Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: PAPPI08

Le pagine della vita

Le pagine della vita
si possono scrivere
in mille modi, con mille sfumature
sfogliandole poi, ci accorgeremo
di aver usato parole ed inchiostri
indelebili
ma saremo sempre noi a scriverle
le nostre storie...
ci saranno mille colori nuovi
mille modi diversi e sempre tanta melodia...
forse le dimenticheremo
in cassetti, distrattamente...
ma quando aprendoli, un giorno
le troveremo li'
ci regaleranno sorrisi,
ricordi, dolori e nostalgia
e saremo sempre noi a leggerle,
a tenerle impresse
in nuove pagine della nostra vita...
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    Scritta da: PAPPI08

    Il pentagramma

    Vorrei essere una nota
    lì, su un pentagramma
    nota semplice...
    un tono, un suono
    allegro e brioso
    lì, su quel pentagramma
    dove la musica
    immortala tutto quello che
    nel mondo succede,
    tutto quello che batte
    al centro del cuore...
    vorrei essere una nota
    un tono, un suono in questo mondo
    che invece rimane lì
    a danzare senza riposo
    ad ascoltare il ritmo
    che di rigo in rigo
    scorre e ti trascina in un vortice...
    vorrei essere una nota
    una semplice per essere suonata nella memoria...
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      Scritta da: dax

      Paola

      Ho aspettato invano il tuo saluto
      disperate ore in attesa di un tuo cenno
      ma tu sei lontana dal mio cuore muto.

      Camminano i giorni senza sapore
      senza speranza di un tuo ritorno,
      grigie disperate passano solitarie le ore.

      Chiazze di ricordi sporcano la mia memoria
      è finita l'estate della giovinezza spensierata
      sono cadute le speranze in giorni ormai senza storia.

      Solitudine è l'espiazione dei miei peccati
      abbandonato anche da tè
      come sono soli, e tristi i miei fati.

      Colombe venite al mio capezzale
      il vostro svolazzare rallegri l'agonia
      mentre il sole s'accinge all'appuntamento serale.

      Addio amore!
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        Scritta da: ROBERTO ASCIONE

        Pensieri e vapori vissuti nella notte

        Quando attorno alla persona
        si accende il silenzio,
        i pensieri viaggiano più forte
        e ti portano in luoghi dove non ti aspetti.
        La mente umana è come una vita
        innestata nella vita stessa.
        È la parte più vera della persona.
        È la firma dell'essere, nuda, fors'anche dolorosa.
        La mente lavora ad occhi chiusi,
        prima di dormire
        perché lì si crea il suo habitat naturale.
        Giungi a conclusioni, progetti, rifletti,
        magari ti affanni e non riposi.
        Poi arriva domani.
        Si fermano le macchine, zittiscono i rumori,
        e lei corre...
        ... e si costruisce un palcoscenico d'impensabili avvenimenti,
        simbolismi, travestimenti.
        Ed al primo raggio di sole, come gomma cancellante su matita
        quasi tutto vien via e si dimentica.
        Composta martedì 8 settembre 2009
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          Scritta da: ROBERTO ASCIONE

          Impeto barricato

          Eruzione,
          desiderio,
          come maree
          sommosse
          di ormoni adolescenziali,
          come sbuffi imperiosi
          ed ardenti di gaiser
          a squarciare il gelo;
          furiosa passione.
          Immobile,
          utopistico
          ritorno al passato
          e tanto repentinamente
          mi catapulto
          in un irrealizzabile
          futuro.
          Con te.
          Anche se
          m'allungassi
          d'un chilometro
          non riuscirei mai
          ad afferrarti.
          Sei a pochi
          baci da me
          e questa distanza
          è inarrivabile.
          Composta venerdì 16 ottobre 2009
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            Scritta da: dax

            Alla poetessa

            Siete voi che rincorrete
            la vostra anima bambina,
            che vivete i sogni,
            le parole, voi che umiliate
            il tempo, regalandovi
            uno spicchio d'eternità.

            Siete voi che sornioni
            osservate la nostra pazzia,
            il nostro male di vivere,
            i nostri compromessi
            il nostro malaffare.

            Dall'alto della vostra
            torre di vetro, nudi
            ed inermi soffrite
            voi il nostro dolore
            noi che inconsapevoli
            viviamo inutili giornate,
            inutili vite.

            Siete voi che dalla vostra
            innocente percezione
            mostrate una nuova vita,
            una nuova sensibilità
            un nuovo futuro

            Siete voi che ci presentate
            noi ignudi, vergognosi
            allo sguardo del Dio
            Giudice Terribile.

            Di tutto questo ti ringraziamo
            tu ci hai ricordato la nostra fragilità,
            la nostra umanità ch'era tua.

            Grazie Alda.
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