Scritta da: Daduncolo

L'assiduo mare

Le forti onde forgiano lievi danze di spuma che blandiscono la natura marina, e a pochi passi ascolto la dolce voce del mare, tra le mani stringo una conchiglia e con la mente viaggio e cammino in questo incantevole paradiso.
Solo e triste osservo e cerco il possibile affetto per la mia anima delusa dalla realtà simultanea che urta giorno dopo giorno la mia esistenza.
Un respiro di vento vezzeggia il mio viso e fa desistere le lacrime che avvolgono i miei occhi e la speranza che passò di lì afferrai e con esso il mio cuore ricucì dalle profonde ferite...
Nell'infinito scruto la vasta distesa di fluente blu che pare trovare tregua al cospetto del tramonto, il mio corpo distante dal giorno giace di freddo e la mia anima più vicina a quella sfumatura tanto lontana trova affetto e si rinfranca...
Il mare come un analgesico agisce e come un amico ti accoglie tra le sue braccia pronto per farti risentire il gusto della vita.
Gli ultimi riflessi del sole si posano nei miei occhi e un colore d'oro si espande nel mare, nel lieve spegnersi del cielo una lacrima di emozione lascia i miei occhi e si spegne fra quell'immenso litorale velato dalle onde marine...

Il mondo è pieno di magia, di pensieri,
e di luoghi stupendi proprio come il
mare, esso è un amico, un diario dei segreti,
tu unico a cui basti, lui unico che ti scolta...
Anonimo
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    Scritta da: Daduncolo

    Santa Praga

    Paese irreale povero d'ostilità
    ma ricco di felicità,
    fa si che l'amore e l'amicizia
    sia come un infinito e perpetuo
    desiderio di vita.

    Clima caldo e clima freddo,
    sole e neve, fuoco e acqua
    van d'accordo come affini...

    Triade vette,
    tutte alte e tutte verdi,
    ogni sera son nascoste
    da un immenso e sottile velo,
    che alle strida del
    nuovo giorno, fan mutare
    la campagna...

    I mille lumi che
    avvolgon le botteghe e le vetrine,
    rallegran i poveri e romiti borghi,
    che fan mutare il paese
    come il nido dell'amore...

    Le genti del paese treman
    dinanzi alle slavine e
    con soavi parole
    chiedon soccorso al
    grande maggiore...

    Cittadini praghiani mai non
    mentano dinanzi al signore,
    esso sarà generoso e dall'alto dei
    cieli saprà distinguere il
    bene dal male...

    Tutti son contigui e generosi,
    come il signor hai sui fedeli.
    Nessuno oserà trattar male
    alcuna creatura vivente e non vivente
    di questo esteso, infinito e raro mondo,
    immerso nella grazia
    divina...

    La taverna sarà, la
    dimora dei fannulloni.
    La chiesa sarà, la dimora dei
    grandi signori.
    L'ospedale invece sarà, una dimora
    piena d'infelicità, dove
    la speranza e la brama
    sono le ultime a morire...

    Alla fine il paese se ne andrà
    ma alla fine tornerà, con
    novità belle o brutte ma alla
    fine riverrà,
    tra la neve e la nebbia scomparirà
    ma con l'amore e l'amicizia Santa Praga
    rimarrà....
    Anonimo
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      Scritta da: Daduncolo

      11 Settembre 2001 - Per non dimenticare!

      L'uomo cade in basso e privo di fune non riesce a risalire dal baratro, non perché la corda non ci sia, ma perché dalla troppa ignoranza non riesce per sua sfortuna a farne buon uso...
      La vita sarà pure un sogno,
      ma per sognare sofferenza e distruzione
      preferisco fare incubi la notte.
      Anonimo
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        Scritta da: Daduncolo

        La realtà di un sogno

        Per anni ho sognato, sperato, cercato e alla fine trovato
        tre splendide creature, che hanno reso la mia vita
        come un libro di fiabe, che continuo a leggere
        giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, e
        senza fine non mi stanco mai di chiuderlo.

