegati e chini su di un water, perché quei giorni di terapia ti fanno venire voglia di mollare tutto, invece no, non mollano, guerrieri lottano, e poco importa se quella guerra non la vinceranno, se dovranno andarsene, lo faranno da combattenti. E voi prima di lamentarvi per un mal di pancia, una febbre improvvisa, pensate che c'è tanta gente che lotta contro la morte per salvare la propria vita.
L'insostenibile leggerezza dell'essere; e lasciare che le cose ti accadono senza aspettarle, senza che siano loro a condizionare il nostro essere. Le farfalle, forse si domandano quanto resterà a loro da vivere!? No, volano alto, e leggere si posano sui fiori, e il tempo che resta a loro, lo contano ad ogni battito d'ali, senza pensarci. E noi, dovremmo imparare a vivere con la stessa leggerezza, sorvolando sulle cose, ma chi vive col cuore, questo non lo imparerà mai.
Sapete di cosa avremmo di bisogno tutti!? Di un aggiusta cuori, una persona che lavora per te, che ripara le ferite, cucendole, e che non lasci cicatrici sul cuore. Magari ce ne fossero, invece no, tocca a te ripararlo tutte le volte che qualcuno te lo rompe, strappandolo dal petto, e tu paziente con filo ed ago, su quella ferita ci fai un ricamo, cosicché nessuno ci possa vedere dentro, il tuo dolore, e non solo quello che si prova per amore, ma quello che si prova per una perdita a te cara.
Dite sempre ciò che pensate in faccia, che gli altri non si faranno scrupoli a parlare di voi alle spalle. Nel bene, nel male, siate onesti, sempre. E gli altri!? Che facciano come credano, quel che per me più conta, e guardare negli occhi chi incontro, senza dovermi preoccupare di abbassare lo sguardo. Potrei, e dico potrei, non piacere per la mia a volte nuda verità, ma questa sono, e resto: una persona, diretta senza inganni, e maschere.
C'è chi ti parla, chi non ti ascolta, chi ride di te, e piange con te. Poi c'è chi ti abbraccia e lo fa così forte da farti mancare il respiro. Sembrano spezzarti quelle braccia, e invece di romperti abbracciano le tue paura, e lo fanno in silenzio, proteggendo ciò che di più caro c'è, il cuore.
Questo è quello che ti resta dentro dopo un lutto inaccettabile, il vuoto. Non ti rimane più niente, il cuore si è fermato non c'è più battito, inerme, e deforme dal dolore che è restato spietato, e tu piegato resti inginocchiato quasi a sperare che tutto sia un brutto incubo, e che da lì a poco ti sveglierai, e tutto tornerà come prima, se non meglio, così speri ma sai che non è così, non più, e cedi, nemmeno più l'anima ti è restata, anch'essa ha smesso di vivere divorata dal dolore.
Cara donna: voglio chiederti scusa a nome di tutti gli uomini che non ti rispettano. E voglio che tu sappia, ma credo che tu questo già lo sai, che non siamo tutti uguali, per fortuna. Dovremmo ringraziarvi tutti i giorni, e farlo per il dono più bello che ci avete concesso, la vita, un miracolo che si ripete all'infinito, per questo, e tanto altro ancora, "grazie". Mi sento anche in dovere da uomo, consigliarti di non lasciare mai che una mano sporca ti tocchi, non permettere a nessun di usarti violenza verbale, psicologica, e fisica, quell'uomo non ti ama, non ti merita, allontanati al primo segnale, denuncialo, così facendo potrai salvare la vita di molte altre donne, e ricorda che, per amore non si muore, si vive. L'8 Marzo, non farò come fanno in molti, non ti regalerò una mimosa, ne una rosa, ti ricambierò facendo quel che faccio da sempre, ogni giorno, "rispetto, e amore".
E fatevela una risata che la vita è già pesate di suo, siate più leggeri senza pesi sul cuore. A che serve essere tristi? Siate ottimisti, le cose possono sempre cambiare. Sapete che c'è: rideteci sù e non pensateci più.
Le cose che hanno più valore le custodisci dentro al cuore, sono i tuoi valori. Il rispetto per se stessi, la dignità e l'amor proprio. A nessuno devi permettere che te le portino via.