Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

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Scritta da: kyrie

Odi et Amo

Troppe volte ho cercato rimedi per l'amore,
quante volte ho lottato per tenere a freno il cuore.
Sogni, speranze, sensazioni da cullare,
ma sei barca in balìa delle onde percorrendo questo mare.
Voci, conforto, cerchi ovunque, persino alla radio,
di canzoni ne ascolti una, due, tre, potresti fare un podio,
intanto l'amore non fa sconti e ti presenta l'odio.
"Salve, mi presento", sembra dirti, come i veri signori,
ma puntualmente, nel tradirti, ruba i tuoi anni migliori.
Allora devi essere forte, devi lottare,
l'odio è anche amore se lo sai affrontare.
Ti senti solo, ma tornando a quel mare,
ti basterà un amico vero per imparare a nuotare.
L'amore è odio e l'odio è amore,
non perder tempo a cercar distinzione;
è solo una questione prospettica,
sei tu il pittore che dipinge:
se un lato perde, l'altro vince.
Anche un quadro ha le sue due facce,
un po' come odio e amore,
basta dipingerlo con un solo colore.
E qui, dentro di te, deve crearsi la magia,
che portandoti via... ti mostrerà il sentiero,
non pensare a ciò che è stato, non puoi fare il prigioniero;
non c'è odio, non c'è amore, ma c'è solo un vincitore:
chi, rispettando se stesso,
senza risparmiarsi,
sembrando anche fesso... nel prodigarsi.
Sarà stato vero...
ed è questa la vittoria più bella di un grande guerriero.
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    Scritta da: kyrie

    Pensieri nostalgici

    Il mare... quante volte l'ho guardato,
    perso tra pensieri nostalgici,
    sperando potesse portarmi con il suo lento fluire la persona a me più cara,
    ma ora che son cresciuto non mi allieta più.
    Il cielo... quante volte me ne sono stato lì a fissarlo,
    cercando tra le nuvole tratti familiari di una promessa ormai boccheggiante,
    ma ora che sono cresciuto non mi meraviglia più.
    E Te... quante volte ti ho fissato,
    perso tra le linee di un profilo ormai a me così caro,
    tanto caro da riportarmi alla mente i ricordi di quel mare e di quel cielo,
    che un tempo fissavo speranzoso,
    prima che la realtà divenisse inesorabile giustiziera dei miei sogni di bimbo.
    In quei sogni c'eri tu, ora lo so...
    su quelle onde avrei voluto giungessi tu,
    in quei tristi tramonti avrei voluto scorgere i tuoi tratti,
    Quel passato che di tanto in tanto torna con il suo incedere burrascoso
    a puntellare la parte più nascosta del mio cuore,
    non intende abbandonarmi...
    Troppe volte ho versato lacrime di rabbia,
    troppe volte mai una mano ne fermava il corso...
    ora sono stanco passato... sono stanco tesoro mio...
    non ho più voglia di lottare
    non ho più la forza
    mai più ci sarà quel mare,
    giuro non chiederò più di vederti arrivare...
    mai più ci sarà quel cielo,
    giuro chiuderò gli occhi nel guardarlo pur di non vederti,
    mai più ci sarai tu...
    che quella sera ti persi e non riuscii più a trovarti.
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      Amici oltre un'anima

      È astratto e sconosciuto
      questo sentimento dedito a te.
      Singolare e anormale vita,
      lasciami filtrare nei cunicoli dei tuoi anni.
      Abbiamo redatto un insolito contatto,
      ma temiamo la voce
      e il bagno dei nostri occhi.
      Non calcolo l'esito del mio finale parere,
      ma questa femminea e cervellotica curiosità
      mi spinge oltre.
      Valichiamo l'essenza
      che ti possiede
      e andiamo al di là della tua triste anima.
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        Tempo che vola

        Sono miliardi di sfoglie
        questi anni che ci
        sostengono, ci coprono e ci annegano.
        Infrangibili sfogliamo
        le pagine di vite spezzate, disastri iniqui e guerre sterminanti.
        Il dolore non ci sfiora,
        e sorridiamo tornando nelle membra
        di questo mondo odierno,
        ignari che prima o poi
        risucchierà anche noi.
        Tanti, come gli anelli nel legno
        questi giorni che ci hanno posseduto e formato,
        ma il mondo ruota imperterrito,
        e nella maratona confidiamo sempre
        di arrivare prima di chi ci oscura.
        Tante ore sfumate per far recitare
        il burattino che abitiamo,
        ma mai un attimo per osservare
        gli ingranaggi che lo fanno muovere e danzare
        sul palcoscenico di questa Terra.
        Le nostre menti sono turbate
        dal probabile giudizio dopo questa vita che tocchiamo,
        ma siamo esseri incoscienti,
        perché la vita e il tempo vanno,
        ma non tornano mai sui loro passi.
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          Scritta da: Maria Savasta

