Poesie d'Autore


Scritta da: Marco Giannetti
in Poesie (Poesie d'Autore)

distonie

Quanti ricordi spremuti
in un succo d arancia
bevuto troppo in fretta
di cui a malapena
assaporo il gusto.
E quando spalanco la finestra su di loro,
riaffiorano un p0' sfocati
ma identici a come avrei voluto
fossero stati e non a come invece
realmente sono
Quante distome in questa musica
difficile da interpretare
Variazioni sul tema tante
ma nessuna significativa
e tutte concepite per un solo scopo
vivere infinite illusioni
Ho provato a crederci
anche quando ho incontrato te,
unica vera gioia
consumata troppo tardi
E il fuori tempò diventa
il tormentone della mia esistenza.
Composta martedì 23 luglio 2013
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    Scritta da: Ludo Criacci
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Nessuna come te

    Nessuna donna è come te
    capace di animare le mie giornate tristi e buie
    con parole tenui ed essenziali
    piacevole sensazione che cura le ferite dell'anima.
    Quando ti avvicini desiderosa di attenzioni
    sfiori il record della compostezza
    perché sai essere delicata e sensibile
    fresco venticello di erba appena tagliata...
    Sei incredibile quando ti lasci toccare
    tenere smorfie di piacere compaiono sulle tue guance arrossite
    e mentre svaniscono le ultime tracce d'incertezza
    vagano liberamente i miei pensieri...
    Quando, infine, ti concedi, è bello sentire i tuoi bisbigli e gemiti
    frantumare quel complice silenzio
    e pervasi da fremiti d'eccitazione e dolcezza
    nessuna come te sa farmi dire: "Ti amo!"
    Composta sabato 20 luglio 2013
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      Scritta da: Marco Giannetti
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      L'amore arpionato non trova la nostalgia di sciogliersi nel pianto
      e vive di un'emozione che potrebbe essere l'ultima nell'infinità arcana di baci che riparano le ore vuote e inutili da gelida solitudine.
      Un giro di valzer scandisce il ricordo del tempo già vissuto mentre l'illusione stesa sotto fili di pioggia disseta gli acerbi domani, come una fonte d'acqua ritempra il bibulo e stremato viandante.
      Introduci i tuoi giorni di esitante presente come perle crumate dentro un filo ininterrotto. E attendi il giorno, con estrema fatica, dove tutto apparirà lontano
      ma puro, inesplorato come se un miraggio s'avvicinasse
      un'avventura propizia si apprestasse.
      La morte raffrignerà il tuo corpo lacerato dalla vita!
      Composta venerdì 19 luglio 2013
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        Scritta da: Marco Giannetti
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Al risveglio una mattina di primavera

        AI risveglio una mattina di primavera inoltrata vedo foschia mentale addensarsi intorno a me e nessun vento o brezza diradarla. Neanche il nuo cane esprime vendetta, come sarebbe giusto chiedersi a questo punto perché la vita ha un senso verticale dalla mattina alla sera, mentre di notte arrendersi all'oblio orizzontale
        [del sonno
        che tutto fa apparire più placato.
        L'aria rarefatta abbassa le mie già tenui difese
        [immunitarie
        che hanno sfrondato la soglia minima di resistenza.
        Così niente è perduto, e la quercia centenaria del cortile dovrà attendere ancora tempo prima di avermi appesa ad uno dei suoi solidi arbusti.
        Composta venerdì 19 luglio 2013
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          Scritta da: Michele Gentile
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Incontro

          Tra le fiamme di un vespro
          nel vorticoso danzar di foglie spente
          ti vidi.
          Quando infine il furente mare
          fagocitò il dì soave
          ti pensai.
          Forte, di amori tramontati e mai anelati
          a disegnar il volto tuo tra stelle e luna
          mi ritrovai.
          Ora torno fin su alla rocca
          all'ombra di bastioni in lotta
          con un tempo avido di rovine
          vittima predestinata d'ignara fiera.
          Ti cerco vita mia
          ti supplico...
          spettro amabile
          in un effluvio di limoni e pioggia
          forse, d'invidiata Siris
          fosti tu la più inclemente tra le dee.
          Composta giovedì 18 luglio 2013
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            Scritta da: Michele Gentile
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            In fondo al mare

            Quante creature strane,
            particolari
            nel ventre del mare.
            Una
            più di tante altre
            mantiene un vivido colore
            una sostanza oramai
            assuefatta alla mancanza di luce,
            alla prepotente pressione
            che deve patire.
            Senza lisca, squamato
            ancorato agli abissi...
            laggiù riposa il cuore mio
            da quando l'hai lasciato.
            Composta giovedì 18 luglio 2013
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              Scritta da: Michele Gentile
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Nel vento

              E giungesti a me
              come di brezze un capriccio,
              arrendevole sorriso
              quando ti donai una rosa.
              Rossa
              come i vespri
              come sangue...
              il cuore mio.
              Accettasti le mie promesse
              fremente di vita,
              all'ombra di un abbraccio
              le tue labbra si schiusero.
              Nel vento, ora
              come petali
              le tue carezze volan via
              e quella rosa
              rossa
              come i vespri
              come sangue
              a nessuna mai
              più donerò.
              Composta giovedì 18 luglio 2013
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                Scritta da: Gabriella Stigliano
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                IO

