Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Sensazione

Nelle sere d'estate andrò per i sentieri,
pizzicato dal grano, pestando i fili d'erba;
ne sentirò, sognante, il fresco sotto i piedi.
E al vento lascerò bagnare la mia testa.

Non dirò più parole, non farò più pensieri:
ma un amore infinito mi salirà nel petto,
e andrò molto lontano, sarò come uno zingaro,
come con una donna per i campi contento.
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    Scritta da: Lucio Dusso
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Io lupo della steppa trotto solo
    solo, nel mondo ormai di neve bianco...
    Dalla betulla scende un corvo stanco,
    ma non vedo una lepre, un capriolo!
    Oh come voglio bene ai caprioli!
    Poterne trovar uno, oh bella cosa!
    Vi affonderei la bocca mia bramosa:
    non v'è nulla che tanto mi consoli.
    E con amor e affezion sincera,
    delle tenere carni farei strazio,
    finché di sangue veramente sazio
    a urlare andrei dentro la notte nera.
    Anche una lepre basterebbe, via!
    Dolce ha la carne pel mio gusto bruto...
    Possibile che tutto abbia perduto
    quel che abbelliva un dì la vita mia?
    È grigio ormai della mia coda il pelo,
    e già la vista mi s'annebbia e oscura,
    sono anni che mia moglie è in sepoltura,
    ed una lepre, un capriolo anelo.
    Vado a caccia di lepri, trotto e sogno
    all'invernale sibilo del vento,
    e ingozzo neve, neve, finché ho spento
    la mia sete, e do l'anima al demonio.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Dici di amarmi

      Dici di amarmi, ma con un sorriso freddo come un'alba di settembre. Mi sorridi, lo vedo, ma il tuo sorriso non mi scalda. Dici di volermi bene, ma il tuo bene non mi abbraccia. Invece questo vorrei da te, un'amore da poter infilare come un morbido, carezzevole, soffice maglione di lana. Ne sei capace!?... Oh, amami davvero!
      Composta giovedì 24 settembre 2009
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        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Lascio a te queste impronte sulla terra
        tenere dolci, che si possa dire:
        qui è passata una gemma o una tempesta,
        una donna che avida di dire
        disse cose notturne e delicate,
        una donna che non fu mai amata.
        Qui passò forse una furiosa bestia
        avida sete che dette tempesta
        alla terra, a ogni clima, al firmamento,
        ma qui passò soltanto il mio tormento.
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          Scritta da: Barbara Brussa
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          A Mario

          Se ti dicessi che ti amo
          direi una infame bestemmia
          perché i fratelli non si amano mai
          eppure è vero; nel fuoco dell'arte
          abbiamo un amore in comune,
          questo non posso dimenticarlo
          e dirti ti amo per un poeta
          assume un significato diverso
          dal volgere umano delle cose.
          Amo i tuoi orizzonti impossibili
          la tua coscienza perfetta
          il tuo volgere ad ogni stagione,
          la tua pennellata distratta
          la tua fiducia in te,
          che è in fondo l'umiltà di Cristo
          che pure era figlio del Padre.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Forse non essere è esser senza che tu sia,
            senza che tu vada tagliando il mezzogiorno
            come un fiore azzurro, senza che tu cammini
            più tardi per la nebbia e i mattoni,

            senza quella luce che tu rechi in mano
            che forse altri non vedran dorata,
            che forse nessuno seppe che cresceva
            come l'origine rossa della rosa,

            senza che tu sia, infine, senza che venissi
            brusca, eccitante, a conoscer la mia vita,
            raffica di roseto, frumento del vento,

            ed allora sono perché tu sei,
            ed allora sei, sono e siamo,
            e per amore sarò, sarai, saremo.
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              Scritta da: Gabriella Stigliano
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La semplicità-vento

              La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
              E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
              Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,
              di finire alla mercé di chi ci sta di fronte.
              Non ci esponiamo mai.
              Perché ci manca la forza di essere uomini,
              quella che ci fa accettare i nostri limiti,
              che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto.
              Io amo la semplicità che si accompagna con l'umiltà.
              Mi piacciono i barboni.
              Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
              sentire gli odori delle cose,
              catturarne l'anima.
              Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
              Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore.
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