Nella discesa
una Sofia - d'oro
sale sul podio
prodezza olimpica
nel cerchio del tao.
Composta lunedì 26 febbraio 2018
Nella discesa
una Sofia - d'oro
sale sul podio
prodezza olimpica
nel cerchio del tao.
Sono i tuoi occhi che cerco
-non solo quelli-
però son quelli che mi conducono
espressivi muovono
dislivelli scompaiono
coinvolti producono
una materia pura
come la mia resa.
La pattinatrice -
Nelle note di Ravel
Lame sul ghiaccio
Creano arabeschi
e movenze di fiamma.
Siamo arrivati di notte e mistica
ci appare Venezia.
Gravida è la luna nella laguna
predica il garbino fino al mattino.
Svelto-svelto è carnevale! andiamo a sfogare
insolenti i nostri tormenti, dentro la
calca dominati dal leone.
Dal campanile, un angelo inverosimile
s'impone.
Gli occhi mascherati sono buchi
senza fondo: ricchi di costumi stabili
di storia.
Vieni, andiamo in quel ramo: passeremo
uno dietro l'altro
come quella volta...
ti terrò per la cintura e guarderemo
in alto un lembo di cielo intatto.
Ti rimprovero
ché per i tuoi occhi
perdo il filo.
Le ore hanno
l'orologio avaro
che le comanda.
Un bel pallone
venne preso a calci
ci restò male
perciò-sbuffò sul campo
e questionò coi piedi.
È disarticolata la tua voce,
spana ciò che s'apre sporadico
in un gesto obbligato.
Quando ero cieca,
vivevo tutta la nostra notte.
Ora che vedo,
per resistere sale in me un altro pensiero.
L'acero è giallo come un Simpson
e discreto si propone il calicanto.
Si muove l'aria in odor di vino
sottoterra si rifà il futuro.
L'ombra delinea le cime
si spiccia la sera a fare scuro.
Dal portone esce il giovane trottando -
rincasa il vecchio
solo
riverito dal ricordo
e aiutato da un grappino - s'incrocia
con la notte.
Ventre di luna
intestino fisico
proteso su noi -
le alte traiettorie
convergono nel mondo.