Poesie d'Autore migliori


in Poesie (Poesie d'Autore)
Spesso la vita è soltanto luce
che sfavilla nei colori della gioia
e ride e non chiede di coloro
che soffrirono, che perirono.

Il mio cuore però sta sempre dalla parte di coloro
che nascondono il dolore
e si ritirano alla sera nella camera
per piangere di struggimento.

So che tanti stanno errando
angosciati e sofferenti,
tutte le loro anime chiamo sorelle
e do loro il benvenuto.

So che piangono di sera
chinati su mani bagnate,
vedono soltanto pareti oscure
e non lo splendore di luci.

Portano però di nascosto,
persi ed inconsapevoli,
la dolce luce dell'amore
per tenebre e pene.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Arrivederci fratello mare

    Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
    arrivederci fratello mare
    mi porto un po' della tua ghiaia
    un po' del tuo sale azzurro
    un po' della tua infinità
    e un pochino della tua luce
    e della tua infelicità.
    Ci hai saputo dir molte cose
    sul tuo destino di mare
    eccoci con un po' più di speranza
    eccoci con un po' più di saggezza
    e ce ne andiamo come siamo venuti
    arrivederci fratello mare.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      La Chimera

      Non so se tra rocce il tuo pallido
      viso m'apparve, o sorriso
      di lontananze ignote
      fosti, la china eburnea
      fronte fulgente o giovine
      suora de la Gioconda:
      o delle primavere
      spente, per i tuoi mitici pallori
      o Regina o Regina adolescente:
      ma per il tuo ignoto poema
      di voluttà e di dolore
      musica fanciulla esangue
      segnato di linea di sangue
      nel cerchio delle labbra sinuose,
      regina de la melodia:
      ma per il vergine capo
      reclino, io poeta notturno
      vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,
      io per il tuo dolce mistero
      io per il tuo divenir taciturno.
      Non so se la fiamma pallida
      fu dei capelli il vivente
      segno del suo pallore,
      non so se fu un dolce vapore,
      dolce sul mio dolore,
      sorriso di un volto notturno:
      guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti
      e l'immobilità dei firmamenti
      e i gonfii rivi che vanno piangenti
      e l'ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti
      e ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti
      e ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.
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        Scritta da: Eclissi
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Scritto sulla sabbia

        Che il bello e l'incantevole
        Siano solo un soffio e un brivido,
        che il magnifico entusiasmante
        amabile non duri:
        nube, fiore, bolla di sapone,
        fuoco d'artificio e riso di bambino,
        sguardo di donna nel vetro di uno specchio,
        e tante altre fantastiche cose,
        che esse appena scoperte svaniscano,
        solo il tempo di un momento
        solo un aroma, un respiro di vento,
        ahimè lo sappiamo con tristezza.
        E ciò che dura e resta fisso
        non ci è così intimamente caro:
        pietra preziosa con gelido fuoco,
        barra d'oro di pesante splendore;
        le stelle stesse, innumerabili,
        se ne stanno lontane e straniere, non somigliano a noi
        - effimeri-, non raggiungono il fondo dell'anima.
        No, il bello più profondo e degno dell'amore
        pare incline a corrompersi,
        è sempre vicino a morire,
        e la cosa più bella, le note musicali,
        che nel nascere già fuggono e trascorrono,
        sono solo soffi, correnti, fughe
        circondate d'aliti sommessi di tristezza
        perché nemmeno quanto dura un battito del cuore
        si lasciano costringere, tenere;
        nota dopo nota, appena battuta
        già svanisce e se ne va.

        Così il nostro cuore è consacrato
        con fraterna fedeltà
        a tutto ciò che fugge
        e scorre,
        alla vita,
        non a ciò che è saldo e capace di durare.
        Presto ci stanca ciò che permane,
        rocce di un mondo di stelle e gioielli,
        noi anime-bolle-di-vento-e-sapone
        sospinte in eterno mutare.
        Spose di un tempo, senza durata,
        per cui la rugiada su un petalo di rosa,
        per cui un battito d'ali d'uccello
        il morire di un gioco di nuvole,
        scintillio di neve, arcobaleno,
        farfalla, già volati via,
        per cui lo squillare di una risata,
        che nel passare ci sfiora appena,
        può voler dire festa o portare dolore.
        Amiamo ciò che ci somiglia,
        e comprendiamo
        ciò che il vento ha scritto
        sulla sabbia.
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          Scritta da: Fiorella Cappelli
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Fiume da fiume

