Mio nonno era un uomo che la vita l'aveva vissuta duramente sulla propria pelle e ne portava i segni addosso. Ma il cuore lo mantenne sempre tenero, e tutte le volte che mi prendeva in braccio, poggiavo il suo viso di fronte al mio, e sorridendomi mi diceva: Piccolo uomo, non giudicare mai una persona da ciò che indossa, ma per come si mostra. Perché colui che si veste bene, e si presenta pulito agli occhi degli altri, potrebbe essere un mascalzone, e colui, che veste di stracci, è sporco fuori, potrebbe essere pulito dentro, un uomo perbene.
Perché è di questo che tutti noi soffriamo, la mancanza di tempo. Siamo presi dalle vicissitudini quotidiani che non ci accorgiamo che la vita ci passa accanto, e non si ferma nemmeno più per un saluto. Dovremmo tutti staccare la spina, e dedicarci alle persone che ci aspettano, e dire a loro: quanto le vogliamo bene, e quanto sono importanti per noi nella nostra vita. Perché potrebbe accadere di perderle, e non trovarle più per disattenzione o peggio ancora, per mancanza d'affetto.
Non cerco la mia metà, perché ognuno si completa da solo. Cerco chi raddoppi le mie emozioni, che non sono bisogni, ma desideri da completare, scoprire con chi ha le mie stesse note dentro, e che faccia vibrare le corde dell'anima, assopite dal tempo.
Ti avvicini a pelle con certe persone, ma poi d'istinto ti allontani. Non erano quel che pensavi, e ci resti male perché la chimica, l'odore, la pelle, ti hanno ingannato. Ma il sesto senso no. Quello non si è mai sbagliato. Sei tu che non l'hai ascoltato.
Non posso offrirti caviale e champagne, perché non possiedo lussi, né il superfluo. La mia casa è umile, e c'è tutto quel che serve per vivere dignitosamente. Ma sappiate: Quel che servo nella mia umile dimora è fatto con tanto amore.
Ma fatevelo un esame di coscienza. Siete lì, col dito puntato pronti a giudicare le vite degli altri, ed essere così volutamente ciechi di fronte ai vostri errori. Ma di cosa parliamo? Suvvia, parlate prima di voi e se avete la coscienza pulita, scagliate addosso, agli altri, quella famosa pietra, ma attenti a chi colpite, perché il sasso che lancerete oggi, contro qualcuno, domani non vi sarà risparmiato. La verità ha un ottima mira, e sa dove colpire.
Il bambino che non ha nulla, non si lamenta perché il piatto servito non gli piace. Piange perché ha fame. Questo è quello che dovete insegnare ai bambini, a non disprezzare il cibo, e ad avere più rispetto di chi quel piatto, non gli viene offerto.
Non sono amici, non ti sopportano, ma ti controllano, spiando di continuo tutto quello che fai. C'è da chiedersi: Perché? Invidia. La malattia peggiore. Colpisce molte persone e non c'è cura per chi ne soffre, ed è affetto da questa patologia. Fate come me: osservateli, e se non vedete nulla non siete ciechi voi, purtroppo la gente piccola non si distingue da vicino, figuriamoci da lontano. Non sforzatevi.
Mia nonna era una donna che leggeva molti libri e mi diceva sempre: Bimba mia, attraverso lo studio potrai viaggiare e farti una cultura. Ma non scordare mai, che sarà sempre la vita la tua unica maestra. E se sarai capace di metterle in pratica entrambe, sarai non solo una persona appagata, di spessore. Una donna acculturata, in grado di possedere l'arma più potente, l'istruzione.
Il pensiero mancato, le frasi non dette, o dette a metà, sono quelle che colpiscono più forte al cuore, le più dolorose, quelle che ti aspettavi e non sono arrivate, quelle a cui avresti riservato un posto d'onore, e invece è restata una sedia vuota in quell'angolo nascosto dai ricordi. E non ti rimane che una scelta, la consapevolezza di lasciarle andare via, cosicché dentro non possano più ferirti, farti male. Quei ricordi custoditi teneramente non meritano più di sostare nel tuo cuore.