Poesie d'Autore migliori


Scritta da: asterisco
in Poesie (Poesie d'Autore)

Sull'amicizia

E un adolescente disse: Parlaci dell'Amicizia.
E lui rispose dicendo:
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
È il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
È la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

E il meglio di voi sia per l'amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.
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    Scritta da: Antonella Marotta
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Svegliandomi il mattino, a volte provo
    sì acuta ripugnanza a ritornare
    in vita, che di cuore farei patto
    in quell'istante stesso di morire.

    Il risveglio m'è allora un altro nascere;
    ché la mente lavata dall'oblio
    e ritornata vergine nel sonno
    s'affaccia all'esistenza curiosa.
    Ma tosto a lei l'esperienza emerge
    come terra scemando la marea.
    E così chiara allora le si scopre
    l'irragionevolezza della vita,
    che si rifiuta a vivere, vorrebbe
    ributtarsi nel limbo dal quale esce.

    Io sono in quel momento come chi
    si risvegli sull'orlo d'un burrone,
    e con le mani disperatamente
    d'arretrare si sforzi ma non possa.

    Come il burrone m'empie di terrore
    la disperata luce del mattino.
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      Scritta da: Elisabetta
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Se non puoi essere un pino sul monte,
      sii una saggina nella valle,
      ma sii la migliore piccola saggina
      sulla sponda del ruscello.
      Se non puoi essere un albero,
      sii un cespuglio.
      Se non puoi essere una via maestra
      sii un sentiero.
      Se non puoi essere il sole,
      sii una stella.
      Sii sempre il meglio
      di ciò che sei.
      Cerca di scoprire il disegno
      che sei chiamato ad essere,
      poi mettiti a realizzarlo nella vita.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Furbi (Clever)

        I furbi scendono la corrente come pesci bianchi
        sulla cresta d'acque blu, oltre le rapide.
        I furbi, con le loro gole e sopracciglia da furbi,
        i loro furbi peli nel naso, entrambe le scarpe allacciate, tutte le tragedie cancellate,
        denti splendenti.
        I furbi non si scompongono. Anche le loro morti sono morti al quadrato, furbi furbi furbi.
        Hanno case migliori, auto migliori, risate migliori.
        Persino i loro incubi sono sogni sgargianti.
        Questi furbi ti siedono di fronte, con un sorriso pulito, che li riempe, financo i capelli sprizzano nitore.
        Quanto ho vissuto e quanti ne ho visti.
        Sapete cos'è davvero la morte?
        È uno di questi furbi rottinculo che ti stringe la mano e ti abbraccia.
        Sapete cos'è davvero la morte?
        Venite a vedermi mentre allungo la carta di credito
        al cameriere disprezzandovi. O peggio.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Quando sento il suo corpo di creta bianca
          e mobile tendersi a palpitare presso il mio,
          è come una marea, quando lei è al mio fianco.

          Disteso davanti ai mari del Sud ho visto
          arrotolarsi le acque ed espandersi
          incontenibilmente
          fatalmente

          nelle mattine e nei tramonti.

          Acqua delle risacche sulle vecchie orme,
          sulle vecchie tracce, sulle vecchie cose,
          acqua delle risacche che dalle stelle
          s'apre come una rosa immensa,
          acqua che va avanzando sulle spiagge come
          una mano ardita sotto una veste,
          acqua che s'inoltra in mezzo alle scogliere,
          acqua che s'infrange sulle rocce,
          e come gli assassini silenziosa,
          acqua implacabile come i vendicatori
          acqua delle notti sinistre
          sotto i moli come una vena spezzata,
          o come il cuore del mare
          in una irradiazione tremante e mostruosa.

          È qualcosa che dentro mi trasporta e mi cresce
          immensamente vicino, quando lei è al mio fianco,
          è come una marea che s'infrange nei suoi occhi
          e che bacia la sua bocca, i suoi seni, le mani.

          Tenerezza di dolore e dolore d'impossibile,
          ala dei terribili
          che si muove nella notte della mia carne
          e della sua come un'acuminata forza di frecce nel cielo.

          Qualcosa d'immensa fuga,
          che non se ne va, che graffia dentro,
          qualcosa che nelle parole scava pozzi tremendi,
          qualcosa che,
          contro tutto s'infrange,
          contro tutto,
          come i prigionieri contro le celle!

          Lei, scolpita nel cuore della notte,
          dall'inquietudine dei miei occhi allucinati:
          lei, incisa nei legni del bosco
          dai coltelli delle mie mani,
          lei, il suo piacere unito al mio,
          lei, gli occhi suoi neri,
          lei, il suo cuore, farfalla insanguinata
          che con le due antenne d'istinto m'ha toccato!

          Non sta in questo stretto altopiano della mia vita!
          È come un vento scatenato!

          Se le mie parole trapassano appena come aghi
          dovrebbero straziare come spade o come aratri!

          È come una marea che mi trascina e mi piega,
          è come una marea, quando lei è al mio fianco!
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            Scritta da: mor-joy
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Non dedicarmi troppo tempo

            Non dedicarmi troppo tempo,
            non pormi tante domande.
            Non sfiorare la mia mano
            con i tuoi occhi buoni, fedeli.

            Non seguirmi in primavera
            lungo le pozzanghere.
            Lo so: una volta ancora, nulla
            verrà fuori da questo incontro.

            Forse pensi: è per superbia
            che non mi vuole amico.
            Non la superbia... l'amarezza
            tiene così alta la mia testa.
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              Scritta da: Davide Bidin
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Poesia

              Il jazz s'è suicidato
              Fate che la poesia non faccia la stessa fine
              Non temiate
              l'aria fredda della notte
              Non date retta alle istituzioni
              quando trasformate i manoscritti in
              arenaria
              non inchinatevi né fate a cazzotti
              per i pionieri di Edith Wharton
              o per la prosa alla nebraska di ursula major
              no, statevene nel vostro giardinetto
              & ridete, suonate
              il trombone di mollica
              & se poi qualcuno vi regala perline
              ebree, marocchine, o vattelappesca,
              addormentatevi con quella collana al collo
              È probabile che facciate sogni più belli
              La pioggia non c'è
              non ci sono più me
              te lo dico io, ragazzo,
              affidabile come la merda.
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