          Il mio Credo scolpirà l'Amore

          Sorgerò
          da ceneri azzurre
          dal pozzo
          di mia sepoltura
          di drammatica memoria,
          non ci saranno
          mani
          a modellare
          l'animo mio
          appiattito
          da bassi colpi
          di rovente stiro
          su infausti giorni.
          Il mio credo
          scolpirà l'amore,
          lo dipingerò
          coi colori del sole
          e attenderò
          che il suo sguardo
          lo trafigga
          ancora.
          Composta giovedì 15 ottobre 2009
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            Scritta da: Maria Savasta

            E Sarà Giorno

            Fermo respiro
            ascolta il tuo
            su auloròsa pelle
            del ricordo,
            veloci ritmi
            emozionali,
            palpiti
            d'anima notturna
            sola
            come libero aquilone
            reciso
            dal suo filo
            di passione,
            seduto
            su nube di cuscino
            enfiato
            da tenere lacrime
            e morbide orazioni.
            E verrà la Luna
            a rapire
            il canto del silenzio
            pel suo mar della tempesta.
            E sola resterò
            coi muti tuoi sorrisi
            di pace:
            e
            sarà giorno!
            Composta giovedì 19 novembre 2009
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              Scritta da: Nadia

              Voglio dirti dove sei

              Ti amo e ti amerò
              non fino all'estremo respiro
              non fino all'ultimo battito
              bensì fino all'ultima perla di rugiada
              che s'asciugherà sui germogli
              del giardino della mia anima
              è lì che da tempo dimori
              non so se te l'ho mai detto
              lei è la tua reggia

              Ti chiedo allora
              "Potranno mai
              la rugiada ed i giardini
              morire
              senza mai mostrare la loro bellezza?"
              La risposta già la sai
              ma di più ti voglio dire
              essi non moriranno mai
              e basta.

              Silenzio

              Un punto alla fine
              della mia, della tua storia
              nient'altro aggiungerei
              se non che
              come le rose
              tu sarai l'eterno
              ed il sommo abitante
              della mia infinita rugiada
              della mia immortale erba
              della mia terra senza fine
              dei miei colori senza limiti.
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                Scritta da: pifferaio

                L'uomo col sigaro in bocca

                L'uomo col sigaro in bocca
                cammina strade metropolitane

                e rombano le auto
                lampeggiano i semafori
                urlano i clacson
                esplodono i gas

                veste un doppiopetto grigio
                e non sa dove va
                se non che va
                sempre

                Non ha figli
                non ha casa
                non ha nessuno

                Il suo viso non ha espressione
                mentre rigira il sigaro in bocca
                e non l'accende mai.
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                  Scritta da: Alin

                  Parole nel silenzio

                  Su di un filo sottile viaggia la nostra storia, le diverse culture.
                  Un filo sottile che collega tutto, su cui si alternano il giorno e la notte.
                  Ecco che tutto si fa più chiaro, ed ogni nostro gesto proviene da un antico
                  bisogno, così ogni cosa in cui crediamo è solo polvere del nulla in un'immagine surreale di cui non conosciamo il principio.

                  Ecco che ogni nostro pensiero, ogni nostro piccolo vizio e le innumerevoli paure sono così imbarazzanti di fronte a ciò che ci circonda.
                  Tanto imbarazzanti quanto credere di sapere e, di avere in mano la chiave di una porta chiusa alla nostra ragione.
                  Imbarazzanti quanto chiudersi in parole obbligate che, forse, vogliono solo nascondere la verità che sta loro dietro.

                  Parole viaggiano da sempre, ma a voce bassa, così che solo chi è attento le possa ascoltare, così che solo chi è paziente le possa capire.
                  Parole invecchiano, ma continuano a camminare fra la gente.
                  Parole scivolano dai marciapiedi come acqua piovana.
                  Parole, la cui voce si affievolisce ma riecheggia tra i valori che sfidano il tempo.
                  Parole che forse darebbero pace, ma in altro modo causano guerra e silenzio.
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