Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Erika Moon

Il ritorno

Quando cerchi la lentezza del ricordo
senti la vita scorrere veloce.
È la nostra schiena a sentire il brivido
dell'amore passato presente e futuro.

È la vista del panorama o forse la svista dell'impossibilità
a farci credere in qualcosa.
Fuochi troppo grandi, ma richiamanti stille d'acqua,
perché piangi?

È la forza del futuro a rialzarci, è il profumo del sempre.
La vita tornerà, sarà l'amore a proteggerci.
La mano accarezza e il cuore muore, sfinito.
Come se non avessi più respiro, vivo.

Oltre il tuo gesto, oltre i miei sensi. Oltre il motivo.
Un sasso cade nell'acqua e lieve fa rumore.
Anche il vestito cade e anche se non senti, dentro,
provoca esplosione. E poi è pace.
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    Scritta da: Silvia Marchi
    Immobile scorre la mia vita,
    i miei passi lenti e incessanti mi conducono
    in un luogo mai esplorato.
    Inutilmente i miei occhi stanchi
    cercano nuova luce.
    Tutto è buio, ogni cosa passa
    ma tutto resta fermo
    e la mia anima conosce un nemico silenzioso
    che mi affianca come un triste presentimento.
    Eppure non lo conosco,
    non ha nome né perché
    ma i suoi passi risuonano come un eco accanto ai miei...
    è la paura
    la grande nemica da combattere
    colei che mai chiede permesso
    ma sempre possiede la chiave
    per entrare nel nostro cuore,
    sprofondare nella nostra anima.
    La paura che ogni cosa paralizza
    ogni sentimento sopisce
    ogni aspettativa delude,
    una grande maestra di vita
    capace di entrare in contatto con l'essenza più profonda,
    scavare nella memoria più antica
    e liberare le emozioni più vere.
    Non temiamo di incontrarla
    affrontarla e vincerla
    per tornare protagonisti di noi stessi,
    per riaccendere con nuova forza
    il fuoco eterno della vita.
    Composta lunedì 7 settembre 2009
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      Scritta da: Elisa Cassinelli

      Sono ancora qua

      Sorridendo con il cuore in gola,
      con la certezza di ciò che si prova,
      navigando tra i ricordi
      di un mare oramai lontano.
      Il coraggio a volte manca
      ma di mollare non se ne parla.
      Mi sorreggo tra i pianti
      di un passato che non riesco a dimenticare
      perché le parole a volte fanno troppo male.
      E così vado avanti
      ma in realtà
      sono sempre qua
      tra i dolori
      tra le gioie
      tra le paure
      tra i colori
      e tra gli acquazzoni
      tra le speranze
      tra le parole
      tra i silenzi
      tra i giorni vuoti.
      Sono qua e non me ne vado.
      Composta lunedì 14 dicembre 2009
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        Scritta da: Elisa Cassinelli

        Andare avanti

        Alzarsi e camminare,
        nel buio di questa notte
        con le mani attorno al cuore
        che lo stringono in un sogno
        troppo breve ma così profondo.
        Lascio cadere il mio respiro
        provo a toccare l'infinito
        cerco un motivo per rischiare
        e mi chiedo: perché non sperare?
        Guardo il cielo e sorrido
        infondo il mondo non è ancora finito.
        Composta lunedì 14 dicembre 2009
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          Scritta da: Danut Gradinaru

          Il ruggito

          Sono solo un branco di leoni affamati che vogliono diventare Re
          Strappare le corone delle meraviglie al mondo.
          Ruggire per essere ascoltati dalla folla agitata
          e far tremare come le foglie dal suono del vento tempestivo
          anche le più ficcate radici emerse nella terra solitaria.

          Non sanno che nella selvatica giungla
          si possono perdere anche le più alte teste
          atrate nell'inganno dagli occhi turbolenti
          dalle lingue affilate dei serpenti più scaltri
          che lasciano il loro veleno in ogni morso.

