Poesie criptiche

Le poesie criptiche sono poesie enigmatiche in cui non si riesce a capire con certezza il soggetto.


Scritta da: Nelson
in Poesie (Poesie criptiche)

Nella stanza di Fred

E poi mi rianima il corpo
quel calvario ancestrale
fatto di suoni ricorrenti
e longitudini invertite.
Giallo su verde, su nero,
su bianco. Rosso e blu,
coloro per diletto, la tela,
il tempo. Sincronizzo
suoni a se stanti e macchie
di sudore invecchiato.
Logoro, il cavalletto
vecchio stile, la tenda
sul cortile acceso
dal sole delle cinque,
dall'inverno primordiale
che raccoglie perle
e scaglie di bambù.
Ritorno a lavorare,
guardandomi dalla finestra,
spiando tra le sillabe
e la balbuzie infantile.
Rosso, giallo, verde.
colore a caso, colore distratto.
Un uomo solo che osserva
il suo corpo cambiare,
tra pareti dense, giochi di luce
e variopinte forme
di dipendenza alcolica.
Smettila di fumare Fred,
non ti fa bene.
Composta mercoledì 27 marzo 2013
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    Scritta da: Giusi Falleroni
    in Poesie (Poesie criptiche)

    Il vero nemico

    Labbra truccate da fili dorati
    lingue bruciate sui roghi sociali
    dal ritmo perpetuo perseverante.
    L'eco in sordina rimbomba
    richiama l'orgoglio della bandiera;
    una bandiera svilita strappata tradita
    che sventola fiera
    in poche menti sedate
    da parole desuete
    acclamata da monelli dementi e beati
    caduti
    in becchi di geni arrampicati
    su specchi bisunti
    e, lentamente scivolano,
    nella lordura maleodorante
    come mosche fastidiose
    risucchiate nei borghi
    dei vip dell'ultima ora
    il nemico: il compagno dell'ultimo banco.
    Composta mercoledì 17 aprile 2013
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      Scritta da: Nelson
      in Poesie (Poesie criptiche)

      Il desiderio di un prigioniero

      Un cielo plumbeo
      mi sporge, sapiente,
      quel senso di decadimento
      interiore che m'ammalia,
      mi storce. Mi rende libero
      in un vaso di fango,
      fiero, in una discarica di
      discordia e malumore.
      Giudico, senza potere,
      dalla finestra aperta
      sul cortile accanto,
      nutrendo la mia bile
      con altro acido
      e frutta secca.
      Deglutisco amaro,
      mordendo sabbia
      e polsi di mummie
      ricoperti al cioccolato.
      Quale merenda migliore
      di quella fatta
      con il risentimento
      e le parole.
      Quale angoscia
      mi porterà via
      il bicchiere vuoto
      e quale colore
      abiterà le periferie
      della mia prossima tela.
      Non ho potere
      sotto questo convoglio
      di nubi e grigie abitudini.
      Non posso nulla
      oltre queste sbarre
      che m'ingabbiano
      e appiattiscono
      il desiderio creativo
      di seminare zizzania
      e orrore tra la razza umana.
      Composta mercoledì 27 marzo 2013
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        Scritta da: Nelson
        in Poesie (Poesie criptiche)

        Segnali dal presente

        Leggiadre note scendono,
        mirano alle mie orecchie,
        al mio olfatto da suonatore,
        al mio occhio vigile,
        da curatore, dottore di vita.
        Ascolto, con cura e pazienza.
        Divengo maestro, bicicletta,
        fornaio e rigattiere.
        Attendo, e mi trasformo in rana,
        luna e supposta; attraverso la musica,
        i campi bagnati dalla pioggia,
        le spiagge inquinate, le metropoli.
        Attraverso il mio viaggio,
        ascolto e divengo, battaglia tra topi,
        amore imperdonabile, soffio di vento.
        Di nuovo attendo, di nuovo divengo;
        di nuovo cambio, muto, attraverso
        una vita dopo l'altra, una canzone stonata;
        un libro aperto gettato nell'oceano,
        tra le fauci degli squali, degli ignoranti,
        delle masse, delle bocche avide di cibo;
        di quei pochi che sapranno ascoltare,
        attendere e divenire,
        attraverso le mie parole,
        cambiare.
        Composta venerdì 3 agosto 2012
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          Scritta da: Nelson
          in Poesie (Poesie criptiche)