        Il mio angelo, la mia sirena e la mia stella
        popolano la mia celeste sfera, che nel mondo
        in cui vivo riflettono la realtà di un sogno
        infinito e sereno.

        Il mio libro fantastico è divenuto per me
        l'epico poema che tanto ha reso magica
        la mia vita, e come l'Orlando furioso
        che vinse mille battaglie, io vinsi la
        più importante, quella di non aver
        mai più avuto paura di rimanere solo.

        Come preziosi diamanti ripongo il vostro
        valore nel mio cuore, come uno scrigno
        conservo il vostro ricordo nella mia mente,
        come leggiadre melodie risuonano nell'anima,
        i vostri sguardi come specchi riflettono la speranza
        di una vita.

        Angelo mio, creatura di pace e salvezza,
        le tue gesta di affetto danno vigore al mio
        cuore e i tuoi lisci e soffici capelli come
        preziosi guanciali di seta mi danno la
        facoltà di riposare e cullare i miei più
        intimi sogni.

        Sirena mia, creatura di perenne fortuna
        e destino, ogni giorno il tuo profondo
        sguardo riflette l'infinito mare che come
        una grande lacrima posata sulla terra mi
        regala immense emozioni, e il tuo fulgido
        sorriso come raggi del sole filtrano e
        illuminano anche i più profondi
        fondali marini.

        Stella mia, guida della mia vita,
        come una bussola mostri il mio cammino
        e fai in modo che la mia barca in mare aperto
        raggiunga il suo porto.
        Sono però anche sicuro che la mia vita
        senza di te continuerà, ma sarà come
        conseguire un vita senza scopo.

        La vita è fatta di certezze, le mie uniche sono:
        un angelo, una sirena e una stella;
        finché siete delle creature non smettete
        mai di volare, perché voi ne siete capaci
        ed io con voi!
        Anonimo
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          Scritta da: Daduncolo

          Lode alla donna

          Sublime creatura tra cielo e terra
          quasi diafana e lieve compare
          e scompare per poi riapparire
          hai nostri occhi tra quella limpida
          e immensa distesa celeste per portar
          del bene in questo imperfetto mondo.

          Candida creatura dagli occhi
          celesti e dai capelli d'oro
          incanti e proteggi noi malefici
          uomini dai troppi vizi che nel
          piccolo mondo ci concediamo.

          Creatura irraggiungibile, tu che
          rifletti colore e splendore, il tuo
          profondo sguardo cattura l'attenzione
          e rende gentili, anche un malvagio
          demone si presta ai tuoi piedi e
          ti chiede perdono dal basso fondo.

          Il tuo alone illumina il nostro
          cammino e ci conduce alla
          perenne beatitudine, le tue gesta
          riempiono il nostro cuore di solo amore.

          Le donne sono angeli, e per
          questo noi uomini prestiamo
          loro immensa devozione perciò
          che di importante svolgono
          nella nostra esistenza.
          Anonimo
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            Scritta da: Daduncolo

            L'airone

            Nella sua lieve eleganza, un
            airone valica le infinite acque
            di questo mondo; fiumi, laghi, mari
            e come creatura celeste impartisce
            la propria supremazia, come
            un Dio nella propria sfera celeste.

            Una nivea e grigiastra creatura
            aleggia con le sue robuste ali,
            allegra e serena nell'aeree e una
            leggiadra brezza accarezza il suo manto,
            il suo capo ed il suo acuto becco dorato,
            che come un dardo scagliato dalla sua
            corda, penetra e scalfisce la gracile
            atmosfera...

