Scritta da: Sabrina La Rosa
Peggio di chi non sa amare, c'è soltanto chi riesce ad amare solo sé stesso.
Composta venerdì 19 gennaio 2018
Peggio di chi non sa amare, c'è soltanto chi riesce ad amare solo sé stesso.
Troppe possibilità date a chi non meritava neanche un saluto.
"Come stai"? Sto come una che ha il cuore pieno di ricordi e l'anima perennemente in tempesta.
Mi manchi come l'aria quando sei sotto acqua in apnea. Ma non busserò alla tua porta per dirtelo. Ho già capito quanto tutto ciò può ferirmi e non ho più voglia di darti questo potere.
Mi abituerò anche io alla tua assenza. Andrò avanti esattamente come fai tu, con il sorriso stampato sulla faccia e non darò a nessuno la soddisfazione di vedermi a terra, specie a te.
Lo sapevamo entrambi che ci saremmo feriti, così è stato. Abbiamo solo preferito una cicatrice in più a non sapere come sarebbe stato, forse, il rimpianto avrebbe fatto ancora più male.
È la cosa più difficile da fare, lasciare andare la persona che vorresti vicina, semplicemente perché vuoi la sua felicità. E puoi raccontartela quanto ti pare ma non troverai mai nulla che possa consolarti, se non la consapevolezza che ciò che conta è sapere che sta meglio senza di te.
Nonostante tutto, guardarti dormire è stato come guardare le stelle di notte. Ci sono momenti che non cambierei con niente al mondo e, dentro, ci sei tu.
Certe notti non vogliono pensieri e chiedono solo pace e serenità. Vi auguro una notte così, ricca di sogni e di ciò che più vi rende felice. Buonanotte.
Sei rimasto tra i miei pensieri, incastrato fra ciò che è giusto e ciò che è più sbagliato. Stai sempre in mezzo ai miei casini, ovunque mi giri, sei la causa e sei la conseguenza.