Poesie d'Autore


Scritta da: Urszula Gajowniczek
in Poesie (Poesie d'Autore)
Vorrei andare con voi, a fare un passeggiata,
sfiorare la vostra mano
in nubi reali ascoltare suoni di violino
essere una consolazione per voi, il sole e la gioia
oasi di pace di acqua viva in un dono fatto dal più puro bianco
condividere tutto
voglio essere per voi un fiore che fiorisce sempre in un giardino di calde parole
voglio credere ancora nelle favole...
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    Scritta da: Urszula Gajowniczek
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Vieni con me dove i fiori hanno una voce
    vieni con me dove si possono raggiungere le stelle
    vieni con me dove il sole è qualcuno
    vieni con me dove i pianeti dormono vicino sogni
    vieni con me dove c'è pace eterna
    dove si può ammirare il mondo incantato
    dove si sente la linfa del canto
    vieni con me li
    dove il vento gioca con le gocce di pioggia
    vieni con me ad amare il mondo...
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      Scritta da: Antonio Prencipe
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Hai scelto il mare nero

      Un chiosco in riva al mare
      ospitava l'aspettata festa...
      Era il giorno del suo compleanno,
      regali e auguri sul tavolo di cristallo...
      Il suo Matrimonio incombeva.
      Sguardo da guerriera innamorata.
      Occhi verdi di pantera.
      Capelli grano oro.
      Francesca beveva vino mentre la luna rossa
      cadde in acqua facendo rumore...
      Si spense la candela di un altro anno
      che se ne va rubando l'Alba
      di questa triste lontananza.
      Urlò il mare...
      Un urlo acuto che squarciò i sassi
      e derise gli angeli.
      Un corpo galleggiava, il viso nell'acqua
      cercava l'ultimo respiro di Vita.
      Tra le dita un anello dorato...
      Negli occhi spenti la luce cercava
      il bianco della morte prendere il sopravvento.
      Pianse Francesca la ragazza
      era sua amica, era la festeggiata...
      Amava un uomo che l'aveva tradita.
      Scelse l'egoismo, la via della persa speranza.
      Addio...
      Il Matrimonio l'attendeva...
      Abito bianco di seta, rose bianche
      sul tappeto rosso...
      Lei dopo la violenza carnale che colpì
      sua sorella dalle mani nude del suo uomo
      amato più dell'aria che essa respirava
      spiò dietro la porta della morte,
      la disperazione, la vergogna
      e l'odio per quell'uomo la quale lei
      aveva rinunciato a tutto la portarono
      nelle mani di quella morte maledetta...
      Amavi ed ora il tuo amore
      ti ha lasciato affogare nel mare nero
      come i baci e le promesse che lui ti donò.
      La troverà la sera dispersa nei tramonti.
      Il poeta racconta il dolore
      che sulla strada tortuosa incrocia
      attraverso chi intravede i suoi sguardi...
      Il poeta non teme la morte.
      Composta lunedì 12 dicembre 2011
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        Scritta da: Stefania Fiore
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Figlio di cento madri

        Figlio di cento madri,
        ecco quel che sei stato.
        Ed ognuna era la madre che volevi,
        il conforto al tuo pianto soffocato.
        Ed ognuna era la donna che cercavi,
        volto di un sogno al risveglio abbandonato.
        Ora che ti rallegri nel vedermi
        e lasci alle mie mani ogni tua cura
        vuoi stringermi forte e non lasciarmi,
        e cancellare dal cuore la paura.
        Ora,
        che nei tuoi occhi c'è solo meraviglia
        per quest'ultima madre
        che è tua figlia.
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          Scritta da: Vellise
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          L'albero occidentale

          Poiché ero l'albero più occidentale del giardino
          per ultimo mi scuotevo di dosso la fredda rugiada
          nebbia e noia via dai miei rami lentamente strisciavano
          e nessuno al mio risveglio applaudiva
          ché i miei compagni erano da tempo gloriosi nella luce.
          Ma la sera su me emigravano gli uccelli
          che l'ombra sgomentava da ogni altro verde asilo
          lungo e dolce da me s'alzava il canto
          avidi gli occhi degli uomini mi fissavano, mentre
          ero avvolto dal sole nell'amoroso addio
          e brillavo come una torcia sul mondo spento.
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            Scritta da: Gabriella Bellino
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Chicchi di grano