            Come una piuma lievemente si posa,
            e nella sottostante superficie d'acqua
            il suo batter d'ali trasforma
            il magico lago in una perenne
            distesa di ghiaccio, e come un valzer
            continuo danza e oscilla come
            una valente pattinatrice sul ghiaccio.
            Anonimo
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              Scritta da: Andrea Manfrè
              Mentre il sole si eclissa
              in questo attimo vuoto
              socchiudo lentamente gli occhi
              e ascolto in silenzio
              il tonfo sordo del mio cuore.
              È rumore di nulla,
              rumore di assenza,
              un battito lento
              che accompagna i miei giorni,
              un suono metallico
              che stride sull'anima
              come unghie graffianti
              laccate di rosso.
              Ho creduto di averti,
              mi sono illusa di amarti,
              per lunghi giorni ho stretto la tua mano,
              credendo ci fossi anche tu
              ma ero sola in un deserto metropolitano,
              abbandonata nella folla infinita
              composta da noi due
              e dai nostri fantasmi.
              Ho dovuto gridare per sentire la mia voce
              nel frastuono dei miei pensieri
              non capivo più nulla,
              ti vedevo lontano, flebile e curvo
              i tuoi occhi distanti
              mi vedevano senza guardarmi
              Ti ho lasciato una sera
              mentre gli occhi si chiudevano
              per la troppa stanchezza
              ho voltato l'angolo
              in cerca della solitudine
              a cui mi avevi abituata,
              ed ho trovato me stessa,
              stanca e affannata
              ma ancora capace di scegliere.
              Il tempo è passato lento
              giri infiniti di lancette
              a scandire il ricordo
              del nostro amore inventato
              per trovare la pace
              e la quiete
              e tornare ad ascoltare
              il battito di un cuore spezzato.
              Apro piano i miei occhi,
              dopo tanto buio
              questa luce mi abbaglia
              mi impongo di farlo,
              io voglio vedere
              questo oggi appena nato
              e un nuovo domani
              dove saprò ricordarti.
              Anonimo
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                Scritta da: Blondgirl Sweet

                Non capisco

                Non capisco
                non capisco più niente
                non capisco come funziona questo mondo
                non capisco le persone di questo mondo
                non capisco te...
                era tutto così perfetto, ma poi...
                tutto è cambiato
                tu sei cambiato...
                così... senza una spiegazione
                no... non capisco.
                Non posso...
                non posso sopportare tutto questo
                io ti ho dato tutta me stessa
                ma... forse questo non lo hai capito
                o forse sì...
                forse è come dicono gli altri
                forse vuoi qualcosa di diverso
                forse...
                non lo so...
                Non capisco...
                Anonimo
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                  Scritta da: Rosy Zangala
                  È un clown,
                  dal viso coperto di cerone bianco,
                  una bocca vermiglia in un sorriso aperto e franco,
                  un naso grande, grosso, rosso ciliegia,
                  un informe vestito variopinto di cui si fregia.
                  Questo il suo aspetto,
                  ma quel ch'è strano
                  nessuno s'accorge del suo cuore umano.
                  Scherzi, frizzi, capitomboli e lazzi
                  per far ridere tutti... nonni e ragazzi:
                  ma il suo cuore è triste...
                  lui dona amore
                  ma nessuno lo vuole ricambiare.
                  "Son qui" par che dica
                  "questo è il cuor mio...
                  ma ho bisogno di amore anch'io"
                  nessun l'ascolta...
                  il clown di lacrime ha coperto il viso
                  nascoste dalla maschera e da quel sorriso...
                  a lui son richieste sol capriole,
                  ilarità, sberleffi sotto il riflettore...
                  questo è il clown,
                  e questo il suo cuore,
                  spera sempre che ad ogni spettacolo fiorisca l'amore...
                  La musica sale... la rappresentazione deve iniziare...
                  va vecchio romantico clown
                  e continua a sognare.
                  Anonimo
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                    Scritta da: Silvana Stremiz
                    Phebi claro nondum orto iubare
                    Fert aurora lumen terris tenue:
                    Spigulator pigris clamat: «Surgite!»
                    L'alb'apar, (t)umet mar at ra'sol;
                    po y pas, a! bigil, mira clar tenebras!
                    En encautos ostium insidie
                    Torpentesque gliscunt intercipere,
                    Qus suadet preco clamat surgere.
                    L’alb'apar, (t)umet mar at ra'sol;
                    po y pas, a! bigil, mira clar tenebras!
                    Ab Arcturo disgregatur Aquilo,
                    Poli suos condunt astra radios,
                    Orienti tendit Septentrio.
                    L'alb'apar, tumet mar at ra’sol; Po y pas, a! bigil.
                    Anonimo
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