Scritta da: Sarah Sullivan

Luce

Doniamo a lei melodia
senti che perfezione
nel freddo silenzio della notte
questa non è finzione.

È invidiosa della luce dei nostri occhi
quando stentano
ma come un lampo di fuoco
s'incontrano.

Energia negli sguardi
gioia e stupore
sento il cuore che trema
è la dolcezza nel suo candore.


Luce bianca mi accarezza
sole e magia
per chi non capisce
negare sarebbe follia.

Sorridono i miei occhi
quando all'improvviso
come una piuma
mi sfiori il viso.

Alzo le labbra al cielo
lentamente sfilo il velo profumato
che come un masso
per lungo tempo mi ha soffocato.

Adesso posso gridare
come non ho mai osato
senza costrizioni
ed un reale sorriso vien liberato.
Anonimo
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    Scritta da: Danza di Venere

    Eppure...

    Lusinghiera e dolce la notte appena passata,
    Di poche parole e semplici consigli, porta in dono la soluzione per una passione fatata,
    Siamo carne e dipendiamo da labbra,
    Corpo candido dall'anima incantata,
    È profondo questo sentimento e lo proteggo dentro me,
    Vorrei tanto poter dire ma è li e lo tengo al sicuro,
    Gelosamente e ad ogni costo custodisco un segreto,
    Al quale solo Il tuo sguardo potrà avere accesso.
    Anonimo
    Composta sabato 25 marzo 2017
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      Fu così che l'incontrai
      Un uomo bizzarro
      Bimbo entusiasta
      e vecchio dispotico
      si professò crudele
      si piegò all'amore
      Un uomo fragile
      Dimostrarsi tenace
      Rivelarsi desolato
      Anche se la tenacia non gli mancava
      Una volontà malsana:
      Celava il suo dolore
      Ambizioso e rassegnato
      l'ego come priorità
      Privo di mezzi termini
      Presume di sapere dal suo vissuto
      Sa: non ciò che si pensa possa sapere
      Narro di un uomo colmo di vita
      che me l'ha trasmessa
      Quest'uomo grande
      è un uomo semplice
      Conoscerlo è un illusione talmente appagante
      Vorrei Amarlo.
      Anonimo
      Composta martedì 16 maggio 2017
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        Un caffè

        Ho assaggiato un caffè
        che sa di passato
        e mi sono perso nel ricordo

        della bici rubata,
        dell'ansia chetata
        dai raggi di un sole prima sordo.

        Con i capelli salati
        ed il sudore che scioglie
        questo ghiaccio nel bicchiere,

        ho versato nel mare
        ciò che mi fa più male
        per riprendere poi a bere.

        E fuori dalla finestra,
        oltre il fondo di sale,
        una bici che ti appartiene.

        Come custode del tempo
        l'ho protetta con gli occhi,
        anche se non ci conosciamo bene.

        E se fosse la stessa,
        quella che hanno rubato,
        che cosa mi trattiene

        dal parlarti di un uomo
        che si è chiuso ben stretto
        con le sue deboli catene.
        Anonimo
        Composta giovedì 7 aprile 2016
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          Le strade sono tutte di Mazzini, di Garibaldi, son dei papi,
          di quelli che scrivono,
          che dan dei comandi, che fan la guerra.
          E mai che ti capiti di vedere
          via di uno che faceva dei berretti
          via di uno che stava sotto un ciliegio
          via di uno che non ha fatto niente
          perché andava a spasso
          sopra una cavalla.
          E pensare che il mondo
          è fatto di gente come me
          che mangia il radicchio alla finestra
          contenta di stare d'estate,
          a piedi nudi.
          Anonimo
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            Virus virus tondo
            casca sul mondo
            casca sulla terra
            tutti giù per terra.
            Non c'è ricco e non c'è poveretto
            non c'è nemmeno un po' di rispetto
            si muore da soli senza assistenza
            e tutti siamo chiusi in casa
            portando pazienza
            con una mascherina sulla bocca se si esce
            si dorme poco, ci si alza presto all'alba.
            Preghiamo anche il Buono Dio
            perché finisca tutto in fretta
            ce la prendiamo persino con la politica:
            "niente lavoro e state a distanza"
            Paese di Vò, paese cavia,
            chissà che domani si ricordi di noi Zaia.
            Ci lamentiamo, è vero
            però occorre guardare
            a chi si impegna sul serio:
            quelli in corsia, di Supermercato
            o di Ospedale,
            quelli che stanno davvero male.
            Quelli che non possono vedere i loro bambini
            quelli che lavorano senza guadagnare.
            Noi stiamo in cucina a cucinare,
            con l'unico risultato, solo d'ingrassare.
            Da Internet, tv e smart phone ci informiamo
            e con questa grande confusione
            ci rincoglioniamo.
            La paura è tanta, la sopportazione poca,
            tiriamo i dadi, come nel gioco dell'oca:
            riparti dal via! Fermo una casella
            speriamo almeno nella nostra stella.
            Virus virus tondo
            è caduto sul mondo
            è caduto sulla terra:
            Fateci uscire da questa guerra.
            Anonimo
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