          Loro vivono il presente e dimenticano il passato
          nei grandiosi sogni del proprio interesse
          e nell'entusiasmo non pensano al futuro
          che sia allontanato delle sue vecchie tracce,
          abbandonate ombre e fragile speranze.
          Composta giovedì 3 dicembre 2009
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            Scritta da: Manuel Mascolo

            Sogni

            Ti hanno detto di sognare,
            prima o poi tutto s'avvera,
            ma eri forse troppo giovane
            inesperto della vita.

            Poi hai capito con il tempo che non tutto
            ti è servito sul famoso piatto d'oro,
            ma sei ancora troppo giovane,
            non lo sai che vuoi davvero.

            Puoi star male per le scelte, per le mille tue paure,
            o combattere impaziente di trovare la tua luce.

            Ti hanno detto che sognare
            porta solo all'illusione,
            te ne accorgerai che il mondo non è il posto che credevi,
            ma sei sempre ancora in tempo,
            credi,
            e rimandi quelle scelte,
            e ti metti lì a sognare.

            Ti hanno detto puoi sognare,
            fallo adesso che puoi ancora,
            che poi arriverà il momento
            in cui sbatterai la testa.

            Loro sì che li conoscono tutti i sogni mai avverati.

            Te lo dice un sognatore,
            forse in fondo è tutto vero,
            ma che colpa puoi avere
            se ti metti lì a sognare.

            Mi son chiesto se sognare
            può aiutarmi nella strada,
            mi son dato una risposta,
            e sto ancora qui in cammino.
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              Scritta da: laura74

              Dipinti dal destino

              Ti sognavo, ma non ti conoscevo

              ti desideravo, ma ancora non comprendevo
              ti cercavo in ogni dove come in un continuo ascolto

              chi sarai? Che volto avrai? Come... ti riconoscerò.

              Giunse l'inverno, quel Dicembre cupo e freddo non assopì
              il mio entusiasmo:

              ti cercavo non sapendo che eri già dentro di me.

              Le anime si rincorrono tra i venti gelidi come Angeli
              volano alti senza cadere, ti osservano non si fan vedere e poi...

              accade quasi per caso, sono li davanti a te... così sei apparso tu: all'improvviso.

              Il sole avvolgeva tutto il tuo splendore, il tuo sguardo mi colse,

              come il fulmine un albero nel temporale... arde la folgore divampata!

              Il tempo si ferma
              i nostri sguardi sono dentro l'arcobaleno delle nostre anime
              tutto è luce intorno a noi
              in quell'attimo di eternità ti ho riconosciuto... Primo Amore

              Il Destino ci ha congiunti, in una cornice ci ha dipinti
              col mistero di noi ci ha incantati e all'Amore ci ha iniziati.

              Era tutto chiuso nella nostra stanza, il Nostro Amore...
              con sogni alle pareti, porte aperte al nostro cuore
              e finestre come occhi volti verso il divenire.

              Era una danza conturbante, il Nostro Amore
              ci ha storditi, impauriti, separati, il Nostro Amore.

              Ghiaccio nel cuore che brucia l'anima
              onda del mare che s'infrange impavida
              conchiglie sulla sabbia
              un bucaneve che brilla al sole...

              primo amore.
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                Scritta da: Sandro Boni
                Ad occhi chiusi, un respiro
                lungo e affaticato come la noia
                paura stupore livore delirio
                e t'allontano, io, scoria
                vagante tra fibre intessute
                che tramandosi fanno storia (baldoria).
                Indifferente che siano gelate
                le mani, il cuore o il naso:
                soltanto ombre proiettate
                su un teatro troppo vasto
                con spettatori non paganti
                seduti su poltrone di raso
                (intenti a consumare il loro pasto).
                Ti chiamo. Non mi senti
                o non vuoi farlo. Ti capisco.
                Rimangono sempre affranti
                i desideri. Non abbiamo un fischio
                per ritrovarci tra la folla
                indifferente verso il rischio
                di smarrirsi: e a te mi incolla
                inoppugnabile nostalgica vitale
                energia selvatica (cromatica) che in un'ampolla
                m'accingo a conservare come sale
                prezioso per farmi rimarginare, riemarginare.
                Composta nel novembre 2008
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