Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: piccolaelo

Maledette bombe

Ecco qui le bombe...
ormai piovono dal cielo come grandine in tempesta,
ma il rumore di questi grandi chicchi è come quello dei fuochi d'artificio...
solo che con queste non si rischia di andare in giro per strada bagnati
o di emozionarsi per un bello spettacolo di botti e colori...
con le bombe si muore,
Esse non guardano in faccia i nemici...
vanno e distruggono tutto quello che vogliono e,
soddisfatte si assopiscono sulle strade contente di aver ucciso.
Oggi il cielo è terso...
le bombe danno un po' di tregua ma,
la paura nella gente non smette di esserci perché queste sono come i personaggi della tv...
spariscono,
ma poi ritornano senza preavviso e non sai mai dargli una spiegazione plausibile.
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    Scritta da: Louis Savio

    Un incontro

    Ricordi quando... d'estate ci incontrammo?
    I fiori sussurravano il nome dell'amore
    al nostro passaggio
    anche tu eri un fiore, che poggiava sul mio petto
    il vento del destino ti pose li.!
    Amor mio le tue radici perforarono la mia carne
    Si unirono al mio cuore al mio sangue...
    Così il mio animo, la mia vita si popolò
    Di Profumi e colori...
    ricordi i nostri primi passi?
    Le nostre prime notti... il fuoco fu nostro amico
    vicino ad esso ci stringemmo a quattro braccia
    nell'estate il dolce amore...
    e la passione ci condusse a toccare stelle nascoste
    poi arrivò l'inverno
    con passo pesante del gelido addio
    ma con me sarai
    come una goccia
    di sangue nelle mie vene
    che si rifugia nel mio cuore addolorato
    ferito
    dalla spada dell'amore...
    o principessa
    ricordati del mio amore
    che uscì
    dal mio territorio e in te non trovò dimora...
    louis savio.
    Composta martedì 24 novembre 2009
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      Scritta da: Marisa Marimare

      Occhi che vedono

      Ho visto morire la mia innocenza
      ho visto la povertà dei sentimenti,
      ho visto la violenza delle parole,
      ho visto il tempo svanire,
      ho visto gli occhi stanchi.
      Ho visto l'inanimato,
      ho visto il silenzio,
      ho visto il bianco e il nero,
      ho visto...
      hanno cercato di farmi chiudere gli occhi,
      hanno cercato di prosciugare le mie lacrime,
      hanno cercato di inaridire lo scorrere della mia anima;
      ma, i miei occhi vedono ancora
      vedono ancora...
      Composta martedì 24 novembre 2009
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        Scritta da: Giovanni Sanna

        Un dono

        Volano le lacrime nell'immenso mare del nostro dolore
        nella notte buia dei nostri giorni
        nei pensieri che non ci abbandonano mai.
        Sfuggenti ricordi e volti sconosciuti di una vita che ci è stata negata
        aleggiano al calar della sera.
        Sognando un bacio sulla fronte
        prima che la notte sia sempre più nera
        e una carezza sul viso per poi donarci un immenso sorriso.
        Anche il raggio di sole che attraversa quel finestrone
        non potrà mai scaldarci il cuore
        perché quando arriva Natale non c'è mai un dono
        per noi che non abbiamo né padre né madre.
        Composta domenica 22 novembre 2009
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          Scritta da: Gaetano Toffali

          Noi

          Noi, che abbiamo voglia
          Di noi
          e resistiamo da stupidi
          a calarci nei battiti
          Di un sentimento che viaggia
          Tra eros e amore

          Noi, con la vita passata
          Tanti anni davanti
          a provare paura
          Di caderci di nuovo
          Nel fidarsi all'amore
          Nell'aprirsi da nudi
          Senza quel baluardo
          Del non esser sinceri

          Ci abbiamo creduto
          Ci abbiamo sofferto
          Le sere sfiorite
          a troppo pensare, Noi

          Ora lasciami andare
          Più vicino al tuo cuore
          Ora lascia che tocchi
          La tua anima aperta
          Per parlarti di quando
          Non avremo paura
          Che la vita ci deve
          Questa volta lasciare
          Le tue mani e le mie
          i tuoi occhi ed i miei
          i tuoi baci slegati
          Il mio credere in Noi.
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            Scritta da: cassie

