Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

A processione

Ogni anno, come a sempre
Da na terra luntana
È turnata a madunnina.
Na statuetta piccolina,
che raccoglie tutt'intorno
tutta gente a lei devota.
Dalla chiesa illuminata
esce con la croce in mano
il Priore e il sacrestano
e po tutto o baldacchino
con in trono la statuetta.
Pare proprio na Regina.
Quattro uommn fursuti
se trascinano l'altare
dò stà posta a Madunnina.
C'e la folla co e cannele,
ca se struiono pe via,
segue tutta a processione
a cantà la litania.
Quanta gente agli balcuni
co e coperte in bella mostra
tutte quante appese fori,.
E creature coi cestini
spargon petali di fiori.
Quann'è bella a madunnella,
giusto dietro a chella folla,
s'entravede na nennella,
stretta, stretta la manina,
attaccata alla gonnella,
de na femmena annascosa,
pe la pena e la vergogna,,
che pe cancellà un c'è cosa
quante lacreme scennevano,
da chigli uocchi tristi e belli, I.
"Chella È figlia D'O peccato"
Se sentiva mormorà.
Se fa avanti n'omo intisto
e cu l'uocchi alluciditi,.
Na carezza n'goppa a o capo,
gliè fa a chella vagliuncella, :
sissignori song o pate,
ne finitela cummari!
Nun è figlia d'o peccato:.
Perdonate oi madunnè!
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Voci nella notte

    Voci del dubbio,
    di paesi persi.
    La luna è lontana.
    Le mani protese, verso questo cielo,
    le stelle contese, da mille desideri.
    Voci d'innocenti,
    saliti come ombre,
    brillano, come stelle cadenti,
    ancora gementi, inghiottiti dall'onde,
    bugiarde, come la speranza,
    uccisi in guerre senza onori.
    Voci pentite,
    di donne represse,
    ingannate da finte promesse,
    coperte da un velo e dalla paura,
    voce silente,
    di bambini senza lacrime,
    che non hanno forza,
    non sentono dolore,
    senza dignità né amore.
    Voci dell'anima,
    che non conviene sentire,
    mentre loro vanno a morire.
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Donne

      Siamo donne,
      passione, ossessione,
      mine vaganti, fiori profumati,
      farfalle variopinte.
      Segrete amanti, amiche,
      malinconici rimpianti.
      Sole, sale della vita,
      ingenue e bugiarde, maliarde.
      Pronte a carpirti il cuore,
      per poi buttarlo a mare.
      Ruffiane quanto basta,
      pensi di conquistarle,
      ma loro già hanno scelto
      e sei tu a capitolare.
      Calcolatrice e grande stratega,
      donna strega, finta dolcezza,
      mortale carezza.
      Morbido desiderio carnale,
      torbido e sensuale,
      donne e amore.
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        Scritta da: Francesca Fontana
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        La vita fugge, et non s'arresta una hora,
        et la morte vien dietro a gran giornate,
        et le cose presenti et le passate
        mi dànno guerra, et le future anchora;

        e 'l rimembrare et l'aspettar m'accora,
        or quinci or quindi, sì che 'n veritate,
        se non ch'ì ò di me stesso pietate,
        ì sarei già di questi penser'fòra.

        Tornami avanti, s'alcun dolce mai
        ebbe 'l cor tristo; et poi da l'altra parte
        veggio al mio navigar turbati i vènti;

        veggio fortuna in porto, et stanco omai
        il mio nocchier, et rotte arbore et sarte,
        e i lumi bei che mirar soglio, spenti.
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          Scritta da: Francesca Fontana
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono

          Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono
          di quei sospiri ond'io nudriva 'l core
          in sul mio primo giovenile errore
          quand'era in parte altr'uom da quel ch'ì sono,

          del vario stile in ch'io piango et ragiono
          fra le vane speranze e 'l van dolore,
          ove sia chi per prova intenda amore,
          spero trovar pietà, nonché perdono.

          Ma ben veggio or sì come al popol tutto
          favola fui gran tempo, onde sovente
          di me mesdesmo meco mi vergogno;

          et del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto,
          e 'l pentersi, e 'l conoscer chiaramente
          che quanto piace al mondo è breve sogno.
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            Scritta da: Fiorella Cappelli
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Incomprensioni

            Tormentata la mente dai ricordi
            non si abbandona ad alcun perdono
            lacero il cuore sanguina

            impetuosi torrenti di parole si riversano
            nella visione di immagini passate
            che non si cancellano

            dal presente si dileguano
            speranze di tenerezze sognate
            all'apparire di incomprensioni
            che disperdono come vento del deserto

            la sabbia dei riferimenti certi
            raccolta per indicare il cammino
            nella clessidra del tempo rimasto.
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