- Sid: Ma come fai? - Cassie: Cosa? - Sid: Andiamo, Cassie... Non mangi mai niente, non capisco come i tuoi genitori non possano accorgersene. Sono ciechi. - Cassie: Io ti trovo carino e mi piaci. - Sid: Oh, grazie. - Cassie: Perciò te lo farò vedere. Devi parlare in continuazione, io sono molto brava. E non smettere mai di tagliare il cibo. Dopodiché, devi chiedere. La tua carta dello studente? Il tuo documento d'identità, ce l'hai? - Sid: No, io... l'ho persa chissà dove. - Cassie: Cambia argomento. È squisita! Adoro queste salsicce! Oh! Devi assaggiarne una! Tieni! Deliziose, gnam! Bene, e adesso che ti ho rassicurato sul mio appetito continuo a sventolarti il cibo in faccia finché non smetti di guardarmi. Oddio, quanto è tardi! Sono piena come un uovo! Devo andare. Ecco fatto, missione compiuta.
[Chuck si presenta a casa di Blair con un mazzo di fiori in mano] - Chuck: Mi dispiace, ho rovinato tutto! - Blair: è troppo tardi Chuck, ti sono stata vicina ma sono stanca della tua autodistruzione! - Chuck: Jack mi ha incastrato. - Blair: La colpa è tua e di nessun altro. Io credevo in te. Tuo padre credeva in te. Tu sei stato l'unico a non farlo. Tutto quello che volevo era strati vicino, ma oggi, quando hai detto che giocavo a fare la moglie, sembrava la parola più brutta del mondo. - Chuck: Blair, ti prego. - Blair: Mi dispiace, ma sono stanca.
- Dean: È stato figo come nei film? - Sam: No, te la sei fatta addosso! - Dean: Certo che me la sono fatta addosso! Cosa vuoi che faccia un povero disgraziato investito da un'auto? Andiamo...
Promettimi che quando sceglierai il ragazzo con cui realmente vuoi stare, sia qualcuno che ti rispetti. E ti tratti bene. Che sia qualcuno che fa accelerare il tuo cuore, e che sia qualcuno che ami. Per quello che è, non per quello che fa. Perché era questo ciò che sentivo per tua madre. Ed è così che vorrei ti sentissi un giorno. Usa la tua testa. E segui il tuo cuore.
- Chris: Mi occorre una mente aperta. Mi dai una mente aperta? - Lorelai: Ok, è aperta... - Chris: Spalancata? - Lorelai: Sì, sì, cieli blu, prati verdi, panorami che vanno a perdita d'occhio... - Chris: Bene, perché voglio che immagini su questa parete una grande cascata... - Lorelai: Eh? - Chris: Una di quelle cascate da parete, sono rilassanti... - Lorelai: Slam! - Chris: Che c'è? - Lorelai: È il suono della mia mente che si chiude.
- Nathan: Cosa è successo in quel corridoio? - Dan: Keith voleva entrare nella scuola per salvare quel ragazzo. L'ho lasciato andare, sperando che gli sparasse. Poteva essere lui l'eroe... a patto che fosse un eroe morto. Ma dopo pensai: perché Keith deve fare l'eroe al posto mio? Fu allora che l'ho seguito. Jimmy piangeva, e Keith gli diceva: ce la farai. Puoi farcela. La pena nel tuo cuore, la voce nella tua testa che dice che non c'è una via d'uscita... è sbagliata. Puoi farcela. È come se stesse parlando con me. In quel momento, forse, il momento più eroico, più altruista della vita del mio caro fratellone... io l'ho odiavo da matti. Lo odiavo talmente tanto che l'avrei preso a pugni, non aveva alleviato la mia pena. La pena era ancora nel mio cuore e nella voce del ragazzo che diceva: non c'è nessuna via d'uscita, aveva ragione! E se ne stava in ginocchio d'avanti a me. Dopo che Jimmy morì, io presi la pistola e la puntai contro Keith, e lui la vide, e in quell'istante ho pensato che tutto quello che era andato storto nella mia vita, era colpa sua. Sarebbe andata meglio solo uccidendolo. Premendo quel grilletto sarebbe tutto finito. Così feci ciò che non dovevo. Ma non è finita niente. Ho rovinato tutto. Mi dispiace tanto. Mi dispiace figlio mio. Mi dispiace tanto. - Nathan: Ci sono molte persone a cui dovresti dire mi dispiace tanto. Ma io non sono una di queste. Non sarei dove sono se non fosse stato per te. La mia carriera, la mia famiglia... la mia vita. Non importa ciò che hai fatto, tu sei mio padre. Sei mio padre e io ti voglio bene.