Tante parole per un sonetto, rime baciate, frasi insensate niente di più imperfetto, senza nessuna logica, come intrecciate. Piene di aggettivi, sostantivi, periodi che scorrono giulivi, scritti da una penna scatenata, che sul foglio corre forsennata, senza darmi retta, non vuole essere corretta, il suo godimento è della parola, delle frasi senza senso, una vera pazzia, quella della mia mente e della penna mia.
E slacciò il corpetto, finemente ricamato da trine e merletto accettando le sue carezze, sempre più ardite. La bocca di ciliegie mature, e quanta cura nel tenere su i capelli, ma ormai sciolti sulle spalle che il vento scompiglia e raccoglie seguendo le sue voglie. Le mani incrociano desideri, incontrano i suoi turgidi seni, nessuno mai aveva osato tanto e percorrendo nuove strade, abbandonate remore, scivolano su morbide forme, assaporando amore, mentre tutto dorme. Veglia amore.
L'eco di tua voce desiderio di pace, sarà posta sul fiume di ricordo vermiglio di vite ancor giovani immolate. In ogni dove, lacrime versate di guerre mai dimenticate. L'eco di tua voce desiderio d'amore con la mano sul cuore promessa mantenuta. Dei popoli tutti la sarà voce, nell'eco di ogni sera si levi la preghiera su per il cielo che l'aere la porti unita ai suoi rintocchi a quelli che non sono più.
Vorrei liberarmi da me, da quelle regole che mi sono imposta, da quella frusta, che continuamente ti sfinisce, ti distrugge i più bei sogni. Vietato infrangere certi schemi, chi è che ha imposto tutti questi problemi, chi è che ci ha legati, imbavagliati, relegati, dove sono i nostri veri pensieri. Tutta una farsa la vita, siamo tutti attori, siamo comparse, non autori marionette da far lavorare, ridere, pensare con movimenti orchestrati da grandi direttori, cos'è che ci farà cambiare forse un cambio radicale, cominciamo a pensare...
Sola, una bimba sola, sulla spiaggia bollente, per non pensare, ho imparato a pescare, ma prendo i pesci e li ributto in mare, a raccoglier conchiglie che tengo in uno scrigno come fosse un tesoro, mi fanno compagnia, nelle giornate tristi lontano da casa. Una voce mi chiama, mi ama, preoccupata, sente la mia pena mi stringe vorrebbe darmi quello che mi manca, ma stanca poso la testa sul suo seno, mi addormento, sento il suo cantare è dolcissima, mi vorrebbe consolare ma la mia malinconia è ancorata in fondo al mare le accenno un sorriso, non lascio trasparire il mio dolore... Dove sei mamma? Quanto mi manca il tuo amore.
Non chiedermi niente, non farti rispondere con una bugia, quando potrò, verserò un ultima lacrima ed andrò via. La nostra storia è finita e già sto male, ma non mi torturerò ancora, non mi pentirò e non vorrò tornare. Non chiederlo mai, lo sai non so mentire, e nemmeno farti un giro di parole, tanto a che vale continuare a fingere di volerci bene, questa è la mia vita! Verserò l'ultima lacrima, ma con te è finita.
In alto volerò Il tempo mi darà ragione, sfumeranno i contorni, dei ricordi, dei giorni e della bella stagione. Non avrò certezze, eppure ci credevo, solo illusioni, son rimaste le mie carezze, con le mie canzoni. Un giorno in cielo volerò, con i miei sogni, fino a toccarlo, da lì butterò il cuore, che non è servito in certe occasioni. Quanta fatica per arrivare, per potermi esprimere, per poter cantare le mie emozioni. Ora sono arrivata, ringrazio Dio, per quello che ho avuto, di più non chiedo, passerò il tempo, cantando alla vita, e a chi mi ha capito, le mie canzoni.
Poesia è l'incanto che ti fa sognare ti dà quella pace, quel dolce calore e scioglie ogni cuore. È un sogno è magia, è la fantasia che vola, si posa su un fiore una rosa che sporge odorosa tra i rovi. Poesia è bugia per chi vuol sperare, vuole cambiare, e si crea una nuvola su cui trasmigrare, per andare a pensare. È l'estremo lido dove mente riposa assordata da tanti pensieri e frastuoni che vita ci dà. È evasione da una vita che accettar non si vuole e si spera che cambi in un mondo migliore.
L'amicizia è fatta di grandi sospiri, d'intese e rispetto. È una grande parola e ancor muta scuote coscienze e le mette alla prova. È amore, disponibilità, consigliare senza giudicare è una mano tesa stretta con forza, per far capire che anche quando tutto vien meno; son quà.
Nel giardino, ormai inverno alle porte, è tornata a fiorire un'ultima rosa, il bocciolo l'aveva riposto per mia meraviglia. Com'è triste ormai l'albero spoglio e senza colori ed il verde del prato, già spento da un rigido cielo, che plumbeo, ormai pioggia minaccia. Il mio sguardo si posa di nuovo sul fiore vermiglio, che timido aprirsi vorrebbe, ma il gelo pungente lo fa poi piegare, e muore ancor pria di sbocciare.