Non piango mai per te basta il cielo a farlo per entrambi questa sera. Affacciati... so che anche tu puoi vederlo. Perché io ti sento... ogni mio senso è catturato da te; Ti sento quando un fiocco di neve si posa per terra, quando una foglia secca si stacca da un ramo; Ti assaporo nei gigli freschi di stagione e nel gelato alla nocciola Posso annusarti nella vaniglia di una ciambella appena fatta, nella boccetta di un profumo di buona marca; Posso vederti in un riflesso ceruleo degli occhi di Marika, Nella luce del faro che illumina le case. Ti accarezzo quando stringo un porcellino di peluches e quando abbraccio il cuscino il sabato sera. Ma soprattutto è il mio sesto senso che mi parla di te; so bene quando stiamo guardando la stessa stella, quando stiamo ascoltando la stessa musica, quando stiamo pensando alla stessa cosa... quando i battiti del mio cuore hanno la stessa frequenza dei tuoi.
L'Av Mari: chi è a cà di eter vaga vi an degh megga par vò cumpèr ch'a psi stèr in fen ch'av pèr. Mo se mé a foss vgnò in cà vostra come vo a si vgnò in cà mi al srev un pez ch'a sré andè vi!
L'è incantevul al silensi di toe oc intant ch'el ciel l'arviv al respir dla matina. L'aria inturn'al coer l'è invisibila cm'en prufeum pena fiurì ma l'as cnos cm'en vul sparpagnà ad nuoli celesti.
Lentament a vedi rinverdir i nostar gest fat ad lusz incora neuva
cme cal dè
c'as siom arcurdà ad vardaras intant ch'el sul fastand al sa spusava.
L'apnea è la mia vita. È il volo silenzioso e solitario Nell'abisso blu cobalto. L'attimo interminabile sul fondo, in attesa di magici incontri. È l'avventura esclusiva in cui ritrovo Ogni volta una parte di me stesso Che credevo perduta E mi fa sentire un po' speciale. È lo slancio verso quel mondo duro e leale Che io, uomo, voglio conoscere Ma non posso sfidare. È complicità con la mia attrezzatura, costruita, curata e vissuta con gelosia, che mi accompagna in quel mondo altrimenti inaccessibile. L'apnea è la prova della mia forza, del mio coraggio, della mia curiosità, del mio rispetto per la natura. È severa disciplina ispiratrice di profondi valori, per me e per tutti quelli come me che vivono nel sogno di una straordinaria dimensione...
Io, allegoria della pietà, accecato da te, venere monca, deliravo, lama tagliente. Saette invadevano il mio riduttivo involucro, e mentre stuprato e violentato dal tuo bagliore che invadeva il mio cuore, la mente capì che nessuno l'avrebbe mai più ritrovata.
Se un giorno ti venisse voglia di piangere, chiamami... Non prometto di farti ridere, ma potrei piangere con te.... Se un giorno tu decidessi di scappare, chiamami... Non prometto di chiederti di restare, ma potrei scappare con te... Se un giorno ti venisse voglia di non parlare con nessuno chiamami... In quel momento prometto di starmene zitta. Ma, se un giorno tu mi chiamassi e io non rispondessi... Vienimi incontro di corsa... ... forse ho bisogno di te!
Nemmeno se le stelle e il cielo potessero parlare, complici della loro eterna ed infinita saggezza, riuscirebbero mai ad esprimere l'immensità del sentimento e dell'etereo amore che solo per te m'arde dentro, e che infinitamente tormenta e strazia il mio cuore distrutto incapace di rassegnarsi alla triste e mesta realtà dell'averti ormai per sempre perduto...
Ho un segreto per te Caro amico lontano Ho provato a scordati Ma sono a digiuno Quindi ti penso Guardandomi dentro In quel mondo vuoto In cui spesso mi perdo Ti ho forse dipinto Con colori irreali E tratti nervosi Mai troppo uguali Ti ho dato una forma Che si adatta ai pensieri Di chi ha più paure Che desideri...