Poesie d'Autore


Scritta da: Pietro Nigro
in Poesie (Poesie d'Autore)

Forse i fiori mi sogneranno

Un guscio di carne cerca stasera la mia anima
rigido fiore al bacio di farfalla
e semina tra inconsapevoli sentieri miraggi
oro che bagna le rive rifatte forse perdute a chi visse.
Spezzerò arcobaleni e mi laverò i pensieri nei vergini colori
come un Van Gogh rifarò nuove terre atemporali
nuove stelle d'afferrare con mano
silenti saette in sere d'agosto
un gioco d'indovini
è rimasto un perché al di sotto degli abissi
il batiscafo non serve
non strisciano le alghe sulla pelle
una scatola chiusa senza una chiave per aprirla.
Forse i fiori mi sogneranno su cime colorate
e i cieli apriranno squarci di futuro
le chimere converseranno con i miei sogni
e il gabbiano sorvolerà mondi ignorati;
altro non resta che alzare lo sguardo al cielo
la mente assorta a riguardar le stelle.
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    Scritta da: Antonio Prencipe
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Aliti bianchi

    L'ironia della notte è il trovar
    l'anima atea scalza per casa che prega
    l'assenza di un cuore pulsante
    nel corpo arido di vento.
    Dio necessita di anime innocenti in paradiso
    ecco perché prende con se le anime
    dei bimbi colpevoli di essere nati...
    Loro soffrono prima di conoscere
    gli aliti bianchi della morte inutile.
    La sofferenza non è mai innocente...
    Coloro che soffrono non sono mai
    "anime innocenti" ma anime dannate tradite
    da colui che a mani nude ripulirà
    i peccati mai commessi.
    Fermare il fuoco che brucia
    un corpo deturpato da un petalo di rosa.
    Gelare i sentimenti di un essere
    insano come me nell'oblio
    di un sogno irraggiungibile.
    Puntare una pistola sul capo martoriato
    di un angelo clandestino.
    Strapparsi le ali e venderle al demonio.
    E poi saltare dalla montagna
    di cielo più alta senza più vita in tasca
    e tornare tra le tue braccia
    Amore suicida di tiepide mancanze.
    Quanto costa naufragare negli sbagli
    incostanti di un ragazzo vivo
    per paura di non morire.
    Quanto vale una rinascita se la vita
    non scommette un po' sul
    dolore di un mare morente.
    Composta mercoledì 28 dicembre 2011
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      Scritta da: Urszula Gajowniczek
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      L'odore del mare

      delizioso profumo del silenzio eterno, immensità nell'immensità senza tempo
      un mare colmo di sentimenti mi tocca delicatamente
      il sussurro del vento carezza la mia malinconia.

      le onde si innalzano come un migliaio di commi sulla luna
      onde gentili cullano mia anima
      fonte di vita, scrigno di tesori
      grande e immenso nella mia anima
      nel mio mare.
      Composta domenica 25 dicembre 2011
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        Scritta da: Antonio Boggio
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Tu, continuerai a non averne idea... io, le parole

        Un affettuoso sentore
        avvolge le mie membra,
        mentre la nave disegna una scia
        nel mare e, come per tutti,
        svanirà nel blu profondo.
        Un tenero amore conduce a te
        i miei pensieri
        sempre più ostili alla mia condotta.
        Tu, sempre più importante...
        sempre più lontana, virtuosa.
        Io, poco di buono...
        bevo dell'ottimo vino
        sputtanando quei due soldi
        che restano,
        privandoti di un pensiero.
        Consumo quel poco di buon senso
        nelle ore più deserte,
        nei banconi meno frequentati.
        Vorrei strappare quello
        che è stato ieri e
        lasciare un foglio bianco
        sotto la tua porta,
        un filo di voce
        che giunga a sussurrarti...
        Sono incapace di amarti...
        Sono incapace di
        sopravvivere persino con me stesso.
        E il mare continua,
        come con uno straccio
        su una lavagna,
        a dissolvere le linee
        bianche appena tracciate,
        le linee bianche
        che a ritroso
        mi avrebbero riportato da te.

        Il vento si prende i pensieri
        gettandoli sul nulla,
        spargendoli tra le particelle
        che compongono l'aria,
        nel fumo del tabacco,
        si spandono nella sabbia
        tra i coralli e i vetri levigati o
        muoiono, come muore
        la sete, al calar della sera.
        Tu, continuerai a non averne idea...
        io, le parole.
        Composta martedì 10 luglio 2007
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Persa in te...

