Sola,
nella mia camera,
fra le mie cose.
Fuori piove un po'
tengo la finestra aperta
per sentire il profumo della terra bagnata.
Nello stereo un cd strappalacrime...
Vorrei alzarmi,
metterne un altro
ma non ci riesco...
Il segreto di certe canzoni
è che non vogliono spiccicarsi da te...
Anonimo
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    Scrivo

    Scrivo...
    scrivo perché sogno
    scrivo perché ti voglio
    scrivo perché spero
    scrivo perché ti penso
    scrivo nell'immenso
    scrivo nel cielo il tuo nome
    scrivo nel cielo il mio nome
    nello spazio si fondono
    dove il buio è più profondo
    e li... tra stelle splendenti
    comete e pianeti c'è
    l'Amore che ho per te.
    Ti amo tesoro
    ti amo mio dono.
    Anonimo
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      Le Quattro Stagioni

      La Primavera è nelle tue gambe:
      flessuose, snelle, nervose;
      sempre scattanti nell'impeto
      del giovanile ardore...

      L'Estate è nella tua bocca:
      sensuale, sorridente, fragoosa;
      caldo invito irrinunciabile
      ad un fremente bacio d'Amore...

      L'Autunno è nei tuoi occhi:
      sapienti, furtivi, ammiccanti;
      capaci di far ricordare sensazioni
      dimenticate nel tempo...

      L'Inverno è nei tuoi capelli:
      imbiancati, fruscianti,
      vaporosi;
      accarezzati in una dolce promessa
      di eterna devozione.
      Anonimo
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        Mi sveglio con una brezza mattutina che mi stimola il naso.
        Faccio la mia colazione con un odore inconfondibile che mi fa affiorare strani ricordi.
        Esco con lo stesso profumo, pranzo con lo stesso profumo,
        leggo con lo stesso profumo, dormo con lo stesso profumo...
        Ma dannazione, chi è che non tira mai l'acqua!?
        Anonimo
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          Motus Animi

          Restar solo con le mie paure,
          i pensieri, progetti,
          pesanti si riempiono dello scrosciante
          rumore della pioggia.

          Il tiepido calore di casa mi protegge
          dal freddo e scuro vetro che immobile
          si affaccia ad un prossimo giorno.

          Scuri capelli accarezzano mani livide
          cercando di trattenerne il dolore,
          in bocca solo il dolce e grumoso sapore di frutti invernali
          mischiato al delizioso sapore del cacao.

          Un amico,

          i pugni chiusi, un abbraccio, un sorriso,
          il conforto, le lacrime, i dolori, le gioie.

          Una morbida coperta di lana, l'amaro profumo di un camino,
          l'accogliente rumore del legno sotto i leggeri passi
          di un nudo piede che stanco trova riposo,
          dove il tiepido calore mi protegge dal freddo vetro
          che scuro si affaccia ad un prossimo inverno.
          Anonimo
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            Scritta da: Consuelo

            Parigi mercenario boulevard

            Non ti ho mai amata Parigi arrogante e perbenista,
            brulicante di ricchezza sbandierata pietre luccicanti
            e miserie nascoste, anime dannate che fingono in
            lussuose maison in riva alla Senna,
            case lussuriose e in squallidi locali.
            Parigi di notte ai limiti dell'ardore,
            falsamente pudica... e vergognosamente esibita.
            Silente e monotona... chiusa nel suo oblio,
            ai confini della sua tristezza.
            È di te Parigi che quando parlo mi commuovo,
            mi altero, per poi trovare pace.
            Parigi mercenaria e disillusa, amante e consigliera,
            bigotta e trasgressiva, gaia e nostalgica,
            frenetica e pacifica, nobile di gusto,
            e miserabile di gesti.
            Parigi a te che io non ho mai regalato rispetto,
            pensieri o parole,
            a te che ho tolto dai miei occhi,
            cancellato dai pensieri
            che ho guardato con tristezza e orgoglio smisurato,
            Parigi a te che io non ho dedicato molto,
            Se non per deriderti e sottolineare i difetti,
            Dimora di sciocchi barboni e furfanti,
            che ti tolgono il respiro e ti offrono il tormento,
            instupidita dal corteggiamento turista,
            da quello che gli occhi stranieri annullano,
            io ti vedo in profondità.
            Sorridente a contemplare le tue glorie, madame,
            come una matrona ti offri a tutti.
            Il cliente più danaroso è quello che ti aggrada,
            lo appaghi senza stenti,
            per lui cedi il tuo rispetto, per lui celi il mistero,
            adesso sei semplicemente bella.
            È questa Parigi, adorabile ribelle senza freni
            e senza lotte, preda di colori e superbe meraviglie.
            Parigi nuda e defraudata,
            indifesa e cristallina, generosa negli affanni.
            Parigi chiassosa e persa nei tuoi silenzi,
            desolata e poi piangente, così mi appari tu,
            e senza offenderti o sentirti vittima scegli di sorridermi,
            vuoi ancora offrirmi un po' di te,
            unica e magica come sei.
            Tre monete sfiorano le acque della Senna,
            questo è il tuo prezzo,
            madame anche io ti ho avuta.
            Anonimo
            Composta sabato 26 settembre 2009
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              Mentre saltellavo, innamorato
              in te moriva
              la rosa rossa, sciupata e scalfita
              ebbra di incertezze,
              stropicciata.
              Proprio in quel momento
              le onde in sintonia con le vele
              si scagliavano sugli scogli
              in una tempesta incessante,
              alternata alla pazza calma delle sirene.
              Proprio in quel momento
              l'irrefrenabile tempesta
              si abbatteva su spiagge
              dai sassi incerti.
              Proprio in quel momento
              la violenta tempesta
              partoriva la tristezza
              di un amore non condiviso.
              Anonimo
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