Quelle carezze che sembravano d'affetto, quella figura adulta. Quelle mani sudate quella voce sussurrante, parole d'amore, affettuose. Mentre nel buio scendevano sotto le coperte le mani accarezzando in modo violento quel corpo innocente. Strappando dal mio corpo un grido d'aiuto. Che nessuno ha udito o voluto udire. Quando la vergogna Si fa omertà. Quando quel sonno diventa incubo, le carezze le ripugni. Speri che sia stato un brutto sogno. Che domani qualcuno ti aiuterà, invece tutto resta un segreto da dimenticare.
Il destino è per metà già tracciato Quello che resta è una partita da giocare. Ogni sì ogni no avrà un suo peso. Ogni sorriso o lacrima avranno un perché. Potrai svincolare potrai restare a guardare. O decidere come e se giocarti questa partita che si chiama vita.
La vita, questa vita, mi piace troppo. Con le sue incertezze Le sue probabilità Con i suoi tramonti dai mille colori. Il mistero del sorgere del sole. Con le onde del mare Con la passione degli adolescenti I grandi amori che nascono. Quelli che finiscono. Con il vento che accarezza i capelli Il calore del fuoco E quell'incontro proibito Quei amori segreti. Le piccole trasgressioni. I piccoli grandi traguardi Le lacrime di dolore che lentamente diventano di gioia. Il certo di oggi l'incerto di domani. La vita questa vita mi piace troppo. Per tutto quello che c'è.
Mi mancano i momenti del passato quando ancora c'eri, quando il dire poteva ancora esserci, quando il tuo sorriso accompagnava i nostri giochi e i tuoi rimproveri, i nostri sbagli. Quando il tuo sguardo vegliava su di noi. Quando insieme a mamma sorridevi e insieme a noi giocavi. Mi mancano i momenti vissuti e quelli non vissuti insieme, di quell'infanzia passata non vissuta mai realmente. Mi manca l'impossibile che c'è stato, il possibile che non ho vissuto. La magia che c'è stata e quella solo immaginata. Quello che insieme abbiamo fatto, quello che non abbiamo potuto fare e quello che non abbiamo saputo fare. Mi manchi tu Papà.
Mamma non farlo ti prego Sono qui ho voglia di esserci. Voglio la tua stessa possibilità Vedere il mondo con i miei occhi. Come tu lo vedi con i tuoi. Non lasciami vagare nella nullità. Voglio dei sogni un amore. Un vita vera, non respingermi. Voglio vivere come vivi tu. Voglio conoscerti stringermi a te. Se lo farai ti mancherò. La tua vita non sarà più la stessa. Amami fammi nascere non te ne pentirai.
Non temo la morte perché il nulla è. Ma temo di non aver tempo sufficiente per dire e fare ciò che andrebbe fatto. Temo di perdere le forze la capacità e la dignità di un vita normale. Temo la solitudine di una malattia, non tanto il dolore o l'agonia. Temo le cose lasciate a metà, quelle che avrei potuto o dovuto dire. Non temo il passare degli anni, forse quello dei suoi segni. Non quelle delle rughe o dei capelli bianchi. Ma il perdere la ragione e il sentimento, perdere i ricordi e la memoria nel tempo.
Ti stringo a me, in un tenero abbraccio ora che sei ancora mio perché sei appena nato. Ora che non puoi ancora camminare Che ancora sogni tuoi non hai. Ti regalo con la fantasia i miei quelli che vorrei per te. Quelli dei mille traguardi e prive di sconfitte Quelli che ogni mamma sogna per suo figlio.
Una mano Che accarezza Mentre un altra colpisce. Una mano fedele Un'altra che traditrice. La mano della mamma che stringe protegge, colpendo chi troppo si avvicina. La mia mano nella tua... una unica forza. Due mani che si stringono, parlano d'amore.