Poesie d'Autore


Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie d'Autore)

Dormirai accanto alla tua coscienza

Quando sei di fronte ad una scelta,
e vorresti prendere una strada,
sapendo già a priori che è quella sbagliata,
non dimenticare mai chi ti sta guardando dal cielo,
perché un giorno,
dormirai,
sotto lo stesso cielo,
accanto alla tua coscienza...

ed il piacere di un momento, non ripagherà mai,
il rimorso che vivrai per l'eternità.
Composta domenica 11 ottobre 2009
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    E la tua infanzia, dimmi

    E la tua infanzia, dimmi, dove sta la tua infanzia?

    Perché io la voglio.
    Le acque che bevesti,
    i fiori che calpestati,
    le trecce che annodasti,
    le rise che perdesti.
    Come è possibile che non fossero mie?
    Dimmelo, sono triste.
    Quindici anni soltanto tuoi, e mai miei.
    Non mi celare la tua infanzia.
    Chiedi a Dio che rifaccia il tempo:
    tornerà la tua infanzia e giocheremo.
    Composta sabato 10 ottobre 2009
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      Scritta da: Eclissi
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Quest'ora ha la forma di una pausa
      La pausa ha la tua forma
      Tu hai la forma di una fontana
      non d'acqua ma di tempo
      In cima allo zampillo della fonte
      saltano i miei pezzi:
      fui sono non sono ancora
      La mia vita non pesa
      Il passato si assottiglia
      Il futuro è un po' d'acqua nei tuoi occhi.
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        Scritta da: Anna De Santis
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Cosa fa l'amore

        Piccola nelle tue mani
        stringimi forte non mi lasciare
        asciuga il pianto fammi sognare...
        Nella testa e nel mio cuore
        continui a esistere con le parole
        l'ultima volta, l'ultimo bacio
        tante promesse e poi niente più.
        Quanto ho sofferto per la delusione
        davanti a un treno nella stazione
        addio ad un sogno se ne andava via...
        Gridare è inutile, sentirti sola
        quando nessuno, dice una parola
        e il mio pensiero partiva con te...
        Malinconia e tristezza
        mi consolavano con una carezza
        ma io testarda, continuavo a perdermi
        con la paura di affogare.
        Una lacrima voleva scendere
        quanta fatica per non pensare
        quante pagine scritte e strappate
        vecchie memorie dimenticate
        come i fiori che ho calpestato
        per un sogno che ormai è svanito.
        Andando via l'unico ricordo
        il tuo viso dal finestrino, il vuoto intorno
        e ancora in mente quella bugia... quando ritorno...
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