          Si pasce di se il fiume, bruca
          serpeggiando
          le sue
          quasi essiccate sgorature,
          visita
          le sue
          quasi aride pozzanghere,
          si trascina ai suoi già putridi ristagni
          finche, poco più oltre
          un poco lo confortano
          misteriosi trasudamenti,
          lo irrorano frescure,
          umori, vene
          dal più profondo
          del suo cuore sotterraneo
          ed eccolo
          rinasce esso dalle secche,
          ora, si lascia dietro la sassaia
          della sua quasi estinzione
          per il suo nuovo cammino -
          si muove verso se stesso il fiume,
          si sposta dentro il suo cangiante bruco
          ed entra, fiume nuovo
          uscito dalle sue ceneri
          nei luoghi dove opera
          la primavera e non c'è
          fiore né gemma, non c'è ancora
          ma c'è quella radiosa incandescenza
          di luce e opacità nel bianco dell'aria,
          c'è, ed ecco si diffonde, quella trepidante animula
          e quel chiaro sopra la linea degli alberi,
          quel già più festoso scintillamento delle acque.
          C'è tutto "quello". E c'è
          lui fiume,
          ne vibra intimamente
          il senso. C'è questo, c'è prodigiosamente.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Luce, mia luce!

            Luce, mia luce!
            Luce che inondi la terra
            luce che baci gli occhi
            luce che addolcisce il cuore!

            Amore mio, la luce danza
            al centro della mia vita
            la luce tocca le corde del mio amore.

            Il cielo si spalanca
            il vento soffia selvaggio
            il riso passa sopra la terra.
            Le farfalle dispiegano le loro ali
            sul mare della luce.
            Gigli e gelsomini sbocciano
            sulla cresta delle sue onde.

            Amore mio, la luce s'infrange
            nell'oro delle nubi
            e sparge gemme in gran copia.
            Gioia e serenità si diffondono
            di foglia in foglia senza limiti.
            Il fiume del cielo
            ha superato le sue sponde
            e inonda di felicità la terra.
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              Scritta da: Sonia Dem.
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La chiesa del silenzio

              La più bella Ave Maria, l'ho cantata in una chiesa vuota...
              su un altare profumato di mimosa...
              mentre evocavo pensieri
              e cingeva desideri.

              E ho cantato di me nel silenzio...
              forgiando autunni in un cielo immenso...

              e pregavo di appassire...
              come foglia che cade dal ramo...
              per non sentire t'amo, dalla bocca di nessuno...
              "Nessuno che non fosse lui che Amo".

              La più bella poesia...
              l'ho scritta in mezzo a un rovo
              tra le sbarre di un dolore lacerante più del fuoco,
              consumato a poco a poco...
              dentro i margini di un giuoco.

              E tremavo di malinconia...
              usignoli e falchi portavano via la storia mia...
              "Occorreva un grande amore per amarci"
              l'abbiam Fatto...
              ora cosa resta alle mie ore...
              in questo lento naufragare del mio cuore!
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                Scritta da: Eclissi
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Temporale

                Nella montagna nera
                il torrente delira a voce alta
                a quella stessa ora
                avanzi tra precipizi
                nel tuo corpo sopito
                Il vento lotta al buio col tuo sogno
                boscaglia verde e bianca
                quercia fanciulla quercia millenaria
                il vento ti sradica e trascina e rade al suolo
                apre il tuo pensiero e lo disperde
                Turbine i tuoi occhi
                turbine il tuo ombelico
                turbine e vuoto
                Il vento ti spreme come un grappolo
                temporale sulla tua fronte
                temporale sulla tua nuca e sul tuo ventre
                Come un ramo secco
                il vento ti sbalza
                Nel tuo sogno entra il torrente
                mani verdi e piedi neri
                rotola per la gola
                di pietra nella notte
                annodata al tuo corpo
                di montagna sopita
                Il torrente delira
                fra le tue cosce
                soliloquio di pietre e d'acqua
                Sulle scogliere
                della tua fronte passa
                come un fiume d'uccelli
                Il bosco reclina il capo
                come un toro ferito
                il bosco s'inginocchia
                sotto l'ala del vento
                ogni volta più alto
                il torrente delira
                ogni volta più fondo
                nel tuo corpo sopito
                ogni volta più notte.
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