Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

La vecchia

Immobile, seduta su una pietra,
dinanzi a diroccate mura,
avea lo sguardo perso,
di chi aspetta invano.
Un fazzoletto nero, le incorniciava il viso,
le mani incrociate in seno
sulla lunga gonna,
sgranava il rosario e pregava.
Più nessuno la notava,
la vecchia, sotto un pergolato d'uva,
cresciuto con lei, stava.
Nelle crepe del muro,
profonde come le sue rughe, ora,
radici d'edera avevano trovato dimora,
lei continuava ad aspettare,
con gli occhi persi e stanchi,
continuava a pregare.
È andata via,
con la speranza di veder tornare...
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    L'ultima sigaretta

    E adesso siediti, cosa vuoi che sia,
    fuma tranquillo l'ultima sigaretta,
    non avere fretta,
    non c'è più niente da dire,
    la colpa è pure mia.
    Troppa pazienza ho avuto,
    nel cercar di cambiarti,
    ma tutto ti è dovuto,
    e di nuovo son venuta a cercarti.
    Ora fuma pure, calma aspetterò,
    quando uscirai da quì,
    ancora il tuo profumo sentirò
    e seguirò la scia, solo per un po',
    poi dietro quella porta a piangere
    più non mi vedrai... più non ti vedrò.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Altro sogno

      Una rondine vola
      lontano!...

      Ci sono fioriture di rugiada
      sul mio sogno,
      e il mio cuore gira
      pieno di noia,
      come una giostra su cui la Morte
      porta i suoi bambini.
      Vorrei a questi alberi
      legare il tempo
      con una corda di notte nera
      e tingere poi
      del mio sangue le rive
      pallide dei ricordi!
      Quanti figli ha la Morte?
      Li ho tutti nel cuore!

      Una rondine viene da molto lontano?
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Sera

        Sera piovosa in grigio stanco.
        Tutto è così.
        Gli alberi secchi
        la mia stanza solitaria.
        E i ritratti vecchi
        e il libro intonso...
        Trasuda la tristezza dai mobili
        e dall'anima.
        Forse
        la Natura ha per me
        il cuore di cristallo.
        E mi duole la carne del cuore
        e la carne dell'anima.
        E parlando
        le mie parole restano nell'aria
        come sugheri sull'acqua.
        Solo per i tuoi occhi
        soffro questo male;
        tristezze del passato
        tristezze che verranno.
        Sera piovosa in grigio stanco.
        E va la vita.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Potessero le mie mani sfogliare

          Pronunzio il tuo nome
          nelle notti scure,
          quando sorgono gli astri
          per bere dalla luna
          e dormono le frasche
          delle macchie occulte.
          E mi sento vuoto
          di musica e passione.
          Orologio pazzo che suona
          antiche ore morte.
          Pronunzio il tuo nome
          in questa notte scura,
          e il tuo nome risuona
          più lontano che mai.
          Più lontano di tutte le stelle
          e più dolente della dolce pioggia.
          T'amerò come allora
          qualche volta? Che colpa
          ha mai questo mio cuore?
          Se la nebbia svanisce,
          quale nuova passione mi attende?
          Sarà tranquilla e pura?
          Potessero le mie mani
          sfogliare la luna!
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