Poesie d'Autore


Scritta da: Eclissi
in Poesie (Poesie d'Autore)

Elegia del silenzio

Silenzio, dove porti
il tuo vetro appannato
di sorrisi, di parole
e di pianti dell'albero?
Come pulisci, silenzio,
la rugiada del canto
e le macchie sonore
che i mari lontani
lasciano sul bianco
sereno del tuo velo?
Chi chiude le tue ferite
quando sopra i campi
qualche vecchia noria
pianta il suo lento dardo
sul tuo vetro immenso?

Dove vai se al tramonto
ti feriscono le campane
e spezzano il tuo riposo
gli sciami delle strofe
e il gran rumore dorato
che cade sopra i monti
azzurri singhiozzando?

L'aria dell'inverno
spezza il tuo azzurro
e taglia le tue foreste
il lamento muto
di qualche fonte fredda.

Dove posi le mani,
la spina del riso
o il bruciante fendente
della passione trovi.

Se vai agli astri
il solenne concerto
degli uccelli azzurri
rompe il grande equilibrio
del tuo segreto pensiero.

Fuggendo il suono
sei anche tu suono,
spettro d'armonia,
fumo di grido e di canto.
Vieni a dirci
la parola infinita
nelle notti oscure
senza alito, senza labbra.

Trafitto da stelle
e maturo di musica,
dove porti, silenzio,
il tuo dolore extraumano,
dolor di esser prigioniero
nella ragnatela melodica,
cieco per sempre
il tuo sacro fonte?
Oggi le tue onde trascinano
con torbidi pensieri
la cenere sonora
e il dolore del passato.
Gli echi dei gridi
che svanirono per sempre.
Il tuono remoto
del mare, mummificato.

Se Geova dorme
sali al trono splendente,
spezzagli in fronte
una stella spenta
e lascia davvero
la musica eterna,
l'armonia sonora
di luce, e intanto
torna alla tua fonte,
dove nella notte eterna,
prima di Dio e del tempo
sgorgavi in pace.
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    Scritta da: Eclissi
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    L'ombra dell'anima mia

    L'ombra dell'anima mia
    fugge in un tramonto di alfabeti,
    nebbia di libri
    e di parole.

    L'ombra dell'anima mia!

    Sono giunto alla linea dove cessa
    la nostalgia,
    e la goccia di pianto si trasforma
    in alabastro di spirito.

    (L'ombra dell'anima mia!)

    Il fiocco del dolore
    finisce,
    ma resta la ragione e la sostanza
    del mio vecchio mezzogiorno di labbra,
    del mio vecchio mezzogiorno
    di sguardi.

    Un torbido labirinto
    di stelle affumicate
    imprigiona le mie illusioni
    quasi appassite.

    L'ombra dell'anima mia!

    E un'allucinazione
    munge gli sguardi.
    Vedo la parola amore
    sgretolarsi.

    Mio usignolo!
    Usignolo!
    Canti ancora?
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      Scritta da: Eclissi
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Notturno

      Ho tanta paura
      delle foglie morte,
      paura dei prati
      gonfi di rugiada.
      Vado a dormire;
      se non mi sveglierai
      lascerò al tuo fianco
      il mio freddo cuore.

      Che cosa suona
      così lontano?
      Amore. Il vento sulle vetrate,
      amor mio!

      Ti cinsi collane
      con gemme d'aurora.
      Perché mi abbandoni
      su questo cammino?
      Se vai tanto lontana
      il mio uccello piange
      e la vigna verde
      non darà vino.

      Che cosa suona
      così lontano?
      Amore. Il vento sulle vetrate,
      amor mio!

      Non saprai mai
      o mia sfinge di neve,
      quanto
      t'avrei amata
      quei mattini
      quando a lungo piove
      e sul ramo secco
      si disfa il nido.

      Che cosa suona
      così lontano?
      Amore. Il vento sulle vetrate,
      amore mio!
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        Scritta da: Giorgio De Luca
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Tempo inafferrabile

        Tempo inafferrabile...

        Invisibili alme traghetta
        spargendo gelo nel mare d'Estate.

        Negli Autunni di turbati silenzi
        garruli fischi riecheggiano sulle colline
        abitate dal vento.

        Bussa alle porte dell'Inverno,
        chiude finestre alla Giovinezza.

        Nella solitudine della vita
        vaghi ricordi di un tempo senza tempo,

        come il sole offuscato dalla nebbia...
        Composta martedì 16 dicembre 2003
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          Scritta da: Giorgio De Luca
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Oh ninfa dall'auree trecce

          Or ch'ella è muta,
          la cetra ch'Amor sonava
          sotterra giace.

          Oh ninfa dall'auree trecce,
          dentro al cor ch'a gran pena,
          la cieca stagione bussa.

          Nei sogni appar più bella.

          Sospirando a' piè de l'alveo fiume,
          al cammin rinuncio lagrimando.

          Arde ancor la fiamma che 'l vento,
          nel tempo,
          l'alma non ha spento.
          Composta sabato 24 agosto 2002
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Dici di amarmi

            Dici di amarmi, ma con un sorriso freddo come un'alba di settembre. Mi sorridi, lo vedo, ma il tuo sorriso non mi scalda. Dici di volermi bene, ma il tuo bene non mi abbraccia. Invece questo vorrei da te, un'amore da poter infilare come un morbido, carezzevole, soffice maglione di lana. Ne sei capace!?... Oh, amami davvero!
            Composta giovedì 24 settembre 2009
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Il mio abito rosso

              A piedi mi toccò attraversare il sistema solare, prima di trovare il primo filo del mio abito rosso. Ho già il presagio di me stessa. In qualche posto dello spazio è appeso il mio cuore, da cui faville si sprigionano, e l'aria vibra verso gli smisurati cuori. Sono... sono io, sono viva, contenta di essere viva, cammino con il mio abito rosso, sorrido a strade che non conosco. Sorrido... e comincio da te.
              Composta giovedì 24 settembre 2009
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                in Poesie (Poesie d'Autore)

                C'è all'improvviso

                C'è all'improvviso silenzio della folla, quando un giocatore è immobile nello stadio, e il silenzio dell'orchidea. Il silenzio del vaso che sta cadendo poco prima che tocchi il pavimento; Il silenzio quando ti stringo a me, il silenzio della finestra sopra di noi, il silenzio quando ti alzi e ti allontani. E il silenzio nel quale scrivo queste parole... il silenzio in cui in questo momento entrano nella tua vita... mentre tu stai leggendo.
                Composta giovedì 24 settembre 2009
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                  Scritta da: nina.*
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Piccola rosa "Jennie"

                  Sei così piccola
                  i miei pensieri
                  li vuoi prender tu
                  Con la tua piccola mano,
                  afferri, uno per uno,
                  e far crescere in ogni rima
                  un bocciolo di rosa.
                  Allunghi le tue piccole mani
                  per perderti in un mio
                  forte abbraccio.
                  Petalo di rosa scarlatta.
                  La mia piccola rosa
                  che teme un soffio di vento.
                  Lei cerca me...
                  la sua campana di vetro.
                  Per la mia piccola rosa.
                  Composta giovedì 28 settembre 2000
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                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Il mare

                    Del mare dell'estate c'è ora solo il riflesso del tramonto, del riflesso solo i volti, e dei volti solo l'attesa. Il mare ora è lontano. È solo una foto nel telefonino. Un salvaschermo sul computer. Però... però il mare è dentro di noi. Un ricordo, certo, ma soprattutto una promessa. Ritorneremo!
                    Composta mercoledì 23 settembre 2009
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