Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Elisa Iacobellis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Ti amo come se mangiassi il pane

Ti amo come se mangiassi il pane
spruzzandolo di sale
come se alzandomi la notte bruciante di febbre
bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto
ti amo come guardo il pesante sacco della posta
non so che cosa contenga e da chi pieno di gioia
pieno di sospetto agitato
ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo
ti amo come qualche cosa che si muove in me quando il
crepuscolo scende su Istanbul poco a poco
ti amo come se dicessi Dio sia lodato son vivo.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Una sera che ero uscito a spasso

    Una sera che ero uscito a spasso,
    a spasso in Bristol Street,
    sul lastrico le folle erano campi
    di grano pronto per la mietitura.

    E lungo il fiume in piena
    udii un innamorato che cantava
    sotto un'arcata della ferrovia:
    "l'amore non ha fine".

    "Io ti amerò, mio caro, ti amerò
    finché la Cina e l'Africa s'incontrino
    e il fiume schizzi sopra la montagna
    e per la strada cantino i salmoni".

    "Io ti amerò finché l'oceano sia
    ripiegato e steso ad asciugare
    e vadano la sette stelle urlando
    come oche in giro per il cielo".

    "Come conigli correvano gli anni
    perché io tengo stretto fra le braccia
    il Fiore delle Età
    e il primo amore al mondo".

    Ma tutti gli orologi di città
    si misero a vibrare e rintoccare:
    "Oh, non lasciarti illudere dal Tempo,
    non puoi vincere il Tempo".

    "Nelle tane dell'Incubo,
    dove Giustizia è nuda,
    dall'ombra il Tempo vigila
    e tossisce se ha voglia di baciare".

    "Tra emicranie e in ansia
    vagamente la vita cola via
    e il Tempo avrà vinto la partita
    domani o ancora oggi".

    "In molte verdi valli
    si accumula la neve spaventosa;
    il Tempo spezza le danze intrecciate
    e dell'alteta lo stupendo tuffo".

    "Oh, immergi nell'acqua le tue mani,
    giù fino al polso immergile
    e guarda, guarda bene nel catino
    e chiediti che cosa hai perduto".

    "Nella credenza scricchiola il ghiacciaio,
    il deserto sospira dentro il letto
    e nella tazza la crepa dischiude
    un sentiero alla terra dei defunti".

    "Dove i barboni vincono bei soldi
    e il Gigante fa le moine a Jack
    e l'Angioletto è un nuovo Sacripante
    e Jill finisce giù lunga distesa".

    "Oh, guarda, guarda bene nello specchio,
    guarda nella tua ambascia;
    la vita è ancora una benedizione
    anche se benedire tu non puoi".

    "Oh, rimani, rimani alla finestra
    mentre bruciano e sgorgano le lacrime;
    tu amerai il prossimo tuo storto
    con il tuo storto cuore".

    Era tardi, già tardi quella sera,
    loro, gli amanti, se ne erano andati;
    tutti i rintocchi erano cessati
    e il gran fiume correva come sempre.
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      Scritta da: Elisabetta
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Nozze

      Sposo beato, le nozze dei tuoi sogni
      sono compiute. È tua
      la fanciulla che ami.

      O sposa, tu sei
      tutta grazia: i tuoi occhi
      son dolci, il bel viso
      è tutto amore...

      O sposo,
      felice sposo,
      noi fanciulle canteremo
      questa notte,
      il tuo amore e la tua sposa
      profumata di viola,
      canteremo questa notte...
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        Scritta da: Paul Mehis
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Lo trovarono che camminava lungo l'autostrada
        tutto rosso
        sul davanti
        aveva preso un barattolo arrugginito
        e si era tagliato l'organo
        sessuale
        come a dire:
        visto cosa mi avete
        combinato? Tanto vale che vi prendiate
        il resto.

        E un pezzo lo mise
        in una tasca
        un pezzo
        in un'altra
        e fu così che lo trovarono,
        mentre
        tirava di lungo.

        Lo affidarono
        ai dottori
        che cercarono
        di ricucirgli
        i pezzi
        ma i pezzi stavano
        benissimo
        così
        com'erano.

        Io penso certe volte a tutta la gran
        figa
        abbandonata
        ai mostri
        della terra.

        Forse era la sua protesta
        contro questo
        o la sua protesta
        contro
        tutto.

        Una Marcia alla Libertà
        fatta da un uomo solo
        che non ha mai trovato posto
        tra
        le critiche dei concerti
        e le classifiche
        del baseball.

        Dio, o qualcuno,
        lo
        benedica.
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          Scritta da: mor-joy
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Fantasia

          Lascia sempre vagare la fantasia,
          È sempre altrove il piacere:
          E si scioglie, solo a toccarlo, dolce,
          Come le bolle quando la pioggia picchia;
          Lasciala quindi vagare, lei, l’alata,
          Per il pensiero che davanti ancor le si stende;
          Spalanca la porta alla gabbia della mente,
          E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Chiedo silenzio

            Ora, lasciatemi tranquillo
            Ora, abituatevi senza di me.
            Io chiuderò gli occhi.
            E voglio solo cinque cose,
            cinque radici preferite.
            Uno è l'amore senza fine.
            La seconda è vedere l'autunno.
            Non posso vivere senza vedere che le foglie
            volino e tornino alla terra.
            La terza è il grave inverno,
            la pioggia che ho amato, la carezza
            del fuoco nel freddo silvestre.
            La quarta cosa è l'estate
            rotonda come un'anguria.
            La quinta cosa sono i tuoi occhi.
            Matilde mia, bene amata,
            non voglio dormire senza i tuoi occhi,
            non voglio esistere senza che tu mi guardi:
            io muto la primavera
            perché tu continui a guardarmi.
            Amici, questo è ciò che voglio,
            È quasi nulla e quasi tutto.
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