            E così fu
            che la poesia
            salvò il Mondo.
            Un verso dopo l'altro
            usciti come chicchi di grano
            da una bocca muta
            ma con un cuore sazio
            di aver visto cose
            che doveva raccontare
            per non andare incontro
            al rischio di scoppiare.
            E allora quale bomba
            è quella lanciata
            da un verso qua e là
            che non fa rumore
            ma spinge più in là
            gli animi che travolge
            come un fiume in piena
            senza far vittime
            servendo solo ad annaffiare
            quelle vite stanche
            delle solite chiacchiere,
            ma non stanche
            di stare a guardare
            l'alba di un giorno
            che fino ad allora
            potevano solo sognare.
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              Scritta da: Gabriella Bellino
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Coda di rondine

              Quando
              potrò vedere il Mondo
              da quelle nuvole
              che tanto affascinano
              il mio pensiero?
              Per guardare
              le rondini negli occhi
              mentre vedo scorrere lontano
              una vita che non mi appartiene
              e che forse
              non mi è mai appartenuta
              essendo stata presa per mano
              da una follia
              estranea a questo Mondo
              per antonomasia
              che teneva stretta nell'altra
              le parole,
              diventate poesia
              tra le mani di un'inesperta
              con la sola voglia di volare
              che l'accompagna da sempre
              delineando un'incoscienza
              che prende coscienza
              tra le pieghe di un Mondo
              che si apre a ventaglio
              per soffiare su quelle nuvole
              e trasformarle in parole
              quando al posto dei piedi
              si ha una coda di rondine
              che se non fa primavera
              di certo guarda
              oltre l'orizzonte.
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                Scritta da: Carol Raiola
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Riflesso

                Ti penserò perché sei aria per me
                Ti penserò perché ho preso batoste da te
                un bellissimo spreco di tempo...
                una visuale con riflessi di sole
                e di nuovi orizzonti...
                un temporale, un uragano che tuona
                un arcobaleno che splende
                un alba che nasce
                ed una notte senza sonno
                ... ascolta ancora
                la mia voce,
                quella del cuore
                rimbomba nell'anima come una spada inflitta
                per te,
                che ancora non capisci
                dove ferisci... mai lo capirai...
                un pugnale nel cuore...
                la tua vera natura è punire
                chi ha ali e vola
                mentre tu gasi sulla moto per sfuggire
                alle realtà della vita.
                L'amore è guardarsi negli occhi
                con i nostri riflessi
                ed affrontare le sfide
                del destino insieme...
                Chi fugge non potrà mai gustare
                il tutto...
                Composta martedì 13 dicembre 2011
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                  Scritta da: giosc
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Fede Mancata

                  All'altare la lasciai
                  non se l'aspettava
                  un no e la rifiutai

                  semplicemente
                  come fosse niente
                  per lei che mente

                  non lo sapevo sai
                  quel giorno raggelai
                  lui fece complimenti

                  ridendo a stretti denti
                  è l'ex mi son fidato
                  ma è un cane, sia dannato

                  da tonno c'è cascata
                  a letto l'ha portata,
                  che bella nauseata

                  pensai, così non vale
                  ti mando all'ospedale
                  un pugno nella pancia

                  te la farò pagare
                  non porgo neanche il dito
                  l'anello l'ho perduto

                  mi disse mi dispiace
                  qualcosa l'ho capita
                  sei tu quello che amo

                  ma vaffan te lo dico
                  ma solo qua davanti
                  a parenti, amici e santi-.
                  Composta martedì 13 dicembre 2011
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                    Scritta da: 164gio51vi
                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Gli uomini occasionali

                    Gli uomini occasionali non mi derubano
                    Anche se rovistano con dita accanite
                    Nelle pieghe del corpo mio giovane
                    Come in portafoglio da qualcuno perso.
                    Gli uomini occasionali non mi tradiscono
                    Dimenticano sia il nome che il viso mio.
                    Arrivano, e poco prendono, e poco danno.
                    Si vestono e... semplicemente se ne vanno.
                    Gli uomini occasionali non chiedono fedeltà.
                    Nel loro viaggio verso le stazioni prossime,
                    gli occasionali restano occasionali.
                    Si toccano, s'infiammano e bruciano.
                    Composta martedì 13 dicembre 2011
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