Scritta da: Federico
in Frasi di Film » Drammatico
Le cose che possiedi, finiscono col possederti.
dal film "Fight Club" di David Fincher
Le cose che possiedi, finiscono col possederti.
Mamma diceva sempre che dalle scarpe di una persona si capiscono tante cose, dove va, dove è stata.
Commodo: " Ricordi cosa disse nostro padre una volta? Un sogno. Un sogno spaventoso: la vita."
Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi Leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita.
Non si può dire al sole "più sole". O alla pioggia "meno pioggia".
Per un uomo, la geisha può essere solo una moglie a metà. Siamo le mogli del crepuscolo.
Eppure appendere la gentilezza, dopo tanta poca gentilezza, capire come una bambina con più coraggio di quanto creda, trovi le sue preghiere esaudite, non può chiamarsi felicità? Dopo tutto, queste non sono le memorie di un'imperatrice, né di una regina. Sono memorie... di un altro tipo.
"Tu sei quello che ha inventato il jazz?"
"Così dicono. E tu sei quello che non sa suonare se non ha l'oceano sotto il culo?"
"Così dico io."
Avvistato Chuck Bass perde qualcosa che nessuno sapeva di avere, il suo cuore.
La maggior parte delle persone pensa che sia il cervello a controllare le nostre azioni, tuttavia è spesso il cuore che fa la maggior parte del lavoro. Può farci fare le cose più pazze, ma può anche farci provare nuove avventure. Perché quando apriamo il nostro cuore possiamo conoscere un mondo di amore ed essere piacevolmente sorpresi dalle persone che sono già nella nostra vita. Sfortunatamente, i nostri cuori sono molto... sensibili, e quando si spezzano si spezza tutto intorno a noi. Eclissi di cuore totale.
- Blair: Solo perché sei vestito male non vuol dire che non sei Chuck Bass.
- Chuck: Perché dovrei voler essere lui?
- Blair: Avresti dovuto dirmi che ti avevano sparato.
- Chuck: Strano che non sia stata tu a farlo.
- Blair: L'ho fatto. Molte volte, nei miei sogni, quelli belli. Ma se ti fosse successo qualcosa di brutto, avrei voluto saperlo.
- Chuck: Quando mi sono ripreso i miei documenti erano scomparsi... Nessuno sapeva chi fossi, nessuno sarebbe venuto a cercarmi... ho pensato che se ero vivo, non doveva esserlo per forza anche Chuck Bass.
- Blair: Cambiare il tuo nome non cambia ciò che sei.
- Chuck: È un buon inizio... è un'occasione per vivere in un modo semplice, guadagnarsi il rispetto della gente, magari diventare una persona che qualcuno riesca ad amare...
- Blair: C'era già qualcuno che ti amava. E il minimo che devi a lei e a tutti quelli che vuoi dimenticare è non scappare. Cosa che invece stai facendo. E non credo che quel grande uomo che hai intenzione di diventare sia un codardo. Credo che affronterebbe quello che ha fatto.
- Chuck: Ho distrutto l'unica cosa che abbia mai amato...
- Blair: ... Io non ti amo più. Ma ci vuole molto di più di te per distruggere Blair Waldorf...
- Chuck: La tua vita sarebbe molto più facile se io non tornassi.
- Blair: È vero... Ma non sarebbe il mio mondo senza di te...
Prima di morire, tuo padre mi chiese, di consegnarti questa poesia del capo indiano Tecumseh, un uomo che ammirava molto. Gli dissi che ne avrei fatto un aeroplanino di carta, e credo sia quello che sto facendo, portandola da Lui a Te. Vivi in modo che la paura della morte, non entri mai nel tuo cuore. Non attaccare nessuno per la sua religione, rispetta gli altri e le loro idee, e chiedi che essi rispettino le tue. Ama la tua vita, migliorala sempre, e rendi belle le cose che ti da. Cerca di vivere a lungo, e di servire il tuo popolo, e quando arriverà il tuo momento, non essere come quelli, i cui cuori tremano, e gli occhi piangono, e pregano per poter avere ancora un po' di tempo, per vivere in maniera diversa. Canta la tua ultima canzone, e muori come un eroe, che torna a Casa.