Semplicemente io, turgida Rosa, corposa morbida e vellutata diritta sul suo stelo, mamma amorevole, donna amata. A tutti dono, un po' di me, a chi sa capire, volitiva e forte fino a morire. Sincera, troppo oserei dire, come Rosa che non nasconde profumo né colore al sole mi rivolgo radiosa, mai scontrosa e imbastisco trame col vento, che mi accarezza, a volte puntigliosa, e con cuor contento, i miei pensieri vanno su ogni cosa, La vita (che ringrazio) mi ha donato tanto. E sulla fantasia rosa riposa.
Non chiedetemi mai promesse, cambierò mille volte, pareri e decisioni, non si può esser più precisi sono cambiate le condizioni. La vita non è uno schema prestabilito, forse col tempo ognuno l'ha capito. Non si può dire mai sì! Forse un ni... e non c'è mai niente di sicuro tutto è ormai talmente inconsistente che non c'è niente di consolidato ognuno viva alla giornata e come gli aggrada, senza compromessi. Vi dico questo perché per arrivare a queste conclusioni me ne sono perse di occasioni..
Uomini, illusi capitani di vascelli fantasma a doppio timone, che navigano controvento e senza direzione. Condottieri fragili, di virtuali eserciti di cui ben note sorti. Re senza corona, di invisibili popoli, soggiogati da ciò che donna dona, facilmente plasmabili, da lingue di fuoco e dardi di piacere. Il loro motto è semplicemente godere.
Ero bambina, lo sguardo abbassavo, al tuo passaggio arrossivo, già ti amavo. Con tenerezza, sui miei capelli facevi una carezza, ancora non capivo, cos'era quella grande emozione che provavo dentro, mi strozzava la voce e non mi dava pace. Sei andato via e sei tornato, son diventata donna e non ti ho dimenticato. Ancora al tuo passaggio, quel nodo in gola frena le parole, ma mi son fatta coraggio, ti ho detto: t'amo. Quell'emozione, di quando ero bambina è diventata col tempo una grande passione.
Scherno è lo schernire, morte il morire, degno d'ira l'ira, e il solo mutamento è questo verso che va e viene, ripete, in sé diverso ed eguale, monotono, cadenze immotivate, grigie danze, assenze secolari ma rode di pietà la pietra della morta realtà.
Voi, carissimi di Super3, ci fate sentire come re. Con voi si diverton i bambini quelli più grandi e anche i più piccini. Siete per noi ragazzi la più bella distrazione, staremmo sempre davanti alla televisione! Vi guardano anche molti genitori, con complimenti e con i più grandi onori. Tutta l'Italia vi guarda già, siete per noi delle celebrità. Vi guardano da secoli, dal lontano Far West, Sonia e Birillo... Siete the best!
Ovunque e dove non puote sguardo, si sentirà questo mio grido, ritornerà come eco e come dardo, mi ferirà nel core, amore; amore; amore Lama tagliente, il tuo penetrante sguardo, dolore persistente. A nulla valse allontanarmi e dimenticare, il tempo mi farà tornare, sovente ed indissolubilmente dove ho lasciato amore.
Nel riso ci sono le lacrime, nascoste dietro la bruma di un viso raggiante e sereno, dai tratti felini di un puma, che ha ormai posto al pianto un freno, ché il cuore è partito su un treno, senza voler ritornare a sognare, senza voler ritornare ad amare.