Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)
Mi guardo le mani
Come se i pensieri si raccogliessero lì
Come acqua piovana
Vorrei poterli bere
E dissetarmi
L'idea che la vita
Possa essere una mano aperta
Dà serenità
Ma è una serenità breve
Che s'infrange
Appena sollevo lo sguardo
Su questa notte senza fine
Se mi osservo riflesso nel vetro
Capisco che è come quando
Mi preparavo a partire
Non dico che questo tempo
Sia trascorso invano
Respirare l'infinito
Sconvolge
Ruba il cuore
E nulla è più come prima
E le meraviglie
Di cui gli occhi si riempiono
Danno sensazioni che mi renderanno
Schiavo di una nuova nostalgia
Ancora una volta
Sono dietro una finestra
Non molto diverso dal bambino
Che sperava che il soffitto del mondo
Gli restituisse il suo palloncino
Anch'io aspetto
Un segno
Un sogno
Un suono
Qualcosa che rompa questo sonno
Ma questa notte è senza soffitto
E quel palloncino non ritornerà
Volevo allontanarmi verso me stesso
Per sapere se è vero
Che ovunque si vada
Il cielo ha lo stesso colore
E dovunque
Si prova lo stesso mal d'universo
Lancio il sasso di queste parole
Nello stagno delle tue emozioni
Lascialo cadere sul fondo
E segui le onde
Non so su quale riva ti porteranno
Ma spero che
Quando ti volterai indietro
A guardare la strada
Sentirai che ne è valsa la pena.
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    Scritta da: Antonio Prencipe
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    L'anima è già in vetrina

    Abbiamo già l'anima in vetrina.
    I poeti di tramonti deserti credono
    alla libertà senza amore...
    Non sappiamo dire si o no se dal viso
    un sorriso spontaneo come una carezza
    fatta da un bambino che piange gridando
    nasce piano...
    Sia maledetta la dolcezza della gente.
    Freddi, belli, dannati sono gli occhi
    dei poeti incompresi come noi.
    Abituati a proteggerci da ciò che vogliamo...
    La vita è un tuono arrivato per caso.
    Ci si ritrova orfani di vita e di poesia
    come una candela spenta dal tempo.
    Arriva il giorno in cui i versi di un cuore
    quasi morente riempie i vuoti e nell'incoscienza
    di una sera assurda carnefice
    la poesia arriva muta e selvaggia.
    Solo il dolore potrà comprenderci
    e darci consiglio...
    Beati coloro che amano ancora un'amore
    da abbracciare quando ci si sente delusi
    e baciare di giorno nella brezza mattutina.
    Noi amiamo l'impossibile, viviamo per lui
    ogni istante disperso nel cemento armato.
    Stanchi di respirare...
    Stanchi di invidiare la gente comune felice
    mentre noi immobili col volto chino
    intendo a scrivere e osservare pezzi d'anima
    che cadono a terra schivando le lacrime
    d'acciaio che di notte non tacciono
    gridano furiose come il nostro silenzio.
    Le persone comuni non conoscono
    il valore del dolore...
    Noi con il pugnale della misericordia
    cerchiamo ogni giorno di lacerare il suo interno
    per poter così vivere in pace nell'inferno.
    I poeti nascono sbagliati al centro
    di una via nascosta nella grandine.
    L'aborto di una nuvola nel corpo maledetto.
    Abbiamo smesso di guardare lassù
    non abbiamo più paura di gridare...
    E chi se ne frega della morte lei
    ascolterà la luce spegnersi come una mamma
    in cerca di un altro motivo per cui vivere.
    Poeti felici non si sono mai visti...
    Eternamente insoddisfatti, tristi
    ma sempre con il sorriso bello,
    eterno sulle labbra ferite dal tormento.
    Composta domenica 25 dicembre 2011
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      Scritta da: Franco Mastroianni
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Come punta di pennino

      Punto a capo
      il girotondo delle vite e delle date
      scalinate da salire per poi scendere di nuovo
      e ritrovar cose già usate

      frasi dette ormai riposte sul solaio
      si ricercano tra labbra
      come punta di pennino che non trova il calamaio

      punto a capo
      tutti pronti nell'attesa che ci lasci l'anno vecchio
      con l'augurio che voltandoci le spalle
      non si tenga appiccicato... un grande specchio.
      Composta domenica 25 dicembre 2011
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        Scritta da: Franco Mastroianni
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Sui tigli

        Volerò ne sono certo... scoprirò dall'alto il mare
        e poi giù verso il deserto

        accarezzerò i corsi di fiume
        rasentandone l'azzurro senza mai bagnar le piume

        mi riposerò sostando sopra i rami tra le foglie
        danzerò sopra i ciliegi
        e ubriacherò il mio olfatto soffermandomi sui tigli

        volerò ne sono certo... verso mille e più universi
        poi l'ignoto l'infinito
        per rinascere parola... e volare in mezzo ai versi.
        Composta domenica 25 dicembre 2011
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Ritrovarsi quasi come per incanto
          la mia poesia le tue parole... sussurrate come fosse dolce vento
          ritrovarsi come quando lo scenario... era là... dietro le quinte
          ed i baci le carezze recitavano parole che sembravano dipinte
          ritrovarsi ed annusarsi e sentirsi proprio bene
          ritrovarsi ed accorgerci che io e te scorriamo insieme... come sangue nelle vene.
          Composta domenica 25 dicembre 2011
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