Poesie anonime migliori


Scritta da: Assia & Niki
in Poesie (Poesie anonime)
Non piangere, sorridi
Non essere triste, sii allegra
Non preoccuparti, sii serena
non smettere di parlarmi, io ti ascolto
non smettere di ascoltarmi, io ti parlo
chiamami nel silenzio dei tuoi sogni, io arriverò
e sostituirò il dolore con un dolcissimo ricordo.
Composta lunedì 28 maggio 2012
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Federico
    in Poesie (Poesie anonime)

    A Silvio

    Silvio caro, mio grande amore
    portami sempre nel tuo cuore.

    Tu che fai tutto in quattro e quattr'otto
    rubaci presto l'articolo 18.

    Giacché sei senza coscienza
    rubaci pure la contingenza.

    Visto che sei senza pietà
    levaci pure l'anzianità.

    E se vuoi fare le cose serie
    lasciaci anche senza ferie.

    Per migliorare la situazione
    togli di mezzo la liquidazione.

    Se l'inflazione ancora dilaga
    fregaci pure la busta paga.

    E per far dispetto ai sindacati
    aumenta la schiera dei disoccupati.

    Affinché sia tutto normale
    facci pagare l'ospedale.

    Perché vada tutto a buon fine
    facci pagare le medicine.

    Per evitare ulteriori danni
    ti prego, mandaci in pensione a novant'anni!

    Santo Silvio da Arcore
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Andrea Manfrè
      in Poesie (Poesie anonime)
      Mentre il sole si eclissa
      in questo attimo vuoto
      socchiudo lentamente gli occhi
      e ascolto in silenzio
      il tonfo sordo del mio cuore.
      È rumore di nulla,
      rumore di assenza,
      un battito lento
      che accompagna i miei giorni,
      un suono metallico
      che stride sull'anima
      come unghie graffianti
      laccate di rosso.
      Ho creduto di averti,
      mi sono illusa di amarti,
      per lunghi giorni ho stretto la tua mano,
      credendo ci fossi anche tu
      ma ero sola in un deserto metropolitano,
      abbandonata nella folla infinita
      composta da noi due
      e dai nostri fantasmi.
      Ho dovuto gridare per sentire la mia voce
      nel frastuono dei miei pensieri
      non capivo più nulla,
      ti vedevo lontano, flebile e curvo
      i tuoi occhi distanti
      mi vedevano senza guardarmi
      Ti ho lasciato una sera
      mentre gli occhi si chiudevano
      per la troppa stanchezza
      ho voltato l'angolo
      in cerca della solitudine
      a cui mi avevi abituata,
      ed ho trovato me stessa,
      stanca e affannata
      ma ancora capace di scegliere.
      Il tempo è passato lento
      giri infiniti di lancette
      a scandire il ricordo
      del nostro amore inventato
      per trovare la pace
      e la quiete
      e tornare ad ascoltare
      il battito di un cuore spezzato.
      Apro piano i miei occhi,
      dopo tanto buio
      questa luce mi abbaglia
      mi impongo di farlo,
      io voglio vedere
      questo oggi appena nato
      e un nuovo domani
      dove saprò ricordarti.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Anonimo Anonimo
        in Poesie (Poesie anonime)

        Albeggia sul borgo

        Camminando sul borgo all'alba c'è
        un momento,
        un secondo,
        in cui la luce del sole è ancora fresca,
        come l'aria di una mattina di primavera
        e i lampioni soleggiano.
        In quel secondo persi il tuo nome
        e m'innamorai della vitrea distesa,
        così speranzosa nei riflessi del sole,
        e che di te,
        conservava solo il maleodorante tanfo dei pescherecci.
        Provai a spingermi più a fondo,
        guardando l'infinito e notai una diga,
        immobile come la morte.
        Ahi quanta lunga strada mi separa da te,
        pensai,
        ahi quanto nuotare ancora...
        t'avevo appena dimenticata e avevo già voglia di morire.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Elisabetta
          in Poesie (Poesie anonime)

          La parabola della vita

          A 5 anni: mio papà sa tutto;

          a 10 anni: mio papà sa quasi tutto;

          a 15 anni: ci sono molte cose che mio padre non sa;

          a 20 anni: mio padre non capisce niente;

          a 30 anni: è inutile parlare con mio padre, non c'è dialogo;

          a 40 anni: chiederò consiglio a mio padre;

          a 60 anni: ah, se avessi ancora mio padre!
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Gaetano Palmese
            in Poesie (Poesie anonime)

            Tanto dice il suo viso

            Tanto dice il suo viso
            che tutti i dizionari di questa terra
            parole non hanno per descriverlo

            La sua pelle liscia come un velo di seta,
            le sue labbra rosse come ciliegie, raffinate come vino.
            Le sue guance sono oro sopraffino
            ed i suoi occhi sono due chicchi d'uva.

            Ella è tutta una delizia,
            alla natura tanto ha sottratto
            mentre Dio era distratto.

            E quel candido viso
            ancora tante ne dirà
            ma la natura un posto come quello
            mai lo lascerà.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Sara Zilli Karlovic
              in Poesie (Poesie anonime)

              Tradimento

              Tace tenebrosa,
              in lacrime si chiude,
              la tua anima giocosa.
              Male
              e paura che assale,
              la coscienza,
              incatenata e sporca,
              perché di male
              ne ho fatto solo a me.
              Mi osservi e non capisci,
              non sai
              che guardandomi ancor più mi ferisci,
              il mio io,
              egoista d'arte,
              non volevo mai,
              oggi sola,
              con un piede il due scarpe.
              Una parola m'infastidisce,
              verità,
              così il dubbio finisce,
              mi facilito un po',
              guardando la menzogna che la sostituisce.
              Avrai tradito con cuore
              forse,
              tra tentazione e ardore,
              a far dispetti a chi,
              ti dona l'amore.
              Mai ammesso con parole,
              occhi vedono
              lo sguardo fuggevole,
              poi si spengono,
              lasciando posto all'unica salvezza,
              il perdono.
              Composta giovedì 28 novembre 2013
              Vota la poesia: Commenta