"La vita". Mi sono sempre chiesta cos'è? Riflettendoci bene nacque in me, spontanea, la risposta. "Una grande ruota panoramica". Dove tutto ti torna indietro, e non importa se farà giri lunghi, se ci vorranno giorni, ore mesi, anni. Se hai fatto bene, ti sarà moltiplicato, se hai fatto male, ti sarà raddoppiato. Alcuni chiamano questa teoria: karma, che non è diversa dalla nostra è "frutto delle azioni compiute". In sintesi, e concludendo, per me il significato è lo stesso: nella vita raccogli quel che semini.
Ci sono bambini che dal nulla trovano tutto, ed altri che hanno tutto e non ci trovano nulla. Ci vorrebbe come in tutte le cose, la giusta misura, cosicché possano apprezzare e dare valore ad ogni cosa, fosse anche solo l'immaginazione.
Era San Valentino, la "festa degli innamorati". Era un giorno da festeggiare, ma per me non lo fu, rimase un giorno da ricordare, una data incisa su di una lastra di marmo freddo. Lui che diceva di amarmi, mi diede una rosa, e mi tolse la vita, e la sentii scivolare, andar via da quella profonda ferita. Caddi a terra, in ginocchio, ai piedi di colui che senza pietà affondò la lama dentro la mia carne. Era un giorno speciale, il 14 Febbraio, il cielo era azzurro, il sole splendeva alto, sembrava avesse piovuto, non era pioggia, ma sangue che usciva dalla mia rosa adagiata sul mio ventre.
Non se ne accorgeva, così mi pareva. Lo guardavo con ammirazione, scrutavo ogni sua espressione, e conoscevo a memoria tutte le sue rughe, che a guardarle bene, e attentamente erano come autostrade, infinite percorse dalla vita. I suoi occhi, erano libri, quante storie potevi leggerci dentro senza mai annoiarti, tante. Il suo sorriso, una finestra aperta sul cielo, e quando rideva, splendeva, sembrava ci fosse il sole anche quando pioveva. Era mio nonno, un uomo piccolo per altezza, ma grande nel cuore, con tante stanze che ti ci potevi perdere dentro. Se ne andò, ma non il suo ricordo, tutto di lui ho conservato dentro al mio cuore, dove c'è un cofanetto che custodisco con amore, la sua memoria.
Non si smette di amare la vita solo perché essa ti ha posto dei limiti, al contrario, deve stimolarti, e far sì che quegli ostacoli vengano superati con indomita volontà. Un arto mancante si può sempre sostituire, il coraggio di farcela, di non arrendersi, di lottare, deve nascere da te, e farlo crescere giorno dopo giorno, con pazienza. Solo allora sarai pronto ad andare oltre le barriere fisiche, e mentali.
Riguardo con rimpianto queste immagini, vecchie foto che fanno parte dei miei ricordi, e tra me penso: quanto vorrei ritornare bambina, e rivivere quei giorni dove tutto si condivideva, e ci si aiutava tra di noi. Eravamo poveri, ma gente umile, e dignitosa, e se andavamo a letto digiuni non ci lamentavamo se la pancia ci mordeva, e faceva male. Oggi, pagherei di tasca mia per poter riassaporare i ricordi, la bellezza, l'umiltà, la riconoscenza, di un tempo passato che profumava di vita vera. E col senno di poi, sapete a cosa penso: i soldi, ok, ti aiutano a vivere nel benessere, ma per strada non incontro più gente che sorride, e ti sorride, non è più felice.
Vi siete mai chiesti cosa sono i dettagli? Io si. È soffermarsi sulle cose e persone, andando a fondo. Spulciarle, scrutarle, esaminarle, attentamente senza alcuna fretta. È così che vorrei che la gente facesse, che non si fermasse solo all'apparenza, ma osservasse con attenta minuziosità, anche il più piccolo dei dettagli, perché è dai particolari che si crea la differenza.
Non permettete mai che vi umilino con gli scarti di un sentimento, il cuore per nutrirsi ha bisogno dell'amore. E chi non è in grado di amarvi liberamente, non lo merita. Donne: le briciole lasciatele a chi ve le offre, voi meritate molto di più.
Un minuto di silenzio per tutti i post di San Valentino che stanno già iniziando a circolare. Vorrei dire a quelle persone e ricordare che San Valentino è un Santo.