Scritta da: Edoardo Grimoldi
in Poesie (Filastrocche)
La triglia di Camogli
sbadiglia sugli scogli.
La triglia di Zoagli
riflette sui propri sbagli.
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La triglia di Camogli
sbadiglia sugli scogli.
La triglia di Zoagli
riflette sui propri sbagli.
Li dove non mi troverai sempre resterò
nella nostra isola irraggiungibile
amore non sfiorito dentro il sogno impossibile
Li dove non ti cancellerò resterai con me
inciso nella mia anima nuotandomi dentro
perché sei scritto dentro il cuore indelebile
Li dove solo avevo posto per un amore vero
che la vita non mi ha permesso di saporire
rimane per sempre il sapore proibito di noi.
Il tempo passa sul cuore
come un vecchio pesante,
incide i suoi passi
li affonda e,
ignaro della nostra percezione,
lascia in noi un profondo buco nero e,
come fanno le onde con la sabbia,
lentamente
aspira l'essenza della vita...
L'Amore.
Ho voglia che i tuoi fugaci abbracci diventino qualcosa di più serio ed esplicito.
Ho voglia che i tuoi occhi mi guardino come non hanno mai fatto e che mi facciano capire quello che provi.
Ho voglia che col tuo sguardo tu possa entrare nel mio cuore e capire cosa vuoi da me.
Ho voglia che le tue mani mi tocchino come nessun altro mi abbia mai toccato.
Ho voglia che le tue labbra sfiorino le mie in un bacio infinito.
Ho voglia che il tuo cuore e la tua anima possa diventare un tutt'uno con la mia.
Semplicemente... ho voglia di te.
Mille pensieri affollano la mente,
le gioie di ieri, si mescolano all'amarezza del presente.
Eppure tanto ho lottato e tanto ho costruito,
un'amicizia sincera le ho dato, perché allora mi sento tradito?
Certo, che ingenuo, anche lei, come le altre persone,
vicine nel bisogno, per il resto sei un coglione!
Non sono servite le lezioni avute in passato,
chi è troppo buono, viene sempre e solo usato.
Che tristezza, che delusione,
il mondo cambia, ma non le persone.
All'amicizia ho sempre dato un gran valore,
ed eccomi ancora, a cucire ferite nel mio cuore.
Prenderò ciò che di buono mi è stato dato,
avanti il prossimo, sono qui, pronto ad essere fregato.
Una vita non mi può cambiare, i sentimenti li vivo fino in fondo,
dell'amore ne ho sempre da dare, di certo, non sono l'unico al mondo...
Intensi giorni
scorrono uguali
la vita esplode
con dolce violenza
in afflati di gioia piena
al ricordo della tua dolce voce
e della tua costante presenza
che mi rafforza l'anima.
Se nell'animo tuo
albeggia il rancore,
può il tuo giudizio
essere scevro d'errore?
E se l'amore acceca il tuo sentire,
puoi mai,
fino in fondo,
l'immane torto
percepire?
Ma il senso di queste domande
ormai non trovo.
Eppure è la mente,
che stanca del cuore,
le ricorda di nuovo.
E mi pare di non averli mai lasciati
tanto è l'abitudine ad andare
eppure sono lontani i giorni
anche nel ricordare
Seguo ad intuito una traccia,
- una consuetudine della memoria -
In un altro luogo forse, in altra data
È come vedere ed essere visti;
essere
ed essere già stati.
Ho assaggiato un caffè
che sa di passato
e mi sono perso nel ricordo
della bici rubata,
dell'ansia chetata
dai raggi di un sole prima sordo.
Con i capelli salati
ed il sudore che scioglie
questo ghiaccio nel bicchiere,
ho versato nel mare
ciò che mi fa più male
per riprendere poi a bere.
E fuori dalla finestra,
oltre il fondo di sale,
una bici che ti appartiene.
Come custode del tempo
l'ho protetta con gli occhi,
anche se non ci conosciamo bene.
E se fosse la stessa,
quella che hanno rubato,
che cosa mi trattiene
dal parlarti di un uomo
che si è chiuso ben stretto
con le sue deboli catene.
Un pensiero costante
una visione che pervade lo spirito, ma allo stesso tempo lo svuota e impoverisce
pervade la tua mente e intorpidisce i sensi.
Un'astrazione che fa sentire tanto ricchi che poveri
senza la quale non vi è vita, ma basilare sopravvivenza.
Il pensiero che immerso nel profondo silenzio non suona estraneo.