La vita è un continuo cadere, a volte ci si fa male così tanto da non avere più la forza di rialzarsi, ed altre che sono solo sbucciature superficiali, ma per quelle ci vuole tempo, bisogna saper aspettare. E tra una caduta, e l'altra si cresce, e più forti, perché è da quelle cadute che impari a proteggerti, e a difenderti.
Era un angelo dalla faccia di bronzo e dal cuore duro come una pietra. Credevo lo fosse, così pensavo, così mi apparve. Mi sbagliai, era un uomo con tutte le sue debolezze.
Non chiedetemi di cambiare, non cercate di farlo. Voglio restare quel che sono, e che altro non voglio essere se non me stessa. Non farò nulla che non desidero fare, e resterò ferma laddove sono. E se in voi c'è quel che non mi piace, mi volterò dall'altra parte, non poserò il mio sguardo sulle vostre azioni che altro non sono, che delusione.
Ti ho guardato attraverso una foto, a lungo l'ho osservata scrutando ogni traccia lasciata dal tempo sul tuo volto, e quegli occhi color del grano, immensi e stanchi non hanno mai smesso di brillare. Il tuo sorriso posato e a volte beffardo non l'ho mai scordato. E fu in quell'istante, da quel fermo immagine, che per la prima volta vidi un uomo e il suo cuore, e i mie occhi pieni di te si fermarono su quell'eterno scatto.
Ci rimango male quando qualcuno mi delude, perché io darei l'anima pur di vedere le persone a cui tengo felici. Peccato che ci siano persone che non hanno il dono della delicatezza. Si dovrebbe voler bene di più, senza ferire nessuno.
Non potrà mai esserci inverno fuori se si ha amore nel cuore. E per quanto freddo faccia, non sarà l'inverno di una stagione che impedirà al sole lo sciogliersi dei ghiacci che regna nel mondo e nel cuore degli uomini.
Di fare la pecora che segue il gregge non mi è mai piaciuto. Ho una testa e so usare il cervello. Non ragiono mai con i pensieri altrui, né condivido le loro azioni. Sono un essere pensate, e tale voglio restare dall'evitare chi si nasconde dal lupo perché non ha il coraggio di esprimere le proprie idee. Mi distinguo, e mi preservo.
Sono felice che la mia infanzia sia stata colma di ricordi da raccontare. Gli scatti migliori non venivano condivisi su un "social". "I mi piaci" erano cose riservate a poche persone. Saranno stati anche altri tempi, ma erano vissuti di persona si invitavano gli amici, e parenti, si mostrava l'album fotografico, e si descriveva ogni singola foto. Oggi il virtuale offre una grande vetrina dove tutti, nessuno escluso mostra una storia virtuale e poco importa se fate il giro del mondo seduti davanti ad un computer, o a digitare i tasti di un cellulare, l'importante è condividere il proprio "ego personale". Non dico che tutto questo non ci faccia piacere, d'altronde siamo un po' tutti esibizionisti. Quel di cui mi lamento è l'eccesso in tutto, la mania spasmodica portata all'esasperazione. Lì dovremmo fermarci, e ricordarci che, non tutto si può raccontare, e condividere, ci sono ricordi che è meglio tenerli per sé, senza necessariamente doverli condividere con chiunque.
ll contare del ticchettio del tempo che scorre veloce e feroce. Non c'è lasso che io più attenda, né istanti di vita da sprecare. È giunto il termine. Che tutto si compia senza più agonizzare.