Il mio cuore oppresso con l'alba avverte il dolore del suo amore e il sogno delle lontananze. La luce dell'aurora porta rimpianti a non finire e tristezza senza occhi del midollo dell'anima. Il sepolcro della notte distende il nero velo per nascondere col giorno l'immensa sommità stellata. Che farò in questi campi cogliendo nidi e rami, circondato dall'aurora e con un'anima carica di notte! Che farò se con le chiare luci i tuoi occhi sono morti e la mia carne non sentirà il calore dei tuoi sguardi!
Perché per sempre ti ho perduta in quella chiara sera? Oggi il mio petto è arido come una stella spenta.
Era un giorno d'aprile, Laura aprì la finestra al sole, con la grande voglia di sposare, quel bianco vestito, poggiato sul letto, la faceva sognare. Uno sguardo dolce, un sorriso e l'amore, ma tutto in una sera, perse il suo coraggio, il mondo crollò... si avvicinava maggio. Come fiamma che arde e che sparge la cera, quella notizia, non gli parve vera, con grande coraggio, cercò di reagire, ma come si fà se ti han detto: morire... eppure in quel letto volevi guarire. Quella bestia immonda che le carni divora, perché proprio ora? E Laura pregava, contando quei giorni, pensava al vestito che avrebbe indossato, forte era forte, mai come la morte che quella bianca rosa, decise di fare sua sposa. E giunse quel giorno, con grande dolore, perché sul suo viso c'era un bianco pallore, accennava un sorriso, in quel letto, tutt'intorno squallore, era già in Paradiso. Da una parte l'amore ti stringeva le mani, dall'altra, la morte che ti aveva rapito, tu per fortuna, splendida rosa, vestita da sposa, nel tuo bianco vestito, non avevi capito.
L'incredibile cos'è è l'incubo di una realtà inverosimile l'apprendere l'esistenza di un odio senza limite invocazioni di pietà interminabili occhi fissi, senza lacrime... nel cuore sgomento ed inquietudine... mondi che crollano seppellendo battiti di vite aggrovigliate che innalzano muri insormontabili verso una pace irraggiungibile.
Amore è desiderio, è ferita aperta, gelosia, ossessione, smodata passione che prende i sensi e la ragione. È la risposta ai tuoi pensieri, è calore in fondo al cuore, è potenza, sicurezza, poi ardore e debolezza, infinitamente amore, è fiume in piena che trascina sassi che muove passi di chi non ce la fà. Di più non posso, più di così è affogare, tra le pieghe del tuo corpo, tra i respiri e i tuoi sospiri... L'amore non dà tregua nel desiderare.
Continua a dormire, ho paura a svegliarti, ti lascerò una lettera con tutte le ragioni. Fatti ancora guardare, non mi sembra vero quando così sei un angelo, diverso per davvero, non avessi conosciuto, l'uomo che volevo, non t'avrei certo amato come io sapevo e tanto ti ho desiderato come tu solo sai come tu solo sei. Continua a dormire, tanto non capiresti, col tuo bicchiere in mano, tutti quei giorni persi, tutto quel tempo inutile e non cercar di capire che poteva finire... eppure tanto ho amato, quell'aria da bambino, non ti faceva crescere, quel mostrarti cretino, davanti ad un bicchiere, quanto tempo inutile, tu non volevi credere, ma niente è stato facile. Tutto sembrava bello e ormai non sei più tu, dov'è quell'uomo che mi portava sù, uscirò piangendo, tu continua a dormire, ti lascio questa lettera per farti capire, che ormai non riesci ad uscirne, mi dispiace lasciarti ma dov'è quell'uomo che mi faceva sentire... non voglio più soffrire.
Rosso è il fuoco nel camino, Sotto al tetto un letto aspetta; Ma non son stanchi i nostri piedi, Voltato l'angolo incontrar potremmo D'improvviso un albero oppure un grosso sasso, Che nessuno oltre noi ha visto. Alberi e fiori, foglie e fuscelli, Fateli passare! Fateli passare! Sotto al nostro cielo colli e ruscelli Passeranno oltre! Passeranno oltre!
Voltato l'angolo forse ci aspetta Un ignoto portale o una strada stretta; Se purtroppo oggi tirar oltre dobbiamo, Può darsi che domani questa strada facciamo, Prendendo sentieri nascosti Che portano alla Luna o al Sole. Mela, spina, noce, prugna, Fateli passare! Fateli passare! Sabbia, pietra, stagno, dirupo, In bocca al lupo! In bocca al lupo!
Dietro è la casa, davanti a noi il mondo, E mille son le vie che attendon, sullo sfondo Di ombre, vespri e notti, il brillar delle stelle. Davanti allor la casa, e dietro a noi il mondo, Tornar potremo a casa con passo infin giocondo. Ombre e crepuscolo, nuvole e foschia Sbiadiranno via! Sbiadiranno via! Fuoco e luce, da bere e da mangiare, Così tutti a letto poi potremo andare!
Ombre nella notte che si aggirano per via, sempre in cerca di piacere. Quanta vita che si butta via, per quella voglia pazza di follia, la ricerca forsennata di godere, anche quando sai che più non ce la fai. Sei distrutto, ma ormai devi ostentare, quella falsa sicurezza che non c'è. Cerca di pensare al poi, al futuro che non hai se continui ancora a perderti, nella notte sai non c'è, quella luce, vera, che t'illumina, nonostante quei lampioni, dove tu ti appoggerai, per non far scoprire mai che sai anche piangere. Lascia stare questa strada e ritrova la ragione, vedrai il buio più paura non farà.
Amore vero, amore per sempre, io ci credevo, non era vero, chi l'ha mai detto, un povero illuso, forse ha provato e rimasto deluso. Amore vero, amore sincero, quante stronzate ed io ci credevo, quante bugie e che strategie, ti voglio tanto ma non mi sento, devo fermarmi sono ormai stanco ma poi ritorna quando tu vuoi. Amore vero con tante parole, tanto per dire, tanto per fare, la sicurezza viene ormai meno, non c'è futuro, non c'è speranza, poco è l'amore nella mia stanza, quando è passato questo momento, ognuno esce per conto suo. Amore senza troppe pretese, ma non si trova, son troppe le offese, quante stronzate, tutto finisce e in un momento ti ritrovi sola guardi il soffitto, mentre ti accendi una sigaretta con quanta fretta si veste e va via.
Non era giusto, perché non era mio, ma tanto desiar, conta ferite e l'ho provato sulla mia pelle. Non è peccato, dove ti porta il cuore, perché ti chiamerà disperatamente amore.
Dall'ampia ansia dell'alba Svelata alberatura. Dolorosi risvegli. Foglie, sorelle foglie, Vi ascolto nel lamento. Autunni, Moribonde dolcezze. O gioventù, Passata è appena l'ora del distacco. Cieli alti della gioventù, Libero slancio. E già sono deserto. Preso in questa curva malinconia. Ma la notte sperde le lontananze. Oceanici silenzi, Astrali nidi d'illusione, O notte.