Scritta da: Marilù Rossi
in Poesie (Poesie anonime)
Disegna per me un amore, che sia vero, così sognerò di poterti amare, e quando mi sarò accorto che è solo un sogno, che io deponga la mia illusione.
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Disegna per me un amore, che sia vero, così sognerò di poterti amare, e quando mi sarò accorto che è solo un sogno, che io deponga la mia illusione.
Amore
parola semplice...
luce e buio
felicità... disperazione...
Lamore non chiede
l amore vuole
razionale a volte...
tormento ed estasi
ma tutto vince l amore.
Desideriamo l amore
ma a volte si affronta con
paura e riluttanza.
É' aria fresca del mattino...
fuoco di passione ...
l amore si puo avere
non si deve incatenare...
Ma quando l amore chiama
gli rispondi sempre si.
Il canto allegro della Vita si fa sempre più lento nel mio cuore.
Una ninna nanna portata dalla freschezza lo avvolge, cullandolo dolcemente nella gioia dei suoi sogni.
Piano piano, il colori spariscono, coperti da una morbida coperta bianca che scende lieve, dono dal cielo, sopra di loro.
Li prega di tranquilizzarsi, perché per loro è arrivato il momento di dormire.
Dormire... i miei occhi si chiudono pesanti, lasciandomi fluttuare nella fantasia del mondo.
Com'è meravigliosa la pace.
È quando,
dal faro sulla scogliera puntata nel mare
ammirando il cielo di notte
con i confini segnati dalle luci lontane uniti alle stelle
e le onde leggere si infrangono lente
sulla spiaggia immensa e silenziosa,
si spezza l'indifferenza della solitudine
che so di amare.
La mattina non mangio, penso a te.
A mezzogiorno non mangio, penso a te.
La sera non mangio, penso a te.
La notte non dormo, ho fame.
A 5 anni: mio papà sa tutto;
a 10 anni: mio papà sa quasi tutto;
a 15 anni: ci sono molte cose che mio padre non sa;
a 20 anni: mio padre non capisce niente;
a 30 anni: è inutile parlare con mio padre, non c'è dialogo;
a 40 anni: chiederò consiglio a mio padre;
a 60 anni: ah, se avessi ancora mio padre!
Avrei voluto perdermi nei tuoi occhi per poi fermare il tempo, annullando l'inverno di questa lontananza. Non esiste distanza tra i nostri respiri anche se quello che tu vivi non mi appartiene, anche se nelle nostre vene scorrono ricordi che sono differenti. Quello che conta veramente sono le emozioni vissute insieme e poi l'amore, tutto l'amore che il nostro cuore ancora grida.
Tace tenebrosa,
in lacrime si chiude,
la tua anima giocosa.
Male
e paura che assale,
la coscienza,
incatenata e sporca,
perché di male
ne ho fatto solo a me.
Mi osservi e non capisci,
non sai
che guardandomi ancor più mi ferisci,
il mio io,
egoista d'arte,
non volevo mai,
oggi sola,
con un piede il due scarpe.
Una parola m'infastidisce,
verità,
così il dubbio finisce,
mi facilito un po',
guardando la menzogna che la sostituisce.
Avrai tradito con cuore
forse,
tra tentazione e ardore,
a far dispetti a chi,
ti dona l'amore.
Mai ammesso con parole,
occhi vedono
lo sguardo fuggevole,
poi si spengono,
lasciando posto all'unica salvezza,
il perdono.
Tutti gli gli esseri umani portano una maschera.
Ci sono diversi tipi di maschere ma volenti o no tutti sono obbligati ad indossarne.
I motivi che ci spingono a metterle possono essere più di uno.
Per non lasciar trasparire dal nostro volto l'odio provato per una persona, o la tristezza, il rancore, la felicità, il disprezzo, e a volte anche l'amore...
Tutti gli esseri umani portano una maschera,
c'è chi la porta da quando è nato...
e chi la porta da quando è morto, da quando la sua anima è morta.
Un'anima può morire per la perdita della persona amata,
può morire per la tristezza e l'odio provato negli anni,
e può morire anche per un amore non corrisposto,
per un amore mai nato per paura delle avversità.
Tutti gli esseri umani portano una maschera,
c'è chi la porta da quando è nato...
e chi la porta da quando è morto.
Ci accorgiamo ed è già passato,
un attimo ed è già andato,
ci osserva radiante ma distante,
alcune volte dolce ma pungente.
Bussa alla porta e senza capire,
tornano sensazioni mai sopite,
così dal nulla di un abisso,
profondo e piacevole riaffiora il tuo sorriso.