È l'ombra che temo quando di notte viene ad aprire la porta. Si avvicina lento, solleva le coperte, ed inizia a toccare, le sue mani da prima addosso, e poi strette sulla bocca. Zitta, nessuno deve sentire, guai se piangi le lacrime fanno rumore quando cadono in silenzio. Così le piccole vittime di abuso tacciono, non piangono, e aspettano che il mostro sazio del suo scempio finisca e se ne vada, senza però dimenticare di baciare a loro la fronte, augurandole la buonanotte.
Se fosse il bambino di tutti voi, non fareste di tutto per salvarlo!? Ma non è vostro figlio e poco importa se il mare lo inghiotte. Voi seduti nei vostri comodi divani a guardare i telegiornali, e sentenziare: la colpa e dei genitori, degli scafisti, e di chi l'imbarca nei gommoni. E forse una colpa scappare dalla guerra, dalla fame, dagli orrori che compiono altri uomini!? No signori: se di colpa dobbiamo parlare, facciamolo ora, adesso, mentre i bambini stanno annegando nell'indifferenza di chi punta il dito contro tutti tranne su se stesso. Sono figli d'altri, ma se fossero i vostri che fareste per salvarli!? Non sento uscire una sola parola dalle vostre bocche, e sapete perché? Anche voi fareste lo stesso. Tranquilli, dormite sereni, e poggiate pure le vostre coscienze sporche su cuscini freschi di bucato e prima di giudicare il dolore degli altri aspettate che vi si strappi anche a voi, un pezzo del vostro cuore.
Dipendesse da me, eviterei tutte quelle persone che hanno il cattivo gusto di esprimere pensieri e parole che una volta ascoltate, elaborate, ti lasciano in bocca il retrogusto dell'amaro, e di tutto ciò che è cattivo, e non buono. Dipendesse da me, nemmeno la stessa aria che respiro condividerei con codeste persone.
Fin da piccoli i nostri genitori ci insegnavano a darci da fare, a cavarcela da soli. Non per egoismo, o menefreghismo, per amore. Perché crescessimo adulti migliori, capaci, e autosufficienti. Non come oggi che pretendono tutto già pronto, e da soli non sono in grado di lavarsi nemmeno le mutande.
Le lacrime non hanno colore, non sono razzista, ed hanno per tutti lo stesso sapore, salate. Il cuore ha forse un colore diverso!? Anch'esso è dello stesso colore, rosso vivo. E il dolore è forse minore per il colore della pelle!? Chiedetelo a chiunque, fa male a tutti. Una mamma è diversa da tante altre madri solo perché appartiene ad una cultura, o religione diversa!? Sono tutte uguali le mamme del mondo. Amano, soffrono, e piangono come chiunque altra madre.
Dovetti accettare a malincuore. La vita si prese quel che per me era di più caro. Il mio compagno, marito, confidente, e amico. Era tutto per me. E dopo molti anni, un giorno, mi resi conto di essermi smarrita, ed ebbi paura. Quando si vive in simbiosi con un altra persona, diventa il tuo tutto, la tua stessa vita perché negli anni impari ad accettare i suoi difetti, ed amare i suoi pregi. E se abbiamo litigato!? Certo che si, ma sempre facendo pace immediatamente. Adesso non ricordo sono passati molti anni ma qualcuno mi disse: non andare mai a dormire senza esserti chiarita, o senza aver chiesto scusa laddove tu avessi sbagliato perché la vita è imprevedibile, e potrebbe lasciarti il rimpianto, o peggio ancora, il rimorso di non avergli dato l'ultimo bacio della buonanotte. E così facemmo, sempre, dopo ogni sfuriata. Mi manca, e sono sola, la sua sedia è vuota. Ma so che da qualche parte lui mi sta aspettando. Ed io sono impaziente di rivederlo seduto al mio fianco.
Belli quei tempi quando un uomo ti corteggiava a lungo, e ti faceva sentire desiderata, e amata. Perché una donna prima di concedersi ad uomo, doveva essere sicura che non fosse un mascalzone. Oggi si dicono a malapena: ciao, e tutto si consuma facilmente, senza amore, ma solo sesso. E poi pretendiamo l'amore vero, onesto, e sincero!? Non è così che si rispetta un sentimento. L'amore va coltivato, curato, annaffiato, non sprecato. Questa è l'era dove tutto è permesso, dove tutto si tocca e si sporca, persone comprese.
Se la sensibilità umana avesse il cuore dei bambini, vivremmo in un mondo fatto solo di grandi arcobaleni dai mille colori. Non avremmo bisogno di tanti vocaboli per spiegare il dolore, la cattiveria, la ferocia che mettiamo nel distruggere i loro sogni futuri. Se lo avessimo consegnato alla purezza, alla dolcezza, la tenerezza, sarebbe stato un posto pulito. Oggi non c'è altro che sporcizia, e non mi riferisco solo alla pattumiera, l'immondizia che regna dentro le vite di molte persone.
Gli occhi dei bambini sono lo specchio dell'anima dove ognuno riflette ciò che è. Ed è inutile occultare cattiveria in falso buonismo, loro non mentono, e saranno giudici severi.