Qualunque fiore tu sia, quando verrà il tuo tempo, sboccerai. Anche dai sogni della notte trarrai forza e nutrimento. Perciò sii paziente verso quanto ti accade e curati ed amati, senza paragonarti o voler essere un altro fiore, poiché non esiste fiore migliore di quello che si apre nella pienezza di ciò che è. E quando ti avverrà, potrai scoprire che andavi sognando di essere un fiore che aveva da fiorire.
Il silenzio della saggezza scorre nel mio cuore del grande oceano del Polo Nord al Polo Sud. Il silenzio dell'amore si estende dall'Oriente baciato dal sole alle catene di montagne dell'Occidente. Ah, il silenzio di questo giorno, il primo di gennaio! Celebriamo questo giorno, il primo di gennaio! Dichiariamo senza pronunciare alcuna parola "Il vecchio cuore del tempo ha fatto nascere un nuovo re! Ammirate questo re, nato dalla grande sofferenza del dispiacere umano".
L'ho lasciato andare, ho liberato il canto ed ancora mi pento, non volevo farlo mi faceva pena, sembrava così triste nella sua gabbia d'oro. Mi ha costretto il troppo amore, ora è libero, ma non riesce a volare lontano da me.
Un vecchio seduto, con la sua solitudine, le spalle ricurve, lo sguardo ormai assente e tutto si sente il peso degli anni. Aspetta qualcuno. Il tempo nemico, ha affannato il respiro, ha spento il sorriso, è un uomo smarrito, tutt'intorno silenzio... non può più sentire. Ad un tratto qualcuno, gli tende la mano, c'è un bimbo. La palla, il rosso capello, e tira il suo ombrello, negli occhi ormai stanchi ricordi lontani, un vecchio carillon, il suo suono è magia, e foto sbiadite, un mondo di fate le favole... non sono ancora finite.
Ci sarai sempre quando avrò paura quando mi cimenterò in una nuova avventura. Porterò sempre un tuo ricordo, un amuleto forse posto nelle mie mani e le tue parole: Attenta amore, sola rimani, corri incontro alla vita ma voltati a guardare tutto il tuo passato. Tu sai quanto ti ho amato, ti basterà per il resto dei tuoi giorni tutto il mio amore, anche quando sarai sola portalo nel cuore. Non lasciar andare mai via i ricordi, seguiranno ed arricchiranno la tua storia. Andrò via da te e quando più non ci sarai. Mamma non ti scorderò mai.
Un intesa di sguardi, di promesse fraintese, di desideri e morbide carezze, rubate in tempi imposti e segreti posti. Solo noi alle nostre voglie abbiamo le risposte e a quello che la vita ci toglie, poco da provare, ma intensi attimi d'amore, nascosti noi, in luoghi angusti e mai nei tempi giusti. Verrò a cercarti ancora ed ancora, e tu vorrai sempre e sempre le mie carezze, amore vivo, dentro questo cuore, queste sono le nostre certezze.
Il tempo mi darà ragione, mi chiamerai ed io sarò lontana. La tua bocca cercherà quell'umido sospiro, che dava vita ai tuoi giorni. Non sò se mai vorrò tornare, ma quando il vento la tua voce porterà la sentirò nel cuore, e quando ricorderò il profumo delle notti insieme... Ti accorgerai che mancherò al tuo sguardo, forte mi chiamerai, non avrai più le mie carezze, mi cercherai sognandomi e stringerai il cuscino. Quando è forte questo desiderio ma l'orgoglio frena le parole. Quello che c'è nel cuore, non si può fermare, ma aspetterò te, mi chiamerai e mi verrai a cercare... Non farmi aspettare, abbiamo un sogno da recuperare, con lei non è lo stesso, e se tu lo vorrai, non avrò più orgoglio mi lascerò andare, e sempre t'amerò con tutto il cuore.
Papà non stringere così forte, non è così che devi volermi bene, non lo voglio il tuo amore, non chiudere le porte, ti prego, non toccarmi o grido forte... l'acqua mi ha lavato, scivolando sul mio corpo profanato, mi aveva fatto una promessa, ma era amore malato non sono più la stessa.
Nei contrasti colorati dei suoi sentimenti convulsi ciò che rimane è "La chimera" nel suo biancore offuscato dall'oscure ombre.
La ricerca dei colori della vita nei suoi quadri poetici, confusamente lo rimandano nel nero più nero e solo in quel tetro dolore intravede il biancore... che contrasto... che malessere... agita il suo esuberante Io!
Quale vita la sua... forse quella che protendendo verso il Vero percepisce l'abisso che lo inghiotte e lo stravolge?
Un lucido delirio invade le sue notti che perpetuano ricorrenti la vana sensazione di raggiungere e... quasi toccare l'Infinito.
Mare, amico della mia malinconia, compagno nella solitudine, mi ascolti senza ferire. Mormori quando ti racconto i miei segreti, mugugni e increspi l'onde ad ogni lacrima, mi accarezzi, solo per consolarmi. Mare, amore mai dimenticato, amico dei miei giochi d'infanzia, complice delle mie lunghe assenze, mi stavi solo a sentire, carezzandomi, eravamo soli. Amavo i tuoi tramonti, le passeggiate, quante conchiglie, quanti sassi ti ho portato via, che hai smussato anche nel mio cuore. Mio grande amore, mia malinconia.