Scritta da: Gianni Marcantoni
in Poesie (Poesie criptiche)
Continuano a trasudare
le immagini lentamente,
il corpo si nutre di un sottile
sole, dietro agli alberi di pino
la sera si spegne inerme.
Attendo l'ora trascorrere,
la mia roccia si disperde nella
profondità dell'animo implacabile;
il cielo, il paesaggio, il silenzio
come una coltre di muschio
condensata si apprestano a ricoprirmi,
e mi avverto nella solitudine.
La parola compie una magia
di sembianze prosciugate dall'ombra
e disegnano in alto la torre
da cui perdo l'immagine del mondo.
Composta venerdì 30 novembre 2012