Poesie anonime migliori


in Poesie (Poesie anonime)
Ti voglio bene
Ti voglio bene non solo per quello che sei, ma per quello che sono io quando sto con te.
Ti voglio bene non solo per quello che hai fatto di te stesso, ma per ciò che stai facendo di me.
Ti voglio bene perché tu hai fatto più di quanto abbia fatto qualsiasi fede per rendermi migliore,
e più di quanto abbia fatto qualsiasi destino per rendermi felice.
L'hai fatto senza un tocco, senza una parola, senza un cenno.
L'hai fatto essendo te stesso.
Forse, dopo tutto, questo vuol dire essere un amico.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie anonime)
    Vorrei poter vivere solo nel ricordo di chi mi vuole bene
    e dissolvermi in questa realtà che mi comanda e mi giudica...
    solo allora potrò rendermi conto di chi mi apprezza veramente,
    perché se morirò dentro un ricordo,
    la mia vita non ha mai avuto senso, se vivrò dentro un rimpianto,
    vorrà dire che qualcuno
    mi ha amata.
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      in Poesie (Poesie anonime)
      Complessi di frustrazione
      impatti di realtà
      tutto gira troppo velocemente non ho ancora preso il ritmo
      vedo. Osservo. Analizzo. Capisco. Comprendo
      non vivo
      il tuo sguardo
      certo qualcosa di più
      cerco qualcosa di più

      non vale la pena vivere soffrendo così tanto
      non credo di poterti scordare.
      Vorrei solo che le cose andassero meglio.
      Vorrei solo sentirmi bene.
      Come ho sempre sognato.
      Mi manchi...

      ma che cosa spero a fare?
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        Scritta da: Alessandra Magnano
        in Poesie (Poesie anonime)

        La notte

        La notte mi sveglio,
        Il mio unico pensiero lui
        Il mio unico sogno lui.
        La notte mi sveglio
        Penso ai suoi occhi
        Alle sue labbra.
        La notte mi sveglio
        E capisco che non potrò mai dirgli ti amo
        Che non potrò mai baciarlo.
        La notte mi sveglio
        Dal mio sogno impossibile
        E so che lui è di lei
        So che io non sarò mai sua.
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          Scritta da: Chiara Anonimo
          in Poesie (Poesie anonime)

          Mi dispiace

          Mi dispiace per ogni silenzio oppressore...
          Mi dispiace per ogni ora infernale...
          Mi dispiace per ogni volta che i tuoi occhi diventano rossi a causa mia...
          Mi dispiace per ogni lacrima da te versata...
          Mi dispiace per ogni secondo passato ad odiarmi...
          Mi dispiace per ogni attimo di tacita sofferenza...
          Mi dispiace per tutto...
          Ma grazie di esistere...
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            Scritta da: Hannele
            in Poesie (Poesie anonime)
            Sento la tua voce graffiarmi dentro:
            la mia pelle urlare,
            i miei occhi tremare
            e le mie mani vibrare.

            Sento la tua voce entrarmi dentro:
            la mia anima sussultare,
            il mio respiro temere
            e il mio cuore sapere.

            Sento la tua voce svegliarmi dentro:
            la mia furia calmare,
            la mia speranza montare
            e l'amore viaggiare.

            Sento la tua voce sollevarmi dentro:
            il peso sparire,
            il dolore svanire
            e il tempo passare.

            Sento la tua voce colmarmi dentro:
            il tuono arrivare,
            la luce entrare
            e la forza sovrastare.
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              in Poesie (Poesie anonime)

              Da solo

              Nell'oscuro cielo dell'infinito
              ci guardiamo allo specchio e più lo facciamo
              più ci rendiamo conto di quanto sbagliamo.
              Più lo facciamo, più capiamo quanto nella
              vita, nella grossa valle di lacrime che nello spazio
              acceso aggrada, abbiamo fallito e spensierati cerchiamo
              una soluzione.
              Mentre altri non se ne rendono conto, invano cerchiamo
              di risolvere i nostri errori.

              Invano cerchiamo ci mettere un punto a dolori incontenibili,
              che dentro di noi accendono il fuoco di una riluttanza
              immane.
              Più siamo soli, più ci sentiamo soli, e gli altri non capiscono
              il dolore che proviamo.
              Gli altri non sentono, non perché non hanno orecchie
              per farlo, ma perché guardano, senza sentire.

              Si sentono diversi, isolati, nel mondo esclusi, e nell'universo
              superiori.
              Feriscono, e velocemente fuggono, senza lasciare tempo a noi
              di reagire, di pensare, di chiedere scusa, di provare a
              stare bene.
              Perché tu hai voluto così, perché tu ci hai creati così.
              Forse per vivere, forse per farci soffrire.
              Nell'oscuro cielo dell'infinito io ci sono.
              E sono solo, nato piangendo con già l'immagine di questa
              vita impressa negli occhi rossi dalle lacrime.
              E tu altro invece, giaci nelle nuvole sognando, dormendo, anche te
              ferito, ma incapace di guardare anche gli altri, senza capire
              che chi tiene a te sta lentamente morendo.
              Composta domenica 11 maggio 2014
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