Poesie d'Autore


Scritta da: Rosita Matera
in Poesie (Poesie d'Autore)

L'infinitamente mutevole

Come chi volesse in una mano
chiusa a coppa, prendere una spiaggia
di sabbia e un oceano, grano a grano
goccia a goccia,

come chi volesse sulla fronte
reggere il sole dell'alba
chiuderlo sull'orizzonte
dentro a un a foschia scialba,

è chi tenta di sentire
in sé l'essenza della vita,
meglio viaggiare, fuggire
come fa lei, l'infinitamente mutevole.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    L'accenno di un canto primaverile

    Il vento portò da lontano
    l'accenno di un canto primaverile,
    chissà dove, lucido e profondo
    si aprì un pezzetto di cielo.
    In questo azzurro smisurato,
    fra barlumi della vicina primavera
    piangevano burrasche invernali,
    si libravano sogni stellati.
    Timide, cupe e profonde
    piangevano le mie corde.
    Il vento portò da lontano
    le sue squillanti canzoni.
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      Scritta da: Antonio Prencipe
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Dio non c'è e lo ringrazio

      Dio non c'è e lo ringrazio.
      Se fosse sua la mano che muove
      i proiettili,
      il sordo odio che muove
      le guerre,
      la sua vanagloria vestita
      di seta che guida l'odio
      verso le minoranze.
      Ho cambiato vene,
      ed ero così solo.
      La vita non è dei poeti,
      di quelli senza Dio come il mio cuore,
      degli artisti,
      dei pazzi con l'anima annegata
      negli occhi di chi ascolta e non osserva,
      dal cuore consumato.
      La vita appartiene ai mediocri,
      ai credenti,
      ai poveri Cristi rimasti sulla croce
      a cercare dentro le spine un senso
      da dare alla propria ridente solitudine,
      a quelli che aspettano le carezze dei preti
      sul letto di morte.
      E si ritrovano in quattro pezzi di legno
      con le dita distorte,
      vermi e muschio nelle corde vocali
      a divorare il respiro.
      Se ci fosse un Dio le lacrime
      avrebbero lo stesso odore del vino.
      Se Dio esistesse quelli come me
      non passerebbero il resto
      della propria vita fingendosi vivi.
      Dio non c'è e lo ringrazio.
      Dio non c'è
      ed io capace di dimenticare
      ho cambiato sangue per non morire
      cucendo alla mia anima un po' di notte.
      Composta mercoledì 5 aprile 2017
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        L'acquarellista

        Giugno acquarellista
        abbraccia i campi,
        rifinisce i sogni
        degli alberi fioriti
        con la fantasia di suoi colori,
        al sole che si sveglia
        dona albe rosate,
        semina il mare
        di guizzi d'oro fino alla battigia
        danzano sulla spuma le carole,
        coi pennelli bagnati di splendore
        ritocca versi sulla tavolozza
        incornicia di fascino i tramonti.
        Giugno coltiva sentimenti dolci
        nelle campagne l'ugola di nidi
        chiama col verso tenero la mamma
        che trepida s'affretta.
        Coi raggi caldi e l'onde
        spalma la sabbia di primi bikini,
        Giugno propone libertà di amare,
        allevia il cuore degli spettatori
        che danno in pasto ai sogni
        gli aneliti del cuore.
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          Scritta da: Gabriele Bozzi
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          Chi resiste è il mare

          E tu vorresti rompere a furia di baci
          l'amaro equilibrio? Il sottobosco
          è roseo di foglie cadute
          e appena ieri era di un verde acceso
          tutta la montagna.

          Chi resiste è il mare
          ancora verde sotto le calanche
          azzurro al largo
          dove tra poco passerai
          nella rotta che fanno abitualmente
          le vecchie petroliere.
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