          Dove sono e cosa sono
          non riconosco più la voce
          i miei tratti sono diventati luce
          quella che m'illumina quando incontra il tuo sguardo
          ogni giorno ringrazio il momento che ti ho dato un bacio
          ringrazio l'attimo che ho respirato con te la stessa aria
          senza quel per caso non ti avrei incontrato
          ora sono persa nei tuoi gesti
          nelle pieghe del tuo viso
          che ho imparato a memoria
          i tuoi capelli diventati bianchi insieme ai miei
          ed è un miracolo ancora che ci lega e ci tiene stretti
          e non solo in un fisico abbraccio
          ci lega la complicità di sempre ed una passione immensa
          prima arrivava solo l'emozione di un amplesso
          ora basta solo l'intenzione ed è forse anche di più lo stesso.
          Banale chiamarlo solo amore...
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            Scritta da: Franco Mastroianni
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Sai amore... molte volte le giornate ci confondono il sentire
            tra le corse indaffarate nella fretta del volere
            quotidiano che si mescola al domani
            desideri che vorresti... già toccare con le mani
            sai amore... molte volte le parole... quelle che ci fan volare
            cercano il momento giusto per poter farsi sentire
            ma le corse indaffarate della fretta... ne distorcono il gioire.
            Composta sabato 24 dicembre 2011
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              Scritta da: Leonardo Cantoro
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Similitudine di me stesso

              Io fiore di campagna
              nato da un piccolo seme
              trasportato dal vento qua e là.
              Mi alzai. E gridai il mio nome tra l'erba alta.
              Le piogge primaverili diedero vita alle mie prime foglie;
              il vento mi diede la forza per resistere a lungo
              e il sole la speranza di fiorire ancora!

              Non pioveva da giorni
              e c'era solo un contadino
              dall'altra parte del prato
              che poteva darmi salvezza,
              ma egli non aveva acqua
              per potermi dissetare,
              bensì una falce.

              ... Io caddi a terra
              con gran dolore
              vedendo della mia vita
              contate le ore!...

              Dopo tanto tempo scese la pioggia
              e io ebbi la forza di crescere nuovamente,
              alzai grandi steli e foglie
              con bellissimi fiori
              e così rimasi, fisso per terra,
              in attesa che le belle farfalle si facessero vive,
              e così fu!
              Io ero vita! Ero nutrimento per le piccole creature,
              sentivo che donare era un gesto bellissimo
              e il mio cuore si riempiva di gioia.

              Ma adesso, come allora, non piove più
              da giorni, mesi, anni.
              Ed io aspetto, aspetto da tanto.
              In ricordo di quel seme che mi diede la vita,
              di quelle farfalle che venivano a trovarmi.
              Ma adesso soffro!
              E le mie foglie stanno per cadere,
              i miei petali bruciati dal sole sono stanchi,
              si staccano fino a raggiungere il suolo.
              Sono spoglio, nudo!

              Ma ho ancora tanto da offrire
              e la pioggia non si cura di me.
              Ed io timido fiore di campagna
              assetato d'amore aspetto!
              Composta venerdì 9 settembre 2011
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                Scritta da: Gabriella Bellino
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Il sussulto delle anime gemelle

                Ho sussultato
                quando ti ho conosciuto,
                ma non di timore
                ma di gioia già ricolma
                del piacere d'amare.
                Amore che ho atteso
                un'eternità
                e lo rifarei ancora
                per vivere quel brivido
                che nasce da anime
                che si riconoscono
                e si ritrovano
                in una dimensione
                fuori dal normale,
                perché l'amore vero
                ha più a che fare con la pazzia
                e con la follia
                che con un caldo cappotto
                che avvolge il tuo petto,
                un petto
                che da quel momento esplode
                in tutta la sua meraviglia,
                la meraviglia
                di aver trovato
                chi gli assomiglia
                e io so che lo sei
                perché la tua sensibilità
                contiene la mia,
                questo è il segreto
                che tiene a bada
                la mia dolce follia.
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                  Scritta da: Pietro Baratta
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Oltre l'Amore

                  Dietro la nebbia
                  Un sogno si sveglia,
                  lo guardo in fondo
                  che meraviglia...
                  Mi parla di te,
                  di ciò che è infinito
                  e vive nel cuore
                  di un amore pulito,
                  gli scrivo di noi
                  di ciò che ho vissuto
                  in un mondo diverso
                  da ciò che hai sperato,
                  lo ringrazio di cuore
                  per ciò che ti ha dato
                  e continuo... a vivere
                  il suo sogno incantato!
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