Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Runa

Mare Stanco

Mi sollevo da questo lontano pensiero
Vuoti arcaici manovrano il mio volo
ed il perdermi nel tuo cielo
fatto di amarante piume
e di oniriche certezze
Febbrile è l'attesa
che mi spinge lontano da questo vento
come granelli di sabbia bagnata
di una spiaggia lasciata al suo inverno

Versata sotto una Luna
del tuo Cielo mi Imbratto i ricordi
Formo parole
su di una bocca lasciata esausta dai silenzi
e mentre il mio verbo
si attinge di addii
trovo quiete nell'oscurità
dei fiati orfani di voce

Plasmo me, dunque,
d'avvenire ritorno sulla Vita
e di occhi dischiusi affronto lo sguardo
su quel che rimane
del mio mare stanco.
Composta venerdì 27 novembre 2009
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: ALESSANDRA VENEZIA
    Chiudo gli occhi sperando che questo incubo possa finire!
    Non sento più il battito del mio cuore
    Solo silenzio
    Il silenzio lasciato da tutto quello in cui credevo
    e questo vuoto ora mi tormenta
    è come una voragine nel petto
    In cui grida di dolore si affannano per farsi udire
    Non so davvero come fare a ricominciare
    Nonostante sia la cosa che più desidero al mondo
    Ho perso il mio credo!
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Antonio Prencipe

      Morire dietro quella stella

      Mi hai divorato il cuore e sei sparito nell'infinito,
      la mia rabbia è cenere,
      la mia anima nuota
      nell'immenso vuoto che hai lasciato.
      Fammi sognare,
      fammi volare,
      fammi morire ancora
      ti prego.
      Inseguo l'odore della tua vita
      senza fiatare,
      senza parlare
      in questo gioco già finito.
      Il mio cuore scoppia è una lacrima scende piano
      ogni volta che osservo quel fottuto cielo
      e ti vedo al centro di tutte quelle stelle,
      Ho coltivato sogni e sconvolto speranze
      e ora mi ritrovo con lo sguardo perso
      e il cuore ricorso e scomparso tra le onde del mare
      Le strade eran di burro
      si scivolava, si affondava
      cosa non si faceva noi,
      Morirò dietro quella stella
      per raggiungerti e per sparire con te
      nell'immenso vuoto che hai lasciato,
      Ho combattuto nel vuoto per te.
      Composta giovedì 26 novembre 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Daniele S.

        94 anni

        Ascolto il tempo che scorre,
        mentre i raggi del sole si conficcano nelle finestre chiuse.

        Mio nonno vorrebbe che il pomeriggio stessi sempre da lui a fargli compagnia,
        ma non me lo chiede,

        ed io cinicamente non glielo propongo.

        Magari non lo fa perché pretendere è maleducazione,
        oppure se ne sbatte della maleducazione
        e non lo fa per timidezza,

        ma probabilmente leggo male dei suoi occhi
        e si accontenta tranquillamente
        di vedermi ogni tanto.

        E così

        ogni tanto
        sono qui,
        a sguazzare nel suo spazio

        e mentre lui se ne sta
        sopra la sua poltrona verde che fa pure i massaggi,

        io annaffio qualche pianta,

        urlo qualche domanda
        ricevendo risposte brevi
        e quasi insensate.

        Il sole si è allontanato dal nostro quartiere
        accendo il televisore,
        solo perché so che a mio nonno piace guardare l'eredità,

        per me è una goffa trasmissione, come tante lì dentro.

        Comunque

        a seguirla siamo in tre
        io, mio nonno e la morte

        e guardando mio nonno,
        mi viene il dubbio che la morte stia lì per lui.
        Vota la poesia: Commenta

          Lo spazio bianco, omaggio a Cristina Comencini

          Lo spazio bianco è fragile luogo
          dove il tutto non è
          ma tutto potrebbe essere.
          Probabile vita, informe
          si alimenta dal kháos di
          instabile certezza
          variabile tempo
          sospensiva attesa.
          Trangosciare è naturale
          sospendere lecito
          dubitare, illune prassi
          di un quotidiano controcanto.
          Cercando la chiave di volta
          passeggia senza fine l'esistente
          mentre inerme lotta
          contro quesiti e illusioni,
          paure e speranze appese al filo
          filo di un unico respiro
          respiro di un'altra vita
          vita di un nuovo figlio
          figlio prematuro.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Antonella Panella

            Immagino

            Oggi "un bambino" mi ha detto: la maestra mi ha dato un tema in cui devo parlare del mondo che immagino.
            Io immagino un mondo dove ci vogliamo bene;
            immagino un mondo dove non c'è odio;
            immagino un mondo dove non c'è violenza.
            Io immagino un mondo dove c'è la fantasia, caramelle per la strada;
            immagino un mondo che quando piove cade cioccolato.
            Io immagino un mondo dove non ci sono litigi;
            immagino un mondo dove ci sono parole dolcissime per ognuno di noi;
            immagino un mondo dove la bocca serve per scherzare e non per offendere.
            Io immagino un mondo dove una mano serve "in più" e non per picchiare;
            immagino un mondo con gente migliore;
            immagino un mondo con sorrisi di gioia e non "doppie facce";
            immagino un mondo con la mia famiglia senza problemi.
            Io immagino un mondo dove tu mi possa dire che il mondo è così,
            ma so che il mio mondo di adesso è proprio quello che non voglio.
            Vota la poesia: Commenta