Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

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Scritta da: armanda66

La nostra storia

La nostra storia
una cascata di emozioni
di dubbi e di incertezze
di appuntamenti al buio
di sottintesi aperti
di sguardi incontenibili
di abbracci incontrollati
La nostra storia
cercare dentro noi
l'attesa dei tuoi baci
volere ed aspettare
soffrire e poi morire
mentre mi fai sentire
la donna del tuo cuore
e poi le nostre mani
le labbra contro labbra
promesse che vorrei
promesse che non hai
il cuore mio è tuo
conservalo con te.
Composta lunedì 23 novembre 2009
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    Scritta da: Kagib

    Uguali mai...

    Ogni esperienza è unica ed irripetibile,
    quindi, non ci sarà un altra te dopo te.
    Hai l'esclusiva per questa mia parte di vita,
    che nessun altra conoscerà allo stesso modo.
    Sono colpevole di essere così fragile
    carnefice e vittima allo stesso tempo,
    peccatore redento dalla rinuncia
    a qualcosa che perderò per sempre
    ad un sole che avrà scaldato
    solo una stagione della mia vita
    e che non rivedrò.
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      Scritta da: Barbara

      Passione

      Diario
      è il canto
      di chi tende le mani verso il cielo,
      per sciogliere nodi
      e preghiere
      con quella intensità
      che vibra nell'animo silente.
      È il canto
      che sovente
      musica la sera
      quando nella sinfonia
      di nuove atmosfere...
      sui miei occhi
      cadono versi e cadenze
      che colorano voli
      nel miraggio d'angeli
      che incendiano
      pensieri e parole
      sul pentagramma della luna...
      Arie di un tempo
      che, finalmente ho descritto
      nel diario della mia vita.
      Lo fermo barbara.
      Composta sabato 30 giugno 2007
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        Scritta da: Vincenza Molvetti

        L'istante

        In un istante, il corso della mia vita è cambiato!

        In un istante, Lui ha voluto che t'incontrassi e...
        perdutamente t'amassi.

        Il suo disegno sbagliato non fu:
        alla porta del mio cuore impavido,
        chi suonò se non tu?

        L'Istante in cui ti ho incontrato,
        vestito si è d'immacolato...

        e così fu che il mio cuore divenne innamorato.
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          Scritta da: jim morrison 93
          Sai la vita è molto strana si nasce per poi morire,
          ma che senso a iniziare per poi finire?
          L'esistenza cos'è? Chi l'ha creata?
          Il fato? Il destino? Il caso? O Dio addirittura?
          Ma se Dio esiste chi lo ha creato? Si dice che sia stato Dio a creare l'esistenza ma se lui esiste chi lo ha creato? Perché da solo non si può creare.
          E poi lo spazio infinito...
          come può un essere infinito, cioè Dio ammesso che esista...
          creare un'altra cosa infinita?
          Quindi o Dio non esiste o non è infinito... o lo spazio non è infinito: ma come mai, allora, non riusciamo ancora con le tecnologie d'oggi a capire cos'è Dio e com'è lo spazio se è finito o infinito?
          Composta sabato 21 novembre 2009
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            Scritta da: jim morrison 93
            Sembra che la vita si sfumi andando alla deriva ogni giorno di più perdendosi dentro di me
            e non importa nulla a nessun'altro
            ho perso la voglia di vivere
            non ho più niente da dare
            non c'è più niente per me
            ho bisogno della fine per liberarmi
            le cose non sono più come prima
            manca qualcosa dentro di me terribilmente perso,
            non può essere vero
            non riesco a sopportare il male che sento
            il vuoto mi riempie fino all'angoscia
            cresce il buio che porta l'alba
            ero io,
            ma ora me ne sono andato,
            nessuno può salvarmi adesso tranne me stesso,
            ma è troppo tardi
            non riesco nemmeno pensare...
            pensare perché avrei dovuto almeno tentare.
            Sembra che il passato non sia nemmeno esistito
            la morte mi saluta calorosamente
            e ora non mi resta altro che dire addio!
            Composta sabato 21 novembre 2009
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              Scritta da: Michelangelo Blanco

              Un granello di sabbia del deserto della verità - Ed è subito mattino

              "Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera".
              Il Poeta affida un messaggio di verità al tempo affinché lo perpetui nel mondo. Egli è l'Iniziato che offre all'umanità un granello di sabbia - "un raggio di sole" - del deserto della verità. Ma la verità se svelata - "ad ognuno che sta solo sul cuor della terra" - verrebbe fraintesa, manipolata, snaturata - "ed è subito sera" -.
              Allora il messaggio viaggia celato sulle ali del tempo, fino a quando un Maestro in una delle infinite stazioni lo ferma lo Svela e ri-Velandolo lo restituisce al tempo.
              I contenitori sono tanti e di diversa natura ma tutti esoterici. E la verità viene sintetizzata, criptata, contrapposta e rovesciata, ridotta ad un segno, una figura, una frase, una parola, un "quadrato magico" un numero, un simbolo. Quasimodo ha scelto lo specchio, l'immagine speculare, l'opposto di quel che appare, il divenire di quel che era, quello che è e quel che sarà, il serpente che si morde la coda, l'oroborus.
              Il messaggio di verità e di speranza - Trafitto da un raggio di sole - protetto, e sigillato tra l'immagine della solitudine e quella della terra, svelato si leggerà come "la quiete dopo la tempesta" o "mi illumino d'immenso", e si può scrivere:
              Nessuno sta solo sul cuor della terra illuminati da un raggio di sole: ed è subito mattino.
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