          Addio luce

          Addio luce, benvenuto buio.
          Benvenuta era digitale,
          corrente futurista, birra fresca.
          Bene, nel male c'è sempre
          un motivo incalzante
          per disegnare cose nuove,
          ornamentali, vive.
          Niente più che uno sfondo verde,
          nient'altro che una bevuta,
          un sorso di mare tra gli scogli.
          Forse un prato, forse una finestra
          che s'affaccia sulla prossima tela.
          Sull'avvenire primo
          del poeta dottrinale, del muratore,
          del profeta nudo portatore
          di cupi pensieri. M'ammalo
          d'influenza cubista e mi sdraio
          tra cubi e cubilateri, parole vuote,
          libri saccenti. Altro
          non posso aggiungere,
          sennonché miro al muro bianco
          tra quadri equestri e castelli abitati
          da manichini giganti, tarantole
          e giù di li. La noia, signori
          non fa per me.
          Composta mercoledì 27 marzo 2013
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            Scritta da: Nelson
            in Poesie (Poesie criptiche)

            Siamo un solo vagone

            Grilli, cicale e folletti.
            Questo mondo infinitesimale,
            giocato su atomi
            e bicchieri di birra,
            comincia a darmi sui nervi.
            Ruoto la giostra e pago,
            un altro biglietto,
            la prossima entrata per l'inferno.
            Seguitemi voi,
            che non avete colpe,
            che credete nell'inganno,
            che volete tutto
            e non potete nulla.
            Io sono ubriaco di volontà,
            di passione, di mancate cure.
            Seguitemi voi,
            che vagate tra le particelle,
            che vi sentite vivi,
            dopo la morte,
            dopo la finzione.
            Siamo reali,
            siamo zollette di zucchero.
            Siamo figli del fango,
            siamo e saremo sempre
            un solo unico vagone
            che precipita nell'infinito
            della disperazione celeste.
            Composta venerdì 17 febbraio 2012
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              Scritta da: Umberto Romagnolo
              in Poesie (Poesie criptiche)

              Poesia

              Era incanto
              vero piacere
              inebriante canto:
              dolce come miele
              doloroso punzone
              rincoreva l'animo
              profondo dolore.
              Nei nostri giorni
              all'animo sovvertito
              della vita contorni;
              s'innalzino Divinità
              cuore del mondo
              nate necessità;
              nell'oscuro firmamento
              espressione d'essere
              portale di sentimento.
              Composta giovedì 20 settembre 2012
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                Scritta da: Nelson
                in Poesie (Poesie criptiche)

                Labbra di vetro

                Ascolto
                il tempo schiantarsi
                tra le onde di questo mare,
                di questo migrare luminoso.
                Immagino
                fiumi di lava incandescente,
                di stelle mature, di perdono.
                Viaggio
                in questo inferno bianco,
                in piedi senza gravità
                oltre l'ozono e la musica.
                Gusto
                il tuo bacio elettronico,
                la tua metà viva, la magia,
                la passione di questo ballo,
                di questa folla,
                di questa canzone oscura.
                Godo
                in un esplosione di colore,
                di arti e gioia.
                Vivo
                in una poesia inedita,
                una tempesta calda
                che abbraccia il mio cervello
                e lo lancia via, aldilà di tutto,
                aldilà della ragione, via.
                Via.
                Come un incanto,
                come un sogno appena finito,
                un sogno mai cominciato.
                Come questo momento
                non ho mai apprezzato
                il suono delle tue parole,
                il canto della tua gloria,
                il sapore dolce
                delle tue labbra di vetro.
                Composta lunedì 4 marzo 2013
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