            La pace del vento

            Oggi come tutte le mattine sono uscita a camminare
            Mi dirigo verso il mare
            e di certo non eri tra i miei pensieri
            e quando ti ho visto mi è tornato tutto in mente come fosse ieri
            Ma in realtà sono tre anni di silenzio
            Infatti sei sparito con una parola... addio
            Eri tutto il mio mondo e non ho mai capito
            Ma ho semplicemente seppellito
            Cerco di scappare prima di farmi vedere
            Ma non ci posso credere
            Non so come ma ti volti e mi vedi
            e capisco che non ci credi
            Esatto sono io e sono in piedi vorrei gridarti
            Ma in quell'esatto momento non mi sento più gli arti
            Sento di stare per cadere
            Ma non voglio cedere
            Non con te che mi guardi con il tuo sguardo
            Di dolore bugiardo!
            Sì ti prego non chiamarmi lasciami andare
            Non mi fermare
            Non sono così forte da sentire la tua voce
            Sarebbe solo un suono atroce
            Penso che il tuo cuore mi abbia sentito
            Perché tu non muovi un dito
            Così mi allontano non so ancora con quale forza
            e sento che il fiato mi si smorza
            Il mondo davanti a me sembra rallentare
            e io riprendo a camminare
            e mi accorgo solo in quel momento
            Della pace che porta il vento.
            Composta mercoledì 15 luglio 2009
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              Scritta da: Cristina Obber
              Mi consumo.
              Ho freddo.
              Mi consumo.
              Ho caldo.
              Mi consumo, e urlo
              e grido
              Ma il vento è forte,
              la voce si impiglia
              mi dimeno
              forse
              ma gli autobus sbuffano
              e il passante non se ne accorge.
              Giustificazione
              Alibi
              Paura.
              Invecchio.
              Gli uccelli al di sopra
              volano,
              rumorosamente.
              Mentre io mi consumo.
              Come l'asfalto,
              come lo smalto
              su queste unghie
              sempre più fragili.
              Sempre più forti.
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                Se solo potessi

                Se solo potessi ruberei un po' di cielo
                e con la sua cerulea dolcezza
                Ti regalerei un po' di impavido infinito...
                Se solo potessi salirei sulle nuvole
                e prenderei il loro vapore
                Per rinfrescare la tua mente
                Così rinsecchita da tanti tristi pensieri.
                Se solo potessi ti darei un po' della mia luna
                Per farti cullare quando piangi...
                Se solo potessi darei al sole i suoi occhi
                Così ti alimenteresti della certezza del suo sguardo
                caldo e splendente.
                Se solo potessi fermerei il tempo
                Per ridarti il melodico fragore di risate ormai spente.
                Se solo potessi ti porterei a danzare sulle stelle
                Ma la loro luce ti guiderebbe nel più malinconico valzer.
                Se solo avessi più coraggio ti direi d'esser forte
                Ma la nostra fragilità sarà la via d'uscita.
                Rimani al mio fianco per questa limitata eternità.
                Sii mio compagno nel bene e nel male.
                Il nostro matrimonio d'anime ci ricondurrà da lui,
                e saremo noi... quelli di sempre.
                Ti amo... non potrei fare altrimenti.
                Composta martedì 9 dicembre 2008
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                  Se vita avesse voluto

                  Se Vita ti avesse offerto modo,
                  Ti saresti battuto per difenderla
                  Come impavido marinaio che
                  Accortosi del pericolo incombente
                  Sfida il mare burrascoso
                  e trova asilo nel mansueto lido
                  Di naufraghe preghiere.
                  Se Vita avesse voluto non saresti marmo
                  Infreddolito dall'umido ricordo
                  Ma caldo raggio e splendente scia di luce.
                  Se Vita avesse voluto
                  Non fiori, non pianti
                  Sarebber stati il mio conforto
                  Ma i tuoi baci e i tuoi abbracci
                  Ora così bramati...
                  Se Vita avesse voluto
                  Non avrei portato come grave fardello
                  Il tuo vuoto,
                  Ma avrei fatto vanto col sorriso dell'amore che mi davi...
                  Oh, se solo Vita avesse voluto
                  Quante cose t'avrei detto.
                  Cose ch'ora sussurro al vento
                  e che forse raggiungeranno il tuo orecchio lontano...
                  Se solo Vita avesse voluto,
                  Avrei strappato il mio cuore,
                  Rubato i miei battiti
                  e te li avrei porti con amorevole dolcezza.
                  Se Vita avesse voluto,
                  l'amore ora, Padre, avrebbe trionfato
                  con la sua flebile forza sul nulla eterno.
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