                Son forestiera in questa terra
                che giace profonda sotto il mare pressante,
                lo sguardo del sole penetra con raggi spirali
                e l'aria mi scorre tra le mani.
                Mi dissero che ero nata in cattività -
                qui non c'è nessun volto familiare.
                Ero forse un sasso che qualcuno ha gettato qui sul fondo?
                Ero forse un frutto troppo pesante per il ramo che lo sosteneva?
                Sono qui in agguato ai piedi dell'albero che mormora,
                come fare per risalire i lubrici tronchi?
                Lì in cima convergono le ondeggianti corone,
                lì voglio sedermi e sbirciare
                il fumo che sale dai comignoli della mia terra.
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                  Scritta da: Marco Giannetti
                  in Poesie (Poesie d'Autore)
                  Se il tuo Dio è bambino di strada
                  umiliato, maltrattato, assassinato,
                  bambina, ragazza, donna violentata, venduta, usata,
                  omosessuale che si dà fuoco senza diritto di esistere,
                  handicappato fisico, mentale, compatito,
                  prostituta dell'Africa, dei Paesi dell'est,
                  che tenta di sfuggire la fame e la miseriac reata dai nostri stessi Paesi,
                  transessuale deriso e perseguitato,
                  emigrato sfruttato e senza diritti,
                  barbone senza casa né considerazione,
                  popolo del Terzo mondo al di sotto della soglia di povertà,
                  ragazza mai baciata, giovane senza amore,
                  donna e uomo cancellati in carcere,
                  prigioniero politico che non svende i suoi ideali,
                  ammalato di Aids accantonato,
                  vittima di sacre inquisizioni,
                  roghi, guerre, intolleranze religiose,
                  indigeno sterminato dall'invasione cattolica dell'America,
                  africano venduto come schiavo a padroni cristiani,
                  ebreo, rom, omosessuale o altro dissidente
                  sterminato ad Auschwitz e negli altri lager nazisti
                  o nei gulag sovietici,
                  morto sul lavoro sacrificato alla produzione,
                  palestinese, maya o indigeno derubato della sua terra,
                  vittima della globalizzazione;
                  se il tuo Dio ti spinge a condividere con loro
                  ciò che hai e ciò che sei,
                  a difendere i diritti degli omosessuali e degli handicappati,
                  a rispettare quelli che hanno altre religioni e opinioni,
                  a stare dalla parte degli ultimi
                  a preferire loro all'oppressore
                  che vive nei fasti di palazzi profani o sacri,
                  viaggia con aerei privati,
                  viene ricevuto con gli onori militari
                  e osannato dalle folle;
                  se egli considera la terra e i beni
                  non come privilegio di alcuni, ma come proprietà di tutti,
                  se ama ricchi e oppressori
                  strappando loro le ingiustizie che li divorano come cancro
                  togliendo il superfluo rubato
                  e rovesciando i potenti dai loro troni sacri o profani,
                  se non gli piacciono le armi, le guerre e le gerarchie,
                  se non fa gravare, come i farisei,
                  pesi sugli altri che lui stesso non può portare,
                  se non proibisce il preservativo che ostacola la diffusione dell'Aids,
                  se ha rispetto per chi vive delle gravidanze non desiderate,
                  se non impone alle donne le sue convinzioni sull'aborto
                  ma sta loro vicino con amore e solidarietà,
                  se non è maschilista e non discrimina le donne,
                  se non toglie alle persone non sposate il diritto di amare,
                  se non consacra la loro subordinazione,
                  se non impone nulla, ma favorisce la libertà di coscienza,
                  se rispetta gli altri dei e le altre dee,
                  se non pensa di essere il solo vero Dio,
                  se non è convinto di avere la verità in tasca e cerca con gli altri;
                  se è umile, tenero, dolce, a volte smarrito e incerto,
                  se si arrabbia quando è necessario
                  e butta fuori dal tempio commercianti e sacri banchieri,
                  se ama madre terra, piante, animali, fiori e stelle;
                  se è povero tra i poveri,
                  se annuncia a tutti il vangelo di liberazione degli oppressi
                  e ci libera da tutte le religioni degli oppressori;
                  allora qualunque sia il suo nome, il suo sesso, la sua etnia
                  il colore della pelle, nera, gialla, rossa o pallida,
                  qualunque sia la sua religione, animista, cattolica, protestante,
                  induista, musulmana, maya, valdese, shintoista,
                  ebrea, buddista, dei testimoni di Geova,
                  Chiesa dei santi degli ultimi giorni,
                  di qualsiasi Chiesa o setta
                  non m'importa
                  egli sarà anche il mio Dio
                  perché manifestandosi negli ultimi
                  è Amore con l'universo delle donne e degli uomini,
                  nello spazio e nel tempo
                  e con la totalità dell'essere,
                  amore cosmico
                  che era, sta e viene
                  nell'amore di tutte le donne e di tutti gli uomini,
                  nei loro sforzi per la giustizia, la libertà, la felicità e la pace.
                  Composta martedì 16 